Mi piacciono le persone un po’ disordinate; la gente che non vive chiusa in una scatola e non sempre sta tra le righe, ma la cui integrità è più grande di qualsiasi libro di regole e la cui lealtà è più forte del sangue. E queste persone le ritrovi così, anche dopo anni di distanza, non sono cambiate e non hanno dimenticato nulla. Le ritrovi intatte, come le avevi lasciate. Nemmeno il tempo pare averle scalfite, nelle loro rughe si riesce ad agganciare ancora la giovinezza perduta e , ricominciare con loro un nuovo periodo di vita, diventa la cosa più semplice ed eccitante da farsi. Succede anche, che un giorno qualsiasi, quando nemmeno immaginassi, abbia ritrovato degli amici carissimi, per una gioia grandissima!
Forse un tempo sì, ero veramente libero e capace di scegliere, ma poi il tempo che passa e lascia segni indelebili, mi ha costretto a stringere i miei spazi, il mio essere immobile e limitato nei movimenti, mi sono impigrito e ora più che mai, dopo quanto accaduto a uno degli amici più cari, sono un cencio che campa alla giornata. Non so più nemmeno io cosa sono o cosa vorrei essere, mi sento un’ ombra e mi va ben così. Un periodo difficile per me, sento scricchiolare tutta la mia persona fisicamente e psicologicamente, non sono né carne e né pesce, vegetale nemmeno, quindi non riconosco più nemmeno la categoria a cui appartengo. Se non fosse per mia moglie che mi sta addosso per spronarmi e aiutarmi a rialzarmi, sarei ormai buono per essere buttato sotto un marciapiedi. Tu parli di scelta: ti piacciono le persone…ed elenchi i requisiti. A me non piacciono più le persone in genere e il campionario che c’è in giro, mi da atto della bontà della mia scelta.
Buona sera Giovanna.