Come il tempo condiziona il pensiero…

 

ragazza

In un quadro del 1860 di Ferdinand Georg Waldmüller viene ritratta una giovane donna che passeggia in un paesaggio bucolico, tenendo tra le mani quello che a un primo sguardo sembra proprio essere… un cellulare.È un mistero che ritorna di moda periodicamente, ma fa sempre scalpore.

Gli amanti della fantascienza ,che di questa vivono,hanno visto subito la prova di una viaggiatrice nel tempo, anche se fin troppo integrata nell’epoca , mentre c’è chi invece ha provveduto a dare una spiegazione storico-culturale, rivelando la vera natura dell’oggetto tenuto tra le mani dalla ragazza.
Come hanno fatto notare diversi critici d’arte, i viaggi nel tempo non c’entrano: la ragazza avrebbe tra le mani un libro di preghiere o, secondo l’account Twitter The Daily News Opinion, una piccola Bibbia, in una versione molto diffusa a metà Ottocento grande quanto il palmo di una mano.

Non è la prima volta che scoviamo (presunti) viaggiatori nel tempo in quadri antichi: un altro esempio è il dipinto del 1937 dell’artista italiano Umberto Romano, Mr. Pynchon and the settling of Springfield , dove uno dei personaggi sembra osservare uno smartphone – che in realtà è probabilmente un semplice specchio.

pinc. Romano

Ciò che ha maggiormente stupito Peter Russell, il funzionario governativo in pensione che per primo, nel 2017, notò lo strano oggetto sul dipinto di Waldmüller, è come il contesto in cui viviamo influisca sulla nostra capacità di interpretare ciò che vediamo: “Nel 1860 qualunque osservatore avrebbe identificato nell’oggetto che la ragazza ha tre le mani un libro di preghiere: oggi, tutti vediamo una giovane donna assorbita dalle notifiche del suo smartphone”. Infatti la figura del dipinto riflette ,come uno specchio, milioni di donne per le strade del mondo civilizzato.

  Da Focus

 

Resistere con tutta la forza della nostra mente…

 

Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo… l’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo.

Giordano Bruno

 

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