Eccitano le parole, ma i fatti e uno sguardo le superano.

 

Anna Achmatova, una delle voci più intense e profonde della poesia russa del Novecento, ha saputo tradurre in versi la complessità dell’amore, della sofferenza e del destino. Nei versi tratti dalla poesia Taci! per le eccitanti frasi di passione, la poetessa ci invita a riflettere sul valore del silenzio e sull’intensità emotiva che può manifestarsi senza bisogno di parole.

Taci! per le eccitanti frasi di passione
sono in fiamme e tremante,
i timorosi occhi teneri
non distolgo da te.

Taci! nel mio giovane cuore
hai risvegliato un che di strano.
La vita è un prodigioso sogno criptico
con baci-fiori.

Il potere della voce amata, nei versi di Anna Achmatova
Taci! per le eccitanti frasi di passione / sono in fiamme e tremante”.
Questi versi introducono immediatamente il tema del silenzio come custode dell’emozione più intensa. L’invito a tacere non è un rifiuto della comunicazione, ma piuttosto il riconoscimento che le parole possono essere superflue di fronte a sentimenti troppo profondi per essere espressi. La poetessa descrive uno stato di febbrile emozione, in cui l’amore non ha bisogno di essere pronunciato perché si manifesta nel tremore del corpo e nell’incendio interiore della passione.

Il tacere non è negazione ma affermazione: è un modo per preservare l’intensità di un sentimento senza che venga dissipato dalle parole.
“I timorosi occhi teneri / non distolgo da te”. Lo sguardo diventa il mezzo attraverso cui il sentimento si trasmette, senza la necessità di un discorso articolato. L’amore non ha bisogno di spiegazioni razionali, e spesso un solo sguardo può racchiudere più significati di mille parole con occhi teneri ,osservando l’essere amato, quasi a voler catturare un momento che sembra sfuggire. Lo sguardo non è solo contemplazione, ma anche un atto di connessione profonda, che supera le barriere del linguaggio.

L’amore è una esperienza trasformativa, capace di risvegliare emozioni sconosciute. Il cuore giovane, ancora inesperto delle profondità del sentimento, si ritrova improvvisamente travolto da qualcosa di misterioso e inspiegabile. L’amore è un risveglio, un’apertura verso una dimensione ignota che cambia irrimediabilmente chi lo prova.

“La vita è un prodigioso sogno criptico / con baci-fiori”. In questa immagine evocativa, la vita stessa viene paragonata a un sogno enigmatico, fatto di simboli e significati nascosti. I “baci-fiori” suggeriscono una fusione tra amore e natura, tra sentimento e bellezza. I fiori sono effimeri, fragili e delicati, proprio come l’amore che, pur essendo intenso, è spesso destinato a svanire. Il riferimento al sogno criptico sottolinea come la vita e i sentimenti non siano mai completamente comprensibili: l’amore rimane un mistero, qualcosa di ineffabile che sfugge alla logica razionale.

La poesia di Anna Achmatova ha la capacità di esprimere emozioni profonde con immagini semplici ma potenti ,capaci di trasmettere con poche parole un intero universo interiore. In un’epoca segnata da sofferenze personali e collettive, la poetessa ha trasformato il dolore in arte, offrendo ai lettori una visione dell’amore che non è idealizzata, ma intensa e reale. Nei versi di “Taci! Per le eccitanti frasi di passione” si ritrovano tutti i temi principali della sua opera: il silenzio come custode dei sentimenti, lo sguardo come veicolo dell’amore, la vita come enigma irrisolvibile ,la bellezza e il mistero dell’amore.

 
belli

Da Libreriamo is Culthic

La bellezza della saggezza che viene dalla semplicità…

Questo meraviglioso autoritratto, un affresco in cui la grande poetessa Anna Achmatova racconta sé stessa attraverso la frugalità del quotidiano. “Ho appreso a vivere semplice e saggia“, racchiuso  nella raccolta del 1914 “Rosario“, ci trasporta in un mondo di cose semplici, in cui l’angoscia esistenziale si trasforma in dolce malinconia grazie alla partecipazione della natura.

Ho appreso a vivere semplice e saggia
“Ho appreso a vivere semplice e saggia
a guardare il cielo, a pregare Iddio,
e a vagare a lungo innanzi sera,
per fiaccare un’inutile angoscia.

Quando nel fosso freme la lappola
e il sorbo giallo-rosso piega i grappoli,
compongo versi colmi di allegria
sulla vita caduca, caduca e bellissima.

Ritorno. Un gatto piumoso mi lecca
il palmo, fa le fusa più amoroso,
e un fuoco vivido divampa al lago
sulla torretta della segheria.

Solo di rado un grido di cicogna,
volata fino al tetto, squarcia il silenzio.
E se tu busserai alla mia porta,
mi sembra, non sentirò nemmeno”.

Anna Achmatova

Quando si comprende il miracolo della vita

Nella sua poesia, nella traduzione curata da Michele Colucci, Anna Achmatova ritrae sé stessa, ancora giovane e ignara delle sofferenze che sarà costretta ad attraversare. Nei versi   ci toccano delicatezza, sensibilità, malinconia ma,  più di tutto, il  senso  languido di abbandono che caratterizza l’uomo quando si rende conto di essere un piccolo ingranaggio del sistema universo. La semplicità e la saggezza di cui ci parla Anna Achmatova passano per il cielo e la preghiera, per la flora che sa di infinito in confronto alla nostra fugacità, per la tenerezza della fauna, per il fuoco che illumina e scalda… Achmatova coglie il prodigio della natura, semplice e saggia  , mentre pare che briciole di eternità  ci cadano addosso come  le gocce leggere di una pioggia di primavera .

passeggiataal tramonto