Il dormiveglia di Sant’Agostino…

 

“Così il bagaglio del secolo mi opprimeva piacevolmente, come capita nei sogni. I miei pensieri, le riflessioni su di te somigliavano agli sforzi di un uomo, che malgrado l’intenzione di svegliarsi viene di nuovo sopraffatto dal gorgo profondo del sopore. E come nessuno vuole dormire sempre e tutti ragionevolmente preferiscono al sonno la veglia, eppure spesso, quando un torpore greve pervade le membra, si ritarda il momento di scuotersi il sonno di dosso e, per quanto già dispiaccia, lo si assapora più volentieri, benché sia giunta l’ora di alzarsi; così ero io sì persuaso dalla convenienza di concedermi al tuo amore, anziché cedere alla mia passione; ma se l’uno mi piaceva e vinceva, l’altro mi attraeva e avvinceva”.

Questa metafora di Sant’Agostino, tratta dalle “Confessioni” (VIII, 12) è semplicemente meravigliosa. E’ il momento in cui il filosofo di Ippona , che ha deciso di dedicarsi a Dio ,solo a Lui, dopo le dissolutezze di ogni genere, che erano state la sua vita fino ad allora, deve decidere il momento del distacco. E’ convinto, non solo , perso in un innamoramento per il Signore, come non aveva provato, neanche per la donna che aveva amato di più. Tuttavia il distacco da un mondo che lo aveva soddisfatto fino ad allora è difficile. Qui lo paragona al momento del risveglio ,quando mente e cuore sono ancora nell’appannamento del sogno, da cui è difficile allontanarsi. Si vivono quei momenti di incertezza tra il risveglio e le la voglia di non farlo. Succede a tutti noi, poi ci accorgiamo che l’incertezza nella vita non è mai buona compagna. Il tempo fugge e molte occasioni perse non tornano più.

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Il dormiveglia di Sant’Agostino…ultima modifica: 2023-09-30T16:12:27+02:00da g1b9

Un pensiero riguardo “Il dormiveglia di Sant’Agostino…”

  1. Sublime questo passo del Santo. Ho pensato tante volte a come potrebbe essere la vita nel preciso momento in cui si decida di…voltare definitivamente una pagina, per poi non tornarci più! Cosa prova, cosa vive e come possa essere pronta una persona, per dare una vigorosa sterzata e cambiare direzione. Solo lui poteva, con poche parole e una retorica spiccia, raccontare quello che può accadere dinanzi alla rinuncia definitiva di un passato ricco di emozioni, di avventure, di abbandono e di vita sfrenata, per volgere sguardo, anima e cuore a Dio. Tante parole per raccontare la sua vita precedente, e una sola per indicare la sua vita futura: DIO.
    Buona sera Giovanna.

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