La liberazione dall’inganno…

 

Ricavato da un pezzo unico di marmo, questa scultura rappresenta un pescatore liberato da un angelo da un intrico di reti, allegoria dell’uomo liberato dai suoi peccati. Questo lavoro era così intricato che, nel 18mo secolo il filosofo Giangiuseppe  Origlia lo descriveva come” l’ultimo e più impegnativo test al quale potesse aspirare uno scultore di marmo”.
Queirolo lavorò a questa grande opera da solo, senza nemmeno un assistente o un laboratorio. Addirittura altri scultori si rifiutarono di toccare il lavoro così delicato , per paura che si rompesse nelle loro mani.

Questo capolavoro si trova alla Cappella di Sansevero a Napoli, insieme ad altri miracoli in marmo. nfatti si trovano anche “Il Cristo Velato”(1753) di Giuseppe  Sanmartino e “La verità celata”(1750) di Antonio  Corradini-

Francesco Queirolo (1752-1759)

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