Il Ragno nella buca della chiave
Un ragno, dopo avere esplorato tutta la casa, di fuori e di dentro, pensò di rintanarsi nel buco della serratura. Che rifugio ideale! Chi lo avrebbe mai scoperto, li dentro?
Lui, invece, affacciandosi sull’orlo della toppa,avrebbe potuto guardare dappertutto senza correre alcun rischio. Lassù diceva fra sé, sbirciando la soglia di pietra tenderò una rete per le mosche ;quaggiù aggiungeva scrutando lo scalino ne tenderò un’altra per i bruchi; qui, vicino al battente dell’uscio, farò una piccola trappola per le zanzare.
Il ragno gongolava. Il buco della serratura gli dava una sicurezza nuova, straordinaria; cosi stretto, buio, foderato di ferro, gli sembrava più inattaccabile di una fortezza, più sicuro di qualsiasi armatura. Mentre si crogiolava in questi pensieri, gli giunse all’orecchio un rumore di passi: allora, prudente, si ritirò in fondo al suo rifugio. Qualcuno stava per entrare in casa; una chiave tintinnò, s’infilò nel buco della serratura e lo schiacciò.
Leonardo Da Vinci
Sentirsi troppo furbi non è mai nè una garanzia nè un ‘assicurazione-
Già, sentirsi al sicuro e fidarsi a occhi chiusi! Varrebbe sempre questa importante precauzione, se non fosse realtà accertata, quella che viene dimostrata dalla favola del ragno. C’è un adagio che potrebbe malignamente confermare per eccesso, la mancata sicurezza di un dato certo: è quella che citiamo quando, con grande speranza e massimo affidamento ci rivolgiamo all’Eterno, al massimo esponente in grado di dare certezze. E’ il Signore. Avviene solo quando diciamo, in momenti drammatici e gravi: “Siamo nelle mani di Dio”. Per chi abbia fede, è il massimo della certezza e della sicurezza. A meno che nelle vicinanze non vi sia il solito guastafeste (il demonio) che immediatamente, alla citazione, aggiunge: “Speriamo che non applauda!”. Ecco…appunto…vatti a fidare!!!
Buona sera Giovanna.
Ebbene si, succede!
Un caro saluto. Buona giornata, Giovanna.
🙂