Nei confronti del denaro siete schiavi o padroni? Un pensierino può esserci utile.

Il denaro merita tutto il rispetto possibile, al di fuori di quanto se ne possieda- A meno che sia frutto di una vincita esagerata ,tutti sanno con quanta fatica fisica e mentale si guadagni, per cui bisogna stare molto attenti a dove si mettono i risparmi: valutare il rischio dell’investimento è cosa utile per non trovarsi con in mano un pugno di mosche, pertanto non lasciarsi mai tentare dei guadagni troppo facili. Può andare bene, ma è un caso. Si sa che il denaro, come il sesso può diventare un desiderio ossessivo compulsivo, ma bisogna riconoscere in questo atteggiamento una malattia mentale, che ha bisogno di essere curata- Penso che il denaro sia una invenzione buona e utile, se usata con misura. L’investimento migliore è quello fatto con intelligenza e non sono solo in beni voluttuari, ma nella possibilità di potere acquisire occasioni di crescita, di apprendimento e di sviluppo, perchè se sei bravo in quello che fai, maggiori sono le probabilità che tu possa avere un ottimo lavoro, pagato adeguatamente e che ti gratifichi al contempo, come tutte le cose che ci fanno stare  bene ,  perchè ci piacciono. Ricordiamoci sempre che nessun denaro può comprarci, in modo da non perdere mai la libertà nei confronti di qualcuno. Il denaro inoltre dice tanto di noi, è una specie di macchina della verità. Fin dove possiamo spingerci per accumularlo svela la nostra essenza. Certe persone arrivano a perdere ogni dignità in questa corsa all’accumulo, come tante si annullano nella generosità, godendo della felicità altrui, di sorrisi inaspettati che scaldano il cuore. Tutti questi ragionamenti evidenziano come sia difficile mantenere coi soldi l’equilibrio giusto, che dovrebbe essere la norma in un mondo in cui la società civile non mancasse della giusta intelligenza per barcamenarsi. Se il denaro non fosse uno status symbol sarebbe tutto più facile. I bambini non sognerebbero di essere tutti dei grandi campioni e le femminucce non desidererebbero tutte un marito milionario, alla faccia della parità e dell’indipendenza economica, certa e durevole come quella che deriva da un divorzio multimiliardario-

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