Impariamo a respirare in un mondo irrespirabile…

Trova un senso. Distingui la malinconia dalla tristezza. Esci a fare una passeggiata. Non deve essere una passeggiata romantica nel parco, primavera nel suo momento più spettacolare, fiori e odori e immagini poetiche eccezionali che ti trasferiscono senza problemi in un altro mondo. Non deve essere una passeggiata durante la quale avrai molteplici epifanie di vita e scoprirai significati che nessun altro cervello è mai riuscito ad incontrare. Non aver paura di passare del tempo di qualità da solo. Trova un senso o non trovare un senso ma ‘ruba’ un po’ di tempo e donalo liberamente ed esclusivamente a te stesso. Opta per privacy e solitudine. Questo non ti rende asociale e non ti fa rifiutare il resto del mondo. Ma devi respirare. E devi esserlo.

Albert Camus                                                                                                                                  

trova un senso  Arte: Dipinto di Mark Edward

 

 

Ci sono luoghi…

 

 Ci sono luoghi che catturano non solo gli occhi, catturano la mente e la riportano lontano, laggiù nel tempo andato, ma mai perduto, che il cuore ha conservato tra le cose più preziose, malinconiche nostalgie di momenti magici, di desideri che si avveravano, di sogni che brillavano su lontani orizzonti. Era il tempo in cui cielo e mare si fondevano nella profondità di sentimenti, che la passione travolgeva sconquassando le nostre notti in laghi  di baci salati. Calava il sole e si accendeva quella musica ,che nemmeno l’ultimo istante della mia vita riuscirà a cancellare …e  sarà ancora estate,  noi saremo là, in quelle quiete onde di risacca, ad accarezzare lo stretto fondovalle  tra le magiche rocce.

risacca

Noi…infinitesimali esseri senza valore alcuno.

 

Chiunque tu sia: rimani fuori dalle porte stanotte, fuori dalla stanza , in cui ti senti al sicuro. Alla tua vista si apre l’Infinito, chiunque tu sia. Con occhi che hanno dimenticato come guardare con particolare attenzione cose visualizzate da tempo ,fin troppo conosciute, alza nel buio un enorme albero nero e ponilo nei cieli: piccolo, solo. E avete fatto il mondo e tutto ciò che vedete. Esso matura come le parole che sono ancora nella vostra bocca. E ,quando alla fine tu comprendi la sua verità, allora chiudi i tuoi occhi e con gentilezza lascialo andare…

Tradotto da me da ” Entrance” Rainer Maria Rilke

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