..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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GENNAIO, 2013
Il cielo stellato sopra di me,
e la legge morale in me (Kant)
Verba volant, scripta manent
Gli uomini ti cambiano, di solito in peggio
A Mia e a me.
Messaggi di Novembre 2009
Post n°816 pubblicato il 29 Novembre 2009 da MARIONeDAMIEL
Mentre lei rilasciava un'intervista e rispondeva ad alcune domande, colloquiato un pò con la generazione dei trentenni, in particolare una ragazza , romana , molto sveglia e in gamba, della ditta che aveva organizzato il tutto. Ho pensato che il carattere , nella fattispecie effervescente, dinamico e allegro, conti molto nel procurarsi un lavoro.... La mentore mi aveva presentato come "il mio braccio destro"..... seh, figuriamoci... Infine ci siamo sganciate e "andiamo a fare un giretto a Venezia". Ora. Io ho pensato di mettermi le scarpe col tacco visto il livello del convegno.... ho pensato male, molto male.... Scampate al ponte di Calatrava, quello in vetro che quando scendi dall'altra parte se non stai attento ti ammazzi perchè non vedi lo scalino, troviamo un posticino per mangiare, che si è già fatta l'una. Poi chiaro che si punta a San Marco passando per Rialto. Facciamo il primo tratto nella parte meno frequentata, ed è bello, anche se lo stato di decadenza dei muri dei vicoli è ormai evidente.... Lo sbocco a San Marco , dopo infinite fermate nei negozi che piacciono a noi, è sempre emozionante. Due giapponesi si fotografano con due pasticcini in mano, pochi ambulanti e mi chiedo come abbia fatto Cacciari ad autorizzare solo loro, e mi chiedo anche quanto paghino di suolo pubblico questi bar per i tavolini...ecchecavoli pensi sempre al lavoro Marion... I piedi fanno male, le scarpe sono pure seminuove, le avrò messe una volta... i tacchi non son roba per me... ma confido che ce la farò.... "Andiamo al Florian!"... e andiamo. Nel fare il giro della piazza lo vedo, un oggetto assolutamente stupendo e unico.... un bracciale d'oro largo tanto con decine di incastri in pietre preziose, fragoline rosse, foglioline verdi in tutte le sfumature, uccellini, nuvolette, fiorellini vari e altre cento piccole miniature in brillanti.... il gioielliere ci fa entrare gentilmente e noi volentieri acconsentiamo a vedere da vicino quel capolavoro.... non si finisce più di guardarlo... alla fine chiaro che chiediamo il prezzo... 35..mila..euro... pezzo unico, dice lui , certo si vede, diciamo noi.... quelle cose assolutamente inutili e bellissime che assurdamente vorresti possedere... che male c'è a desiderare... Al Florian un cameriere in livrea ti apre la porta, un altro ti accompagna al tavolino, un terzo ti porta la carta. L'ambiente è esclusivo, tavolini di marmo microscopici, sedie dorate, affreschi e dipinti con cornici dorate alle pareri. Un gruppo di tedeschi sta bevendo gingerino e assaggiando patatine... assolutamente orrendo in un posto così... Io prendo il caffè dell'Imperatore, diecieuroecinquanta... sono un pò dubbiosa ma lei come sempre mi dice che queste sono le cose belle della vita.... I tedeschi al tavolino a fianco continuano a essere troppo confusionari, poi dicono degli italiani. Poi ripartiamo. Appena mi alzo capisco che non ce la farò fino alla macchina, ci sarà un'ora da camminare.... prendiamo un'altra strada per il ritorno, perdendoci dopo poco. Un gentile signore ci fa strada per un pò fino a rimetterci nei pressi delle calli con le segnalazioni per piazzale Roma. Ormai è un dolore continuo. Se trovassi ora un negozio di scarpe ne comprerei un paio da ginnastica.... ma, ora , niente. Solo bar e canali. Maledetto selciato sconnesso.. pam...pam.. un passo dopo l'altro ce la devo fare, non posso mica andare scalza.... il dolore è insopportabile... mi stanno scoppiando i piedi nelle scarpe... altri tre ponti ed ecco là il nostro parcheggio... Quando un'ora e mezza dopo scendo dalla macchina a casa mia, mi tolgo le scarpe e salgo le scale sui talloni. Fanculo anche Venezia. Notte Marion. |
