il bagnasciuga

Se è domenica di giovedì

C'è il sole. L'auto è piena piena: Sally, Rerun e Cucciolo sono magrissimi ma ripiegano a fatica le loro lunghe gambe per stiparsi sul sedile posteriore.
Per oggi niente libri per nessuno dei tre anche se sono " sotto esami".
Oggi a Frosinone c'è l' Open Day dell' Accademia di Belle Arti frequentata da Sally e Rerun, Cucciolo sta valutando se continuare lì gli studi una volta presa la maturità.
Andiamo a respirarne l' aria.
A casa non lasciamo nessuno ad aspettarci e questo mi libera dall' ansia del ritorno, della cena da preparare, degli orari.
Il mio calendario interiore si convince che è domenica, di sicuro è un giorno di vacanza.
Arriviamo all' ora di pranzo. Un rapido passaggio a casa di Rerun, giusto il tempo per conoscere i suoi coinquilini, e poi ci godiamo l' ombra e la buona cucina di un locale al " belvedere".
Chissà perchè ero convinta che la nuova sede dell' accademia fosse un palazzo moderno e di nuova costruzione, mi sorprende la bellezza e l' imponenza di questa architettura restaurata da poco in maniera superba, soprattutto all'interno.
I corridoi oggi sono spazi espositivi per le opere di professori presenti e passati, le aule per i lavori degli studenti.
Ogni tanto qualcuno, male interpretando la mia aria svagata e spersa, si avvicina per offrirci spiegazioni e indicazioni. In realtà sto galleggiando su onde colorate.
Rerun viene subito fagocitato dai suoi compagni di corso e di progetto e lo recupereremo solo a fine giornata. Dopo essermi molto poco obbiettivamente entusiasmata per i lavori realizzati dal sangue del mio sangue, vado a vedere che effetto fanno le stampe dell' altra mia progenie inserite in un book o incorniciate e appese al muro invece che sparse sul pavimento di casa ad asciugare.
Uniti da una sorta di complicità mentale, io e Cucciolo entriamo e usciamo da mondi incantati finchè i piedi doloranti non ci riportano alla realtà facendoci trovare rifugio in un' aula vuota dove, comodamente seduti, commentiamo e scherziamo con Sally e Scuttle. Appena i piedi ce lo consentono decidiamo di fare un piccolo giro turistico del centro della città.
Tutte le chiese sono aperte. Si rafforza la mia convinzione che è domenica.
La prima è una miniatura: c'è tutto, compreso un colonnato esterno in un "minuscolo spazio vitale".
La seconda profuma di cannella e di miracoli.
La terza è un rebus, dipinti e mosaici moderni in un' architettura barocