La brina fuori posto…

 

Una mattina di fine ottobre, l’aria è quella giusta per iniziare la giornata con la giusta carica,14 gradi. Una passeggiata in giardino, come fosse ancora estate, l’umidità dell’aria mi fa percepire una temperatura più alta, il contrario di quanto mi hanno sempre raccontato :dietro la nebbia sullo Stura sta sorgendo il sole, giallognolo, appannato e quello dovrebbe essere essere il momento più freddo della mattina, secondo un antico raccontare dei contadini. Gli alberi del giardino hanno ancora un abbondante fogliame verde, il tappeto multicolore sui prati non c’è ancora, ma pare che Klimt l’abbia spruzzato di giallo, mentre le pratoline spingono le piccole foglie col loro capolino. Le minuscole bacche multicolori si illuminano rinvigorendo al bacio di un raggio di sole. i Il mio occhio accompagna la luce in quel gioco di chiaroscuri per fermarsi stupefatto su un piccolo spazio di prato che brilla di riflessi arcobaleno. E’ con immenso stupore che mi accorgo che quell’angolo di prato è ricoperto di brina, e non solo, ma questa ha ricamato sui fili d’erba un mosaico di stelle. La temperatura dell’aria è alta, com’è possibile che solo una minuscola parte di prato abbia raggiunto zero gradi, e permettere questo fenomeno? Forse l’ esposizione a Nord, senza frangivento, e l’alto tasso di umidità dell’aria possono aver creato un microclima, oppure quel piccolo pezzo di giardino ha guardato il calendario e deciso che quello era l’abito da indossare stamattina. Comunque sia è stato bello ricordare come erano una volta queste giornate, quando la stessa passeggiata la facevo avvolta in una calda pelliccia, e oggi mi basta un golfino e in casa non ho acceso ancora neanche il camino.

brina