Senso e insensatezza in una terra desolata…

 

Se uno fosse un paziente che si risveglia in Occidente da un coma di 30 anni… non sarebbe in grado di orientarsi; non solo non riuscirebbe a riconoscere il mondo, ma nemmeno a vederne il senso.
Non è un compito facile né piacevole tentare di capire cosa sta accadendo nel Mondo Occidentale di oggi…
A dire… come mai il linguaggio usato dai politici occidentali, dalla stampa mainstream e dagli onnipresenti trend-setter, ha poco o nessun senso? Come mai la maggior parte di ciò che dicono sono sfacciate bugie? Come mai tanti leader occidentali oggi sono impacciati, puerili pasticcioni che sembrano usciti dalla stessa fabbrica? Perché mancano tutti di istruzione, di nozioni storiche e persino di competenze di base? Perché mancano tutti di carattere? Perché non ci sono più diplomatici in Occidente? Perché abbiamo “Clooney-Tunes” come arbitri di ciò che possiamo leggere e imparare sul nostro mondo? Come mai un degenerato senile e irascibile è a capo di uno Stato dotato di armi nucleari? Perché la maggior parte dei regimi europei abbraccia avidamente politiche suicide? E… che ne è dei loro cittadini?
Il paziente stordito potrebbe allora rendersi conto di un odore pervasivo… qualcosa che segnala la putrefazione – la stucchevole dolcezza dei “valori occidentali” condita con il tanfo del neoliberismo cadaverico.L’Occidente sta crollando… ma ci sono due Occidenti… e uno sta crollando più velocemente dell’altro. (1) Il Vecchio Occidente – l’Europa. (2) Il “Nuovo Occidente” – il resto dell’Occidente, ovvero i territori post-coloni (frutto dell’eredità coloniale britannica, i primi nati circa 250 anni fa): Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e “Israele”.È il Vecchio Occidente che si sta sgretolando più velocemente… E questo è in parte dovuto al senso di identità originaria che si sta svuotando dall’interno.
La Vecchia Europa si sta trasformando in un vuoto. Ha perso quasi del tutto le sue tradizioni, le sue ricche culture, il suo passato, la sua civiltà… E, in virtù degli obblighi di conformità del neoliberismo e del processo di omologazione incrementale incarnato dall’UE e dalla NATO, i singoli Stati stanno perdendo le ultime vestigia di un’identità originaria e autentica. Ed essere completamente privi di identità rende disperati – spesso a proprie spese.
Per riempire il vuoto sempre più dilatato… la missione neoliberale ha fornito alle masse occidentali un “minimarket orientato all’immagine pubblica” che offre una gamma di narrazioni insidiose e nuove identità confezionate che includono merci come: guide passo-passo alla celebrità, dritte per liberarsi dagli obblighi sociali, eroismo basato su impronte di carbonio minime, i fondamenti del femminismo radicale, il virtuosismo vegano, modelli per la modificazione del corpo, un’ampia selezione di generi, ecc. E privandoli di un pensiero indipendente, questi nuovi prodotti identitari hanno reso questi consumatori disorientati ancora più sottomessi alle autorità delle narrazioni.
Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui gli Stati europei si sono assoggettati a diventare vassalli dell’Impero e hanno da tempo rinunciato a pensare ai propri interessi di sicurezza nazionale.
L’assoggettamento tende a generare meccanismi di compensazione illusori… Dopo aver praticamente acconsentito alla distruzione dei gasdotti Nord Stream e allo smantellamento della sua industria (pur rimanendo nell’illusione della sua bravura militare), la Germania ha partecipato con i suoi padroni a una strategia per far saltare il Ponte di Crimea. Poi c’è la Francia: nel delirio della sua passata gloria (ingloriosa) come “la Grande Nation”, le petit Napoléon Macron ha acconsentito a permettere agli ucraini di colpire obiettivi all’interno della Federazione Russa usando armi francesi e sta ancora considerando di inviare soldati francesi a combattere in Ucraina. La Finlandia e i chihuahua baltici hanno dimostrato di essere pronti ad affrontare il loro grande vicino. L’Ucraina, la cui intera popolazione viene sacrificata all’Egemone, continua a effettuare bombardamenti sul territorio russo e medita persino di colpire i suoi sistemi radar di allerta nucleare.
Nel frattempo, e nonostante tutte le narrazioni escogitate fornite, la maggior parte dei cittadini europei si trova in uno stato psicologico di grave depressione… I segni e i sintomi sono abbondanti: paura, mancanza di speranza, letargia, ritiro sociale, minore produttività, perdita di creatività, un senso generale di “morte e distruzione”. Certo, esiste una minoranza di coraggiosi dissidenti che osano pensare e parlare in modo indipendente, ma vengono perseguitati e sempre più spesso sottoposti a caccia alle streghe. La Vecchia Europa è ormai, nel suo complesso, autolesionista e suicida. Non vede più una ragion d’essere per sé stessa. Non vede più una “Daseinsberechtigung”…
Gli Stati occidentali post-coloniali, tuttavia, sono ancora impregnati di un forte senso di identità. Ciò è particolarmente evidente negli Stati Uniti e in “Israele”. Sebbene le loro popolazioni abbiano pochi o nessun legame con le radici storiche, la civiltà e la cultura dei loro antenati europei, continuano a nutrire un fanatico senso di “diritto divino” sulle terre che i loro antenati colonialisti hanno brutalmente invaso. Gli Stati Uniti, in particolare, si sentono investiti della missione divina di redimere l’umanità facendo proseliti con i loro “valori” e il loro stile di vita in tutto il pianeta. Nonostante il programma neoliberale dell’Occidente di distruggere le società e la cultura ovunque, anche all’interno dei propri territori, il senso di preminenza divina dei post-coloni abbonda ancora e certamente prevarrà finché esisteranno. Sono “gli eletti”. E così questi Stati hanno conservato le loro identità originaria, per quanto squilibrate possano essere.
Non c’è da stupirsi quindi che l’Egemone e il suo avamposto “Israele” stiano conducendo escalation avventate… senza alcun piano B… senza un minimo di pensiero strategico. Perché sono convinti di essere incolpevoli, intoccabili, invincibili… E – finora – sono inarrestabili.
Si può quindi vedere il declino dell’Occidente come una patologia a due punte: una parte maniacale, una parte depressiva… con entrambe che negano la Realtà… sommerse in uno stato di totale irrazionalità.
Le potenze occidentali hanno raggiunto il loro capolinea. Questa è l’ultima tappa della loro lunga cavalcata di saccheggio e il culmine del loro sistema, l’ultima fase del loro capitalismo neoliberale.
Non hanno nient’altro per cui vivere.
Se il resto di noi sopravvive al loro schianto, cercheremo di costruire un nuovo mondo… e se vogliamo perdurare e vivere insieme in armonia: allora dovrà essere senza il loro sistema…

E magari potremo iniziare questo percorso con la domanda: “Che cos’è ciò per cui viviamo?”

Nora Hoppe – Al Mayadeen

 

senso e nonsenso