Gli italiani mai così tanto incuriositi dalla seconda guerra mondiale come dopo l’uscita del film Oppenheimer…

Il film Oppenheimer, uscito da poco nelle sale italiane, non solo continua a fare record di spettatori e di incassi, ma pare che abbia creato in molti spettatori la voglia e la curiosità di saperne di più non solo sul fisico conosciuto come il padre della bomba atomica, ma soprattutto sulla seconda guerra mondiale, su Hiroshima e Nagasaki- Lo rivela Wikimedia Foundation,la società che gestisce Wikipedia, l’enciclopedia online creata ed aggiornata da chiunque abbia notizie nuove certe su ogni tipo di argomento ,collo scopo di condividere con qualunque essere umano nel mondo la somma di tutte le conoscenze.La Fondazione ha analizzato le visualizzazioni delle pagine sulla versione italiana dell’enciclopedia online nella settimana precedente e successiva all’uscita del film nelle sale italiane. L’analisi mostra che le visualizzazioni delle pagine dedicate agli eventi e ai personaggi raccontati dal regista Christopher Nolan sono aumentate vertiginosamente e ha rilevato che alcune di queste pagine sono tra le più viste del mese di agosto.
Tra le prime 100 pagine con più click compaiono, infatti, quelle sul film Oppenheimer (1° posto, 1,14 milioni di visualizzazioni), sul fisico Robert Oppenheimer (2°, 866.000 visualizzazioni), sul regista Christopher Nolan (14°), sulla star Cillian Murphy (18°), sul Progetto Manhattan (20°) e sui bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki (40°).
Nel periodo tra il 15-22 agosto e il 23-30 agosto, la pagina sulla bomba atomica (al 95° posto della classifica delle 100 pagine più viste) è infatti passata da appena 8.900 visualizzazioni a quasi 60.000 (+567%).
Un andamento simile è stato riscontrato per le pagine dei personaggi storici legati al film, come Albert Einstein (al 67° posto della classifica dei top 100, ha registrato un aumento del 506% di visualizzazioni). In totale, da quando il film è uscito in Italia il 23 agosto fino al 12 settembre, le voci italiane delle pagine sopra riportate di Wikipedia sono state viste oltre 3,148 milioni di volte. Evidentemente film come questo hanno un rilevante impatto culturale, specialmente sulle persone non giovanissime, che non hanno avuto la possibilità di studiare la seconda guerra mondiale nonostante un percorso lungo di studi, fermandosi i programmi scolastici di storia alla prima guerra mondiale. Anche se è vero che circolano dovunque programmi e documentari su questa guerra, non è detto che tutti siano sufficientemente informati sui fatti, che al momento sono tornati di attualità e discorsi ricorrenti tra chi ha visto il film e magari ne vuole discutere. Anche  perchè dietro alla storia di Oppenheimer c’è anche quella dell’italiano Enrico Fermi, premio Nobel per l fisica nel 1938. Fermi dopo l’attività di ricerca alla guida del gruppo dei cosiddetti “ragazzi di via Panisperna” a Roma, si trasferì negli Stati Uniti, dove progettò e guidò la costruzione del primo reattore nucleare a fissione, che produsse la prima reazione nucleare a catena controllata, e fu uno dei direttori tecnici del Progetto Manhattan. E fu proprio da questi studi che ripartì Oppenheimer col suo progetto per la costruzione della famigerata bomba, della cui invenzione pare essersi profondamente pentito dopo aver visto i risultati e le conseguenze, che nessuno immaginava sarebbero state quelle che furono e sarebbero se sfruttate da qualche pazzo. Ed oggi più che mai i pazzi, nel nostro mondo non mancano. Di film come questo, che invoglino allo studio e alla cultura se ne dovrebbero produrre molti di più.

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Gli italiani mai così tanto incuriositi dalla seconda guerra mondiale come dopo l’uscita del film Oppenheimer…ultima modifica: 2023-09-16T16:28:24+02:00da g1b9

Un pensiero riguardo “Gli italiani mai così tanto incuriositi dalla seconda guerra mondiale come dopo l’uscita del film Oppenheimer…”

  1. Credo che non lo vedrò. Ho notato anch’io il grande interesse del pubblico, del resto tutto ciò che faccia parte della storia di questo pazzo, pazzo mondo, è cultura anche se è importante sapere chi la racconta e come la racconta. Sono sincero, da qualche anno non accetto più, per mia scelta personale, film riferiti a un passato più o meno lontano, ovvero, la storia rischia, nelle sue nuove proposte di essere volutamente e intelligentemente, servita su un piatto d’argento ma con “manipolazioni” sottilmente argute da confondere le idee. Non sono depositario del verbo, ma questo rischio non intendo correrlo. Spero di non essere frainteso, ma sai benissimo a quanti “suggerimenti” da parte di terzi andiamo incontro e poiché anche Biancaneve (che è una fiaba) dovrà cambiare nome perché offende i negri, allora meglio avere le proprie idee sbagliate e fuori dal tempo che non subire omologazioni ancora molto più strampalate. Perdona i miei limiti, del resto il mio tempo sta per scadere.
    Buona e serena domenica carissima Giovanna, io non corro rischi, almeno spero!

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