Una statua tatuata in Santa Maria dei Miracoli, a Roma…

Una statua tatuata in Santa Maria dei Miracoli, a Roma. Ma le profonazioni corporee sono espressamente proibite: credere in Dio e nei santi, non ai preti..

La stanza della rabbia…

 

Se fate parte di quelle persone , che ,perennemente arrabbiate col mondo intero, si portano addosso la loro rabbia, pronti a sfogarla sul primo malcapitato, che abbia osato contraddirvi, se vivete a Roma, ecco come porre rimedio al vostro problema.

Apre al pubblico, nella Capitale, la nuovissima Rage Room, firmata “Anger games”, una stanza della rabbia. Il concept ,originato in Giappone, è poi arrivato negli Stati Uniti e si sta sempre più diffondendo anche in Europa. Le stanze della rabbia sono dei locali dove poter dar libero sfogo alle proprie emozioni e frustrazioni, distruggendo oggetti in totale sicurezza, gridando, ballando e divertendosi da soli o in compagnia.
Con un adeguato set di protezioni, a ciascun partecipante viene fornita un’arma base ed un set di vari oggetti con cui divertirsi (piatti, bicchieri, elettrodomestici, piccoli mobili); i 15 minuti di sfogo sono accompagnati da una selezione musicale ,scelta dal cliente ,ed immortalati in un video ricordo.
Anger Games Roma mette a disposizione dei Clienti due stanze multifunzionali, all’interno delle quali possono entrare al massimo 3 persone contemporaneamente, ed una “big room” che garantisce l’accesso contemporaneo a gruppi numerosi, fino a 8 partecipanti in contemporanea, utilizzabile anche per eventi aziendali o privati.
Naturalmente si accede esclusivamente previa prenotazione e l’intera attività dura circa 30 minuti, con vestizione, briefing e  debriefing. Durante i giorni di apertura la struttura è comunque accessibile a chiunque voglia visitarla e prenotare direttamente la propria stanza.

stanza rabbia

 

Al MAXXI di Roma la mostra di artisti ucraini, voluta dal ministro Franceschini per solidarietà col popolo ucraino-

 Al Corner MAXXI dal 10 al 20 marzo 2022 con un biglietto simbolico di 5 €. ,la mostra Ukraine: Short Stories. Contemporary artists from Ukraine,
Gli incassi saranno devoluti al fondo per l’emergenza umanitaria in Ucraina costituito da UNHCR, UNICEF e Croce Rossa testimonianza di vicinanza alla popolazione e alla comunità artistica del Paese colpite dall’aggressione di Putin.
I lavori sono fortemente legati agli eventi del 2014 con cui l’Ucraina è stata costretta a misurarsi, e ai profondi cambiamenti che questo Paese, delicato incrocio tra il Mar Baltico e il Mar Nero, ha attraversato negli ultimi anni.
La mostra presenta 140 opere realizzate da artiste e artisti giovani ed emergenti e autori affermati già presenti nei più importanti musei e gallerie internazionali
La collezione dà conto della complessità artistico-culturale ucraina, offrendone un interessante spaccato, rappresentativo e sintomatico, ancora attuale.
Il progetto dedicato agli artisti ucraini ha coinvolto molti artisti famosi. Alevtina Kakhidze ha tradotto la sua storia e gli eventi vissuti dalla famiglia in opere d’arte. Così, scopriamo la storia della madre, che vive nella città occupata di Ždanivka, nella regione di Donetsk, attraverso l’opera realizzata per Imago Mundi Collection. Alevtina parla al telefono cellulare con sua madre ogni giorno e scrive tutto ciò che lei le racconta: problemi quotidiani, donne che vendono al mercato di Ždanivka, vicini di casa che sono diventati separatisti, granate che hanno cancellato vite umane. L’artista crede che queste conversazioni le diano l’opportunità di vivere la guerra insieme alla madre e di rifletterla nel proprio lavoro.

 Il link sottostante permette di vedere alcuni lavori di questi artisti.

https://www.archiportale.com/news/2022/03/eventi/ukraine-short-stories_87550_32.html

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