Rimedio dolcissimo per la tristezza…

Qualche estate fa tornavo dalla spiaggia di Arma piangendo per strada.Mi sono sentita chiamare, almeno due volte; mi sono girata. C’era qualcuno su un furgoncino bianco.

⁃ Sei tu, vero? – mi ha detto.

Mi sono avvicinata per guardare meglio e ho riconosciuto uno del mio paese, più grande di me di 5, 6 anni, che non ricordavo più di aver frequentato da ragazza, nel modo in cui frequentavamo chiunque sostasse sul muretto dietro la sala giochi. L’ultima volta dovevo averlo visto nel ‘96 e ricordavo che mi era molto simpatico.

⁃ Ciao, – ho detto raggiungendo il furgone: solo ciao, il suo nome non mi veniva.

Mi sono asciugata di corsa le lacrime e d’istinto ho sciolto i capelli, ma erano sudati e crespi di sale, sarebbe stato meglio tenerli legati; pensavo, ma guarda tu se in questo stato devo incontrare uno che non vedo da decenni, uno che devo fermarmi per forza. Mi sentivo brutta e per questo colpevole. Chissà se è solo femminile il senso di colpa di essere esteticamente deludenti.

– Di’ la verità, te lo ricordi, il mio nome? – ha detto lui.

L’ho fissato annebbiata, ma quando ha messo su quella faccia piena di imbarazzo mi è tornato di colpo in mente il soprannome con cui lo prendevo in giro. Appena l’ho pronunciato lui è scoppiato a ridere. Mi ha chiesto dei miei romanzi, gli ho chiesto del suo lavoro. Aveva la fede, un figlio a casa e uno prossimo alla nascita, che adesso avrà quasi sei anni. Abbiamo chiacchierato per una decina di minuti.

Prima di andare ho detto: – Ma come hai fatto a riconoscermi, a ricordarti?

⁃ Rosella, – ha risposto. – Nessuno può dimenticarsi di te.

Ecco, penso che ogni volta che siamo tristi e piangiamo e ci sentiamo orribili da ogni punto di vista dovremmo incontrare per caso qualcuno che ci dica che siamo indimenticabili. Sarebbe un mondo più giusto.

Rossella Postorino

OIG2 (2)

Rimedio dolcissimo per la tristezza…ultima modifica: 2024-07-02T12:11:21+02:00da g1b9

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