Il bel tacer non fu mai scritto…

 

Ci sono momenti nella vita in cui parliamo a vanvera, sono momenti di rabbia, di disperazione, di vergogna, sono momenti in cui le parole escono dalla bocca, confezionate da una mente, che non è sotto il nostro controllo. Succede, non ci rendiamo conto, se non quando, sbollite le orrende emozioni, che hanno scatenato il tutto e la mente, che sta riacquistando lucidità , ci rende consapevoli di quello che abbiamo fatto. Le parole, la possibilità di elaborarle, sono uno dei doni più belli che abbia ricevuto l’uomo. Colle parole rendiamo reali i pensieri, i sentimenti, trasmettiamo conoscenza, empatia, compassione, gioie, ma con le parole possiamo fare anche tanto di quel male, che nessuna medicina sarà mai in grado di guarire. Restano lì, davanti agli occhi, come panni stesi che nessun sole asciugherà mai. Sono l’inizio o la fine, scavano trincee che consumano la vita, le parole uccidono o fanno vivere .Non credo esista persona tanto onesta o intelligente da poterne abusare, non esiste dolore od egoismo che possa giustificare il suo uso sbagliato. Le parole creano silenzi, che a volte sono la fine di vite, che si spezzano, cancellando storie che parevano eterne. Allora il silenzio fa morire dentro, perchè non lascerà mai più che gli occhi si riaprano per vedere quello che era amore, coniugato nel modo peggiore possibile. Insegniamo allora al cuore a compatire, a silenziare le rabbie, impariamo che, per quanto brutta sia l’indifferenza, é meglio sceglierla invece di parlare a vanvera.

 frase che spiega come usare le parole
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