IL contenitore dei pregiudizi e dei luoghi comuni…

È dall’idea attuale di medioevo che occorre partire, in particolare dal “luogo comune medioevo” così come è riscontrabile nella cultura diffusa, sia quella alta della manualistica e della divulgazione, sia quella bassa del giornalismo e del linguaggio corrente. La deformazione prospettica nel rapporto con il passato agisce fortemente nel determinare il luogo comune..

Così Giuseppe Sergi nelle prime pagine de L’idea di medioevo. Fra storia e senso comune (Donzelli)

L’equazione Medioevo = oscurantismo / ignoranza / sangue è una generalizzazione imbarazzante anche per un alunno che apra per la prima volta un libro di storia, figuriamoci per gli adulti che dovrebbero averla studiata ben più attentamente o per i giornalisti e gli opinionisti di varia estrazione sempre pronti ad usarla .Certo, nei secoli del Medioevo si sono susseguite crisi economiche, pestilenze, guerre di espansione, guerre cosiddette sante, persecuzioni religiose, ma lo stesso si può dire dell’epoca classica e dell’epoca moderna . E il Novecento (un solo secolo, non un millennio), ha visto consumarsi le più crudeli carneficine proprio sotto il segno di una propaganda inneggiante al progresso, alla purezza etnica e al nazionalismo. Oggi, del resto, c’è forse più del Seicento tanto deprecato da Manzoni che del Medioevo: pensiamo all’esecuzione di un libero pensatore come Giordano Bruno o di donne diverse accusate di stregoneria, alla persecuzione di un uomo di scienza come Galileo Galilei, ai comportamenti delle masse di fronte alla pandemia, che hanno oscillato fra ondate di terrore e totale sottovalutazione o marginalizzazione del problema, esattamente come ci vengono descritti nei Promessi sposi.  Il medioevo ci ha dato l’inizio della letteratura italiana ed anche della nostra arte , amata e invidiata da tutto il mondo .Eppure tendiamo a definire  quei secoli quasi un periodo di barbarie. Perfino il mondo arabo vede infelice enfatizzare il regime dei talebani come medievale. Dopotutto in concomitanza allo sviluppo del mondo occidentale, prima ancora dell’epoca Romana, il mondo arabo ebbe il suo espandersi in cultura e conquiste in parallelo al crescere della nostra civiltà. Se qualcosa è medievale è lontano, non ci appartiene, non ci minaccia: questo sembra voler dire chi etichetta un’evidenza di pericolosa involuzione come medievale. Invece la tentazione della violenza, dell’ignoranza, del sopruso sono eterni, non hanno epoca e pensare di essere al sicuro, in virtù di secoli di cammino avanti nel tempo, è una bella favola di cui l’età contemporanea dimostra l’inconsistenza. Ancora un pensiero di Sergi-

Albert Einstein affermava che “è più difficile disintegrare i pregiudizi che disintegrare gli atomi”. Così se un programma televisivo, un articolo giornalistico o un manuale spiegano che tutti i poteri medievali erano trasmessi con un’investitura feudale, o che nel dicembre del 999 nelle case dei contadini incombeva la paura dell’anno 1000, nessuno si meraviglia: eppure la ricerca professionale ha superato queste convinzioni da quasi un secolo. In particolare la cultura contemporanea continua a usare il medioevo come contenitore di luoghi comuni.

Non chiamatelo Medioevo - Sergi

IL contenitore dei pregiudizi e dei luoghi comuni…ultima modifica: 2022-02-08T18:05:39+01:00da g1b9

2 pensieri riguardo “IL contenitore dei pregiudizi e dei luoghi comuni…”

  1. Una disamina convincente: ogni periodo nel suo contesto, non può essere messo in discussione e come tale ha le sue dinamiche, le sue storie e e la sua espressa cultura. Comparazioni e parallelismi se ne possono fare, ma è essenziale tener conto delle peculiarità storiche e sociali. Ecco perché mi infastidisce questo metodo surreale di mettere in discussione momenti critici del passato (qualunque) per stabilirne oggi la correttezza politica e sociale. Significa ovvero, non tener conto delle sostanziali differenze e puntare il dito verso scelte, atteggiamenti che comparati ad oggi sono definiti scorretti. Ognuno ha avuto la sua storia sociale e ognuno ha vissuto la sua vita in quel contesto.
    Buona sera mia cara.

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