L’anticonformismo dei vecchi ,e il cambio della guardia del punk italiano…

Si pensa che la contestazione sia un fenomeno giovanile, ma contro il confinamento ci sono rimaste la canzoni di Van Morrison e Eric Clapton: altro che Sfera Ebbasta e Achille Lauro.

morris

La pandemia ha dimostrato che gli italiani se ne fregano di chiese e musei  .Ci salveranno i vecchi leoni? Van Morrison, classe 1945, ha scritto alcune canzoni contro il confinamento: una l’ha cantata lui e si intitola appunto “No more lockdown”, un’altra, “Stand and deliver”, l’ha suonata e cantata Eric Clapton, sempre classe 1945. Chi gliel’ha fatto fare? Credo sapessero che sarebbero stati sommersi dalle critiche, com’è puntualmente avvenuto. Si noti che i due dissidenti rappresentano il gotha musicale del Regno Unito, e non solo musicale (Morrison è Sir). Fra i nostri veterani, canzoni del genere oggi chi potrebbe cantarle? Gianni Morandi? Al Bano? Non scherziamo. Forse i giovani? Comunemente si pensa che anticonformismo e contestazione siano fenomeni giovanili… Analizziamoli, questi giovani. Sfera Ebbasta,  canta: “Ho cambiato un’altra tipa mentre pensavo a te, eh, eh”. Mentre nel nuovo video di Achille Lauro si può sentire: “Questa tipa va alla grande, ma ama il glande”. No, costoro non mi sembrano interessati ai princìpi giuridici come invece Eric Clapton (“Magna Carta, Bill of Rights / The Constitution, what’s it worth?”). Non ci resta che Enrico Ruggeri.

ruggeri

Cambio della guardia per quanto riguarda il punk italiano, o il rock italiano, o come vogliamo chiamarlo. Giovanni Lindo Ferretti ha fatto salire Andrea Scanzi sul palco dei suoi concerti e io l’ho messo in pausa. Enrico Ruggeri ha pubblicato “40 vite (senza fermarmi mai)” (La nave di Teseo) e io ho ricominciato ad ascoltare i Decibel. Di Ruggeri ammiro innanzitutto la coerenza: dal ventenne bowiano al sessantenne dannunziano (cercatevi “Il volo su Vienna”, video girato giustamente al Vittoriale) c’è la costante dell’ammirazione dell’eroismo. In chiave più estetica che bellica, direi. Poi com’è noto il cantautore milanese scrisse “Il mare d’inverno” che non era punk, che non era rock, che era molto di più: un nuovo sguardo. Per la mia visione dell’Adriatico, che è il mare di entrambi, decisivo quanto le fotografie di Luigi Ghirri. Tornando al repertorio dei Decibel ho scoperto, meglio tardi che mai, intrecciarsi al filone eroico un filone esplicitamente aristocratico. Bastino i titoli: “Contessa”, “Lettere dal Duca” e “Vivo da re”, capolavoro imperituro e programma esistenziale di noi rocker monarchici. Viva il re, viva Ruggeri!

Camillo Langone__da__IL FOGLIO

L’anticonformismo dei vecchi ,e il cambio della guardia del punk italiano…ultima modifica: 2024-08-04T15:32:19+02:00da g1b9

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