Se è l’amore a toccarti, ad affascinarti, rimani per sempre nel suo abbraccio..

 

E lo senti quando è l’amore a toccarti. Ti tocca con le mani, con gli occhi, con la mente. Ti entra dentro e ti tocca l’anima. Ti tocca sempre, in ogni momento, ti tocca ovunque. Prende il peggio di te e lo ama ancora più forte del tuo meglio. Prende il tuo vuoto e lo riempie di presenza. Prende le tue paure e le trasforma in coraggio. Prende i tuoi sbagli, il tuo malumore, il tuo dolore, la tua tristezza e le fa sue per alleggerire il tuo cuore. Prende la tua gioia e la trasforma in felicità. Lotta con te e per te. Non ti lascia andare via. L’amore non se lo lascia scappare l’amore. Prende i tuoi sogni e li trasforma in realtà. Prende te, tutto di te, perché altrimenti non sarebbe amore. Prende io più te e lo trasforma in noi.
Lo senti quando ti tocca l’amore. E potrai cercarlo in qualsiasi altro tocco, luogo, persona, ma non sarà mai la stessa cosa. Perché quando l’amore ti tocca lo riconosci subito e non lo dimentichi più.

laura loddo   

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Amore …e castità.

 

…Ma non importa. Tutte le sciagure che sono accadute non sono riuscite a far appassire i fiori, e neppure l’amore delle donne; perciò non potranno spegnere il mio desiderio di te, né la piccola luce fra te e me. L’anno venturo saremo insieme. E sebbene abbia paura, credo nella nostra unione. La sola precauzione che si può prendere contro il futuro è quella di credere in quanto si ha di meglio in se stessi e credere nella potenza che ci trascende. Perciò credo nella piccola fiamma che arde fra noi. Per me, ora, è la sola cosa che conti al mondo. La mia anima palpita con te nella fiammella di pentecoste, ed è come la pace della carne nella carne. La mia carne nella tua carne ha fatto nascere una fiamma. Anche i fiori sono creati dall’accoppiarsi del sole e della terra. Ma è una cosa delicata, che richiede pazienza e una lunga attesa. Così amo la mia castità, ora, perchè è la pace che viene dall’unione dei sessi. Mi piace essere casto, ora. Amo la castità come i bucaneve. Amo questa castità che è come un intervallo di pace dopo l’orgasmo del sesso, che è ora tra noi come un bucaneve forcuto in fiamma bianca. E quando verrà la vera primavera, quando la nostra unione verrà, allora potremo fonderci e rendere la fiammella splendente, gialla e splendente. Ma ora, non ancora! Ora è tempo di essere casti; è così bello essere casti; è come un fiume di acqua fredda nell’anima mia. Ora che scorre fra noi, amo la castità. E’ come acqua fredda e pioggia.

D. H. Lawrence – L’amante di Lady Chatterley

 

amante

Sempre lei al primo posto…

 

Prima c’è la solitudine,
nelle viscere e nel centro dell’anima:
questa è l’essenza,
il dato di base, l’unica certezza;
che soltanto ti accompagna il tuo respiro,
che sempre ballerai con la tua ombra,
che quella tenebra sei tu.
Il tuo cuore, quel frutto titubante
non deve amareggiarsi con il tuo fato solitario;
lascialo che aspetti senza sperare
ché l’amore è un regalo
che un giorno arriva da solo.
Ma prima c’è la solitudine,
e tu sei solo,
tu sei solo con il tuo peccato originale
– con te stesso –.
Forse una sera, alle nove,
compare l’amore e tutto scoppia
e qualcosa s’illumina dentro di te,
e ne diventi un altro, meno amaro, più felice;
ma non dimenticarti, specialmente allora,
quando l’amore sarà arrivato e brucerai,
che prima e sempre c’è la tua solitudine
e dopo niente
e dopo, se deve arrivare,
c’è l’amore.
Darío  Jaramillo  Agudelo

 

solitudine

Bellezza e Amore…

 

Noi siamo ossessionati dalla bellezza al punto da dimenticare che l’amore non ha nulla a che fare con la bellezza. L’amore non ha la bellezza come presupposto:l’amore la crea.La bellezza è una cosa finita, l’amore è un ‘emozione sentimentale astratta. La bellezza non può venire prima dell’amore, ma è l’amore che rende belle le cose,e bellissime le persone che amiamo.

rose flowersipg00

 

Manuale di calligrafia e scrittura…

 

Amore mio. Meu amor.
Ripetere queste due parole
per dieci pagine, scriverle
ininterrottamente,
senza sosta, senza spazi bianchi,
prima lentamente,
lettera dopo lettera,
disegnando le tre colline
della M manoscritta,
l’anello tenue della E
simile a braccia che riposano,
il letto profondo di un fiume
che si scava nella U,
e poi lo sgomento
o il grido della A
sulle onde del mare,
eccole, dell’altra M,
e la O che non può essere
se non quest’unico
nostro sole,
e infine la R divenuta casa,
o tetto, o baldacchino.
E subito dopo
trasformare questo lento disegno
in un unico filo tremolante,
la traccia di un sismografo,
perché le membra rabbrividiscono e si turbano,
il mare bianco della pagina,
una distesa di luce
o un lenzuolo levigato.
“Meu amor, “amore mio” hai detto,
e l’ho detto anch’io,
spalancandoti la mia porta,
e tu sei entrata.
Tenevi gli occhi bene aperti
venendomi incontro,
per vedermi meglio o più di me,
e hai posato la borsa per terra.
E, prima che ti baciassi,
per poterlo dire serenamente,
hai detto: “Stanotte rimango con te”.

José Saramago

 

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Rassegnarsi…?!?!

