I sogni e la realtà…

Il sognatore non è superiore all’uomo attivo perché il sogno è superiore alla realtà. La superiorità del sognatore sta nel fatto che sognare è molto più pratico che vivere.
— Fernando Pessoa

Bisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile. Ma non esiste un sogno perpetuo. Ogni sogno cede il posto ad un sogno nuovo. E non bisogna trattenere alcuno.
— Hermann Hesse –

Se hai dei sogni, non bisogna nasconderli dentro , ma cercare di capirli e dedicarsi a loro come una creatura da crescere. I sogni appagano , rendono piacevole la vita e la felicità che si vive non ha paragoni, se, tuttavia si è fatto un patto colla realtà, che si è scelto di non vivere, accettare quello che questa ti riserva. Vivere costa e non sempre i sogni sono legati a grandi guadagni, compensati da altri tesori che nessun denaro può comprare, come la libertà di appartenere interamente a noi stessi, vivere , amare, stare bene nella serenità che il mondo di oggi non ti può dare. Il tempo attraversa il sognatore, mentre chi vive la vita quotidiana alla ricerca di realizzare grandi guadagni insegue il tempo, che non basta mai. Giornate di studio, di appuntamenti, di lavoro frenetico, costringono a dimenticare che esiste una vita, che va ben oltre il denaro. Il successo, il potere costringono a compromessi, schiavi di un mondo che ti tiene in pugno attraverso le ambizioni, i desideri sfrenati, il lusso e si trascurano gli affetti, l’amore abdica alla convenienza e la felicità? La felicità è un sogno, che non vive dove i sogni sono paradisi artificiali, notti di bagordi, momenti in cui perdersi per dimenticare tutto . E ogni alba porta via quei sogni per rigettarti nella realtà arida di un mondo di apparenze, di falsità, di concorrenza, dove devi guardarti le spalle continuamente, dove i sorrisi sono stereotipi, dove si è schiavi del nulla. I sogni sono la strada facile, sono la strada della serenità,sono la strada da percorrere per giungere al traguardo colla felicità del vincitore.

I pensieri che sfuggono…

 

 I miei pensieri senza controllo.

 

 A volta si guardava dentro e, con un pizzico di orgoglio riconosceva  come continuasse ad essere capace a superare i tanti sconforti per continuare a mantenere la sua dignità di donna, la sua voglia di essere speciale.  Le difficoltà non riuscivano a colpire la sua anima. Lei aveva chiuso in un angolo del suo cuore tutte le sue rabbie, i suoi rancori, le macerie delle false amicizie finite, le bugie che non aveva mai accettato .Senza nutrimento sperava che  si sarebbe atrofizzata quella sua parte  di cui non era orgogliosa, mentre lei dedicava tutta se stessa a coltivare la bontà e l’amore che avevano sempre riempito la sua vita. E nonostante tutto c’erano giorni in cui  le mancanze si facevano vive, forse stati d’animo particolari, forse perchè a  certe assenze non ci si abitua mai. E le tornavano in menti, volti, voci lontane a cui guardava, a i quali non sarebbe stata più capace di stringere la mano, ma allo stesso tempo non riusciva a mandarli via dai suoi pensieri. Capiva allora che anche quella parte anomala del suo cuore avrebbe continuato a vivere con lei.Era una donna forte, ma non fatta per le convenienze e le circostanze ,di fronte alle quali diventava fragile, tuttavia senza paura di mostrarsi vera nella sua libertà di scegliere. Era una lotta dura da vivere, giorno dopo giorno in lei, in quel cuore che allo stesso tempo amava , odiava e non riusciva a perdonare.

Le mie albe, un calendario sulle colline della Langa…

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  Le mie albe. Amo questo momento della giornata, perchè è meraviglioso aprire gli occhi su un arcobaleno di colori, che , di minuto, in minuto,intinge il pennello su una tavolozza diversa. Finalmente ,con l’arrivo dell’autunno, stanno ritornando questi spettacoli, che, nuvole permettendo,si possono vedere senza alzarsi alle  quattro di notte. La finestra della mia casa, dalla quale mi affaccio ogni mattina, volge a levante, spazia dall’alto del poggio sulle colline della Langa, che di questo spettacolo sono il palcoscenico, dove il sole inizia ad esibirsi ogni giorno in un punto diverso, secondo la stagione, secondo il percorso più o meno lungo che deve percorrere nel cielo prima di tramontare dietro le Alpi.  Il mio calendario sono le albe che scorrono su queste colline da NE fino a SO.Ed è stupendo vedere la notte spegnere le stelle ad una ad una, inghiottite  da questo  momento dell’Aurora,  che lentamente tinge il cielo e le nuvole di mille colori, l’aria fresca diventa gelida, ti sferza  il viso incantato,la natura si sveglia col canto delle  allodole, gli alberi sbadigliano scuotendo le prime foglie ingiallite, l’erba incomincia ad illuminarsi,prima di vestire la tiara di brillanti,