Post n°815 pubblicato il 27 Novembre 2009 da MARIONeDAMIEL
“Quando tu hai una crisi mondiale non puoi dire… “ .. non ho mai capito perché Tremonti parla in seconda persona rivolgendosi alla terza persona… Alla fine è uscito tutto il Bossi pensiero… il centro e il nord Italia sono ricchi, il sud , ‘na palla al piede che trascina tutti nel baratro. Naturalmente la soluzione NON E’ liberarsi dalla mafia and co., lottare con tutte le forze le infiltrazioni in politica, garantire a quei popoli uno sviluppo sul territorio, il federalismo è molto più giusto. A noi che ce frega, personalmente vivo in una regione piuttosto ricca, che mi da persino il contributo sull’energia elettrica e sulla caldaia nuova, gli altri, si arrangino…. Sopravviveremo come paese, A LUI, che GLI FREGA, mica è un centro caritas lui, lui è il ministro dell’economia e giustamente guarda le cose su larga scala e in lungo periodo. Grazie al cazzo… come paese non possiamo fallire… Però, caro Presidente. Ora non è più possibile. Non si può più sentire. Diciamocelo. Diciamoglielo prima: Napolitano non devi firmare la legge sul processo breve. Non devi dare addosso ai magistrati. Non devi . Ora basta, ora è proprio arrivato il momento di prendere una posizione, anche se sei un ex comunista, anche se ti lanceranno addosso l’inferno, non importa. Non DEVI FIRMARE. Perdonami il tu, Presidente, ma è ora che tu ti renda conto che sei il NOSTRO presidente, di tutti e per tutti , e bisogna avere il coraggio della verità, e fregarsene del resto. Sei tu che devi resistere….. Ho aperto uno dei vasi di melanzane sott’olio fatte quest’estate… una libidine… devo fare attenzione che ne ho già mangiato mezzo vaso! “zietta se non stai bene stai a letto mi racc…c sent zietta bacioni t voglio bene…”… Arghhhhhhhh….. Venezia aspettami. Notte , Marion. p.s. Enri, anche se io ti davo sempre addosso (per alcune tue idee) trovo ingiusto che ti abbiano chiuso il blog un'altra volta... con le stesse motivazioni ERRATE... se vuoi io riparto con la campagna di solidarietà, sempre pronta. Un bacione. Manchi! |
Post n°814 pubblicato il 25 Novembre 2009 da MARIONeDAMIEL
Tre settimane fa avevo pensato : "Piove, tra un paio di giorni quando si mette al bello lavo il copriletto e lo stendo fuori al sole" ..... ora si sta esagerando con questa bassa pressione eh... Fini, un uomo tormentato. Deve avere un conflitto interno non indifferente, oppure dev'essere un alieno.... non può uscire dal pdl perchè si sputtanerebbe.. cioè volevo dire per coerenza con la scelta fatta.. non resta che smarcarsi pur restando dentro.. non è mica da tutti.. Tipo Rutelli. Chi? Rutelli. Già non se ne parla più. Non si capisce cos'abbia fatto e soprattutto perchè... errori già ripetuti.. la presunzione gioca brutti scherzi.. non gli dò più del 1 o 2 per cento và... Lo stesso unopercento che ci promette il ministro (tormentato pure lui) per l'economia; però tra qualche anno eh, mica fretta, poi chi sopravviverà, vedrà... ah, sembra che farà anche la riforma fiscale tra quattro anni... la sua lungimiranza devo dire che è apprezzabile... mica possiamo pretendere, noi... Pensando alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne mi viene subito in mente una persona eccezionale , di cui non so nulla, ma non importa. Secondo me è preziosa come tutte le persone che hanno il coraggio di non chiudere gli occhi, e di aiutare. Un bacio a Lughe. E che arrivi il sole che io devo lavare il copriletto. Aspetto fino a domenica. Notte Marion.