Agostino ci ha insegnato tanto, prima tra tutti la sua filosofia di vita, incentrata sull’amore nelle sue forme più varie fino alla sublimazione in DIO, che è Amore egli stesso. Poi ci insegnato ad aver cura del nostro cervello.Ci ha indicato i libri come nutrimento del pensiero e della memoria perchè  entrambi interagiscono con la vita di tutti i giorni. Ma non è sufficiente leggere per essere saggi o a salvarci, ma senza di essi precipitiamo in quell’abbattimento del livello culturale, che è quella specie di vita nell’apatia di oggi. Basta guardarci intorno per renderci conto di come siamo cambiati in peggio, in una società rassegnata… che pena!

rassegnazione

 

Quando l’amore non è solo tu ed io…

 

A volte l’amore c’entra poco
con i corpi e pure con le anime,
è una cosa tra te e la luce,
una confidenza con l’aria,
un’intimità con i tuoi passi,
con i segreti del tuo respiro.
Non ti allontani e non ti avvicini
a nessuno, ti scorre un sorriso
silenzioso tra le braccia,
è tua, è solo tua questa grazia.

 

ortensie

 

Quel Che Non Sarà Mai Più…

 
Quel Che Non Sarà Mai Più…

Vorrei sentire il tuo odore profumato di te
che risveglia tutti i miei sensi,
e mi fa sentire viva
vorrei toccarti,
percorrere le linee dure del tuo corpo,
che mi fa sentire donna
vorrei assaggiarti
piano piano
per sentire il tuo sapore ribollire sul mio palato,
che mi fa avere ancora più fame
vorrei fare l’amore con te
perdermi in te e tu perderti in me,
sentire il nostro piacere che esplode insieme…
che ci travolge…
e ci fa sentire amanti
e sentire quell’estasi che solo un atto d’amore può…
vorrei quel che non sarà mai…

Anne Sexton

 

quel-che-non-sara-mai

 

Camminare dopo tanto tempo mi ha riportato i miei vent’anni…

 Non so come mai un’estate come questa, caldissima, afosa di giorno e di notte  mi abbia così spesso riportato indietro negli anni e in particolare ai miei vent’anni, quando l’estate  era gioia, spensieratezza, e un grande amore da vivere solo colla pazzia di quegli anni. Felice , innamorata non solo di un amore, che pensavo sarebbe stato impossibile, ma di tutto ciò  che facevamo insieme. Le notti a guardare non solo le stelle, i sipari di nebbia sul Tanaro, le ore passate a leggere Garcia Lorca abbracciati sotto la luna  a lume di candela, ora  me le rivivo tutte Sarà che  cammino nuovamente dopo oltre due anni di sofferenze indescrivibili, ritorno a guardare le stelle sdraiata sull’erba, tu non ci si più, ma per me sei presenza in ogni angolo di questa natura , che mi circonda, che sa tutto di noi, mi accompagna la mia cagnolona e quel vecchio libro di Lorca in spagnolo che abbiamo letto non so quante volte. Ieri notte ho riletto la Sposa infedele, ho riso e ho pianto, e oggi voglio appuntare qui queste emozioni, che sono ancora le stesse dei miei vent’anni ormai lontani…ma sappiamo tutti che tempo e spazio non sono immobili e soprattutto un ‘opinione.

sposa-infedele

 

La sposa infedele
E io me la portai al fiume
credendo che fosse ragazza,
invece aveva marito.
Fu la notte di S. Giacomo
e quasi per obbligo
Si spensero i lampioni
E si accesero i grilli.
Dopo l’ultima curva
toccai i suoi seni addormentati
e mi si aprirono subito
come rami di giacinti.
L’amido della sua sottana
mi suonava nell’orecchio,
come una pezza di seta
lacerata da dieci coltelli.
Senza luce d’argento sulle cime
sono cresciuti gli alberi,
e un orizzonte di cani
abbaia lontano dal fiume.
Passati i rovi,
i giunchi e gli spini,
sotto la chioma dei suoi capelli
feci una buca nella sabbia.
Io mi levai la cravatta.
Lei si levò il vestito.
Io il cinturone con la pistola.
Lei i suoi quattro corpetti.
Né tuberose né chiocciole
hanno la pelle tanto fine,
né cristalli sotto la luna
risplendono con questa luce.
Le sue cosce mi sfuggivano
come pesci sorpresi,
metà piene di fuoco,
metà piene di freddo.
Quella notte percorsi
il migliore dei cammini,
sopra una puledra di madreperla
senza briglie e senza staffe.
Non voglio dire, da uomo,
le cose che lei mi disse.
La luce della ragione
mi fa essere molto discreto.
Sporca di baci e sabbia,
la portai via dal fiume.
Con la brezza si battevano
le spade dei gigli.
Mi comportai da quello che sono.
Come un gitano autentico.
Le regalai un grande cestino
di raso paglierino,
e non volli innamorarmi
perchè avendo marito
mi disse che era ragazza
quando la portai al fiume
Federico Garcia Lorca

E ora ascoltate La sposa infedele, capolavoro di sensualità, colori, profumi, immagini, nella interpretazione vocale di Arnoldo Foà…non perdetevela!

Dove la luce…

Come allodola ondosa
Nel vento lieto sui giovani prati,
Le braccia ti sanno leggera, vieni.
Ci scorderemo di quaggiù,
E del male e del cielo,
E del mio sangue rapido alla guerra,
Di passi d’ombre memori
Entro rossori di mattine nuove.

Dove non muove foglia più la luce,
Sogni e crucci passati ad altre rive,
Dov’è posata sera,
Vieni ti porterò
Alle colline d’oro.

L’ora costante, liberi d’età,
Nel suo perduto nimbo
Sarà nostro lenzuolo

Giuseppe Ungaretti

 

dove la luce