Cos’è questa stregoneria?

 

Mi sono imbattuta in questo video gironzolando per il web, con la mente che andava per conto suo a quei tempi in cui il tempo vuoto da impegni era una bella passeggiata, specialmente se la giornata era un po’ come oggi. Nonostante sia passata la Pasqua fa freddo, il cielo è un rincorrersi di nuvole e nuvoloni, alle quali non sfugge tuttavia neanche una goccia di pioggia. L’umidità dell’aria, che fissa il freddo alle ossa ,si va piano piano condensando in nebbia, ed io ho sempre amato la nebbia, il suo nascondere il mondo e lasciarmi solo i pensieri a farmi dolce compagnia. Ho già guardato il video diverse volte, mi piace, mi incanta questo cagnolino davanti allo specchio, il suo stupore, semplice ,disincantato nel vedere un suo simile fare le sue stesse mosse senza riconoscersi, oppure chiedendosi:” Che sarà mai questa  stregoneria? “Saranno passati quasi più di vent’anni da quando mi sono avvicinata ad un computer con lo stesso curioso disincanto di questa bestiola, con lo stesso stupore di fronte ad una cosa che pareva aprirci le porte del mondo intero con un click sulla tastiera. Ma, a differenza di questo cagnolino, per il quale questa esperienza rimarrà un momento diverso di gioco, io mi rendo conto di come quell’incontro mi abbia cambiato la vita. E la mia consapevolezza diventa paura, che cresce ogni giorno. E’ facile vedere come il web, che pareva un gioco, un passatempo, sia diventato in molti casi padrone delle nostre esistenze, e nonostante la conoscenza dei suoi inganni e tranelli, nonostante si cerchi di opporre resistenza al suo potere, sia in grado di influenzare il pensiero di miliardi di persone, convinte e felici di questa nuova schiavitù, che chiamano mondo nuovo, mezzi nuovi e gente nuova, configurata sul modello unico del Cyber-uomo, che i moltissimi social network  provvedono a standardizzare sul filo conduttore di un unico pensiero e modo di vivere. E mi sconvolge vedere come non siamo più capaci ad opporci a tutto questo, di mandare al diavolo questa stregoneria, che noi, esseri pensanti continuiamo a chiamare progresso, ma ci ha relegato nella peggior solitudine possibile, quella imposta, non voluta, che ci impedisce persino di usare la nostra mente. E invidio tanto questo cagnolino e il suo stupore per un semplice specchio, nel quale  a noi capita a volte di guardarci e di non riconoscerci più-

cvber