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Post n°813 pubblicato il 21 Novembre 2009 da MARIONeDAMIEL
(post lunghissimissimo, c'aggià fà) Sconvolta. Dunque vado. Eravamo in sette, circa, su ventidue. Sette genitori di altrettanti ragazzi, convocati pressocchè d'urgenza in un consiglio di classe allargato (proprio così era scritto), per la situazione della classe (del piccolo). A me questi consigli di classe (essendo stata da sempre io rappresentante dei genitori di uno o dell'altro figlio, chissà perchè... ho solo perso tantissime ore che avrei potuto godermi in ben altro modo), han sempre dato l'impressione di comicità e di inutilità. Ovvero, ho sempre ritenuto un pò blando, se non inutile, il ruolo dei genitori. Oh, all'asilo e alle elementari no, lì c'era da fare... raccogliere soldi, promuovere e collaborare a iniziative, feste, festine, teatri, fare i dolci, i cartelloni, telefonare a tutti, insomma, era attiva la cosa. Ma alle superiori. Dunque parla il coordinatore, supportato dalla presenza asserziente di tutti ma proprio tutti i professori, persino il prof di ginnastica (dev'essere quello bello figo la in fondo, seduto plasticamente su un banco). Dice le solite cose, che così non va, che sono indisciplinati, che parlano, che non fanno i compiti, che in classe c'è casino, che escono troppo spesso. Fin qui, mi dico, la solita palla. Poi l'inaspettato colpo di scena. UN GENITORE , maschio , esordisce con TONO ALTO... (di solito i genitori in questi convegni parlano sommessamente oppure si limitano ad annuire dopo aver ascoltato il verbo)... qua succede qualcosa... "IO VOGLIO SAPERE DI MIO FIGLIO"... bello... "A ME NON INTERESSA DEGLI ALTRI"... Il coordinatore, che per sua sfiga è donna, pure piccola, e pure con voce esilina, capisce che sta dicendo la cosa sbagliata solo quando è troppo tardi... "STIA CALMO, LEI NON HA CAPITO PERCHE' VI ABBIAMO CHIAMATO".... al che, l'individuo, in cui la parte limbica del cervello ha ormai preso il sopravvento, alza ancor più la voce e inizia proprio a inveire (che figata) cose del tipo "IO SO TENERE LA DISCIPLINA PIU' DI TUTTI VOI MESSI INSIEME"... .. le cose evolvono rapidamente. Il prof figo a quel punto si sente anche lui punto sul vivo e interviene! "COME SI PERMETTE DI INSULTARCI?"... che bello.... Le professoresse spaventate e anche allarmate perchè il maschio sta dicendo al figo "ANDIAMO FUORI E LE FACCIO VEDERE IO" , corrono a chiamare il preside, mentre io mi diverto un mondo.. pensavo fossero estinti... Insomma alla fine il maschio se ne va sbattendo la porta da far tremare tutto quanto lo storico istituto tecnico statale. Aimè, il preside è impegnato in un'altra riunione e le professoresse cercano di calmarsi da sè. Ora è il turno della prof di italiano, una classica prof di italiano. Ascolto indecisa se essere allibita o cosa... rossa fino ai capelli dice: "voi dovete dire ai vostri ragazzi CHE VENIRE A SCUOLA E' BELLO... io son trent'anni che insegno e questi non riesco a tenerli fermi...non è possibile lavorare in classe... " A questo punto intervengo, anch'io ho una parte limbica che cavoli. La prof mi guarda sempre più rossa in faccia e dice "ma io vorrei che i ragazzi partecipassero, capissero, fossero più maturi, non vorrei instaurare un clima di terrore..." Ah ecco. Ora vado a casa e dico al piccolo "devi essere più maturo", e così risolviamo il problema. Sconvolta. Io