Trovare il tempo per instaurare fiducia reciproca nei giovani.

 

Inutile lamentarsi del malessere adolescente, della vulnerabilità dei ragazzi e delle ragazze, della scuola che non funziona o della società che, ormai, sarebbe ostile ai giovani quando, da genitori, non si è capaci né di essere esempi né di diventare guide. Inutile persino spingerli a credere in se stessi, se non siamo noi i primi a credere in loro e a dar loro fiducia, invece di pretendere che siano affidabili e, solo poi, fidarci: la fiducia è sempre una scommessa; è sempre qualcosa che si dà indipendentemente dall’affidabilità altrui, soprattutto quando si parla delle relazioni tra genitori (o insegnanti) e figli (studentesse e studenti). Tanto più che loro, i più piccoli, hanno spontaneamente (e totalmente) fiducia negli adulti, e siano noi che fatichiamo a credere che possano farcela con le proprie gambe, esattamente come siamo noi a tradirli ogniqualvolta mettiamo i nostri bisogni e i nostri desideri davanti ai loro. Quando si è bambini, si dipende interamente dallo sguardo che hanno gli adulti, ci si sottopone al loro giudizio. E non c’è tradimento più grande di quello che si vive quando i propri genitori (ma anche i propri maestri o le proprie professoresse) mentono, non sono sinceri, non sono affidabili, non ascoltano. Anche se ascoltare è difficile, perché l’alterità altrui ci viene a sbattere contro. Ma se nemmeno noi genitori (professoresse, maestri) facciamo lo sforzo di aprirci all’alterità dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, come potranno poi loro, un giorno, accettare la propria alterità e venire a patti con l’esistenza?

estratto da un articolo di Michela Marzano 

disagio

Trovare il tempo per instaurare fiducia reciproca nei giovani.ultima modifica: 2023-10-16T17:43:37+02:00da g1b9

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