Perché oggi abbiamo così paura ad amare? Ci risponde il grande sociologo polacco con il libro “Amore liquido: sulla fragilità dei legami affettivi”.

 

Molti intellettuali si rifiutano oggi di parlare di amore, considerandolo un tema poco impegnativo, anche se in fondo interessa tutti pur nei modi più svariati, nonostante ognuno di noi non possa negare il bisogno di affetto profondo. Di recente sui Rai 3 Zigmund Bauman, in un documentario” La Teoria svedese dell’amore”, il teorico della società fluida, ha detto: “Non è vero che la felicità significhi una vita senza problemi. La vita felice viene dal superamento dei problemi, dal risolvere le difficoltà. Bisogna affrontare le sfide, fare del proprio meglio. Si raggiunge la felicità quando ci si rende conto di riuscire a controllare le sfide poste dal fato, ci si sente persi se aumentano le comodità” Perciò è necessaria la nostra capacità di combattere, di fare scelte, lottare per essere più vicini alla felicità, ma questa lotta non si può combattere da soli. Di qui il bisogno di accettare sempre l’amore perchè il segreto sta nel condividere la vita , nel rispetto della libertà completa dell’altro- libertà che è cosa ben diversa dalla indipendenza, la quale annulla la capacità di condivisione e ” porta a una vita vuota, priva di senso, e a una completa assoluta inimmaginabile noia”.

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Perché oggi abbiamo così paura ad amare? Ci risponde il grande sociologo polacco con il libro “Amore liquido: sulla fragilità dei legami affettivi”.ultima modifica: 2022-11-19T15:48:05+01:00da g1b9

Un pensiero riguardo “Perché oggi abbiamo così paura ad amare? Ci risponde il grande sociologo polacco con il libro “Amore liquido: sulla fragilità dei legami affettivi”.”

  1. Beh, forse non è vera e propria paura di amare, bensì abbiamo tanto altro a cui pensare! Credo sia la notevole distrazione, l’impegno profuso in tante altre attività a scombussolare gli atteggiamenti umani. C’è tanta roba che ci distrae e impegna i nostri pensieri, eppure amare è un verbo, un sentimento che dovrebbe soverchiare tutta la nostra anima e il nostro cuore. Bauman vede giusto secondo me, va direttamente alle nostre scelte, quelle che non ponderiamo, quelle per le quali abbiamo poco tempo e le sfide non ci attizzano più di tanto: tutto e subito, oggi funziona così e alle prime difficoltà ci defiliamo e cambiamo programma. E’ anche verso che le scelte sono tante, dobbiamo impegnarci, mentre un tempo, l’orientamento era meno ricco e più facile. Quindi l’esortazione di Bauman a non rifiutare l’impegno e a impegnarci per amare e avere condivisione, mi sembra giusto poiché da soli si conclude poco e ci si scoraggia facilmente.
    Bella serata Giovanna.

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