sono sconvolta. Solo al successivo ricevimento individuale genitori (dove stranamente non serve che mi presenti quando entro e tutti mi salutano cordialmente, troppo cordialmente), ricevo la solidarietà del prof di fisica (sa signora, io sono d'accordo con lei).... Come dice il medio, che è un gran saggio del quale io ascolto sempre con interesse le riflessioni: "mà, un buon professore deve avere tre cose: gli deve piacere ciò che insegna, deve sapere farsi rispettare , deve essere disponibile". Fine del post. p.s. non è un post CONTRO i professori, ma contro un sistema o modello educativo scolastico che sto vedendo io... e che palle che la responsabilità è sempre delle famiglie! Ricordo sempre la prof di italiano delle rane delle medie; entrando in classe diceva , ragazzi , tutti abbiamo problemi , io ho tre protesi all'anca, ma quando si entra qui, si lavora...eccome lavoravano.... magari la maggioranza è così e son sfigata io...
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Post n°812 pubblicato il 17 Novembre 2009 da MARIONeDAMIEL
Lunedì sedici novembre. 2009. Dunque oggi avevo programmato tutto. La mattina portare il piccolo a Trieste alla visita di controllo dell'intervento di un mese fa, due ore di macchina... il pomeriggio, spesa grande. Ce l'avrei fatta? E' andato tutto benissimo anche se... anche se quando scendo, a Trieste, sono praticamente piegata in due e stento non poco a raddrizzarmi sotto gli occhi del parcheggiatore.... poi , cosa eclatante raggiungo un accordo col suddetto piccolo "non sentiremo mica QUESTA musica per tutta la strada??? " ... con la nebbia che c'è i Pearl Jam mettono una depressione unica... e vai coi Beatles.... chi ha inventato gli accordi è un grande.. secondo me era una donna.... Poi dopo pranzo tento di lamentarmi un pochino "ma mi fa ancora male tutto qui dietro...", ma ormai avevo già fatto tante cose che "mamma vedi che va meglio? riesci a piegarti e ti trovo molto migliorata rispetto a una settimana fa.. ti ricordi che non riuscivi a muoverti?" "Si ma c'è un volontario che mi accompagna alla spesa?" Il piccolo, ".. ci penso..."; Dopo due settimane in cui hanno fatto tutto loro, mi rassegno, in fondo se lo meritano eppoi manca la mia mano nella dispensa. Parto, non senza farli sentire in colpa come si meritano: "in questa casa nessuno mi ama!" Ora. Ho capito che gli uomini all'occorrenza sanno fare benissimo la spesa , ma io questa soluzione la lascerei COME ULTIMA SPIAGGIA. Come pensare che essi capiscano la differenza tra decine di spray detergenti per la cucina, ci sono molteplici cose da valutare, soppesare, decidere in pochissimi istanti... per non parlare degli shampoo e dei biscotti.. Stavolta , ha vinto il Lysoform. E domani si torna al lavoro. Notte Marion. Ah si. p.s.: Caro Bersani, non ci siamo, non ci siamo proprio. Alla manifestazione ci DOBBIAMO andare.... lascia stare i toni di Pieri... non è il momento di arroccarsi ma di schierarsi con gli alfieri, le torri, i pedoni e financo i cavalli... i cavalli son un pò antipatici perchè imprevedibili ma insomma... l'importante è vincere...
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 23/12/2023 alle 21:22
Inviato da: magdalene57
il 23/12/2023 alle 19:10
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 17:19
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 16:56
Inviato da: Dott.Ficcaglia
il 18/11/2023 alle 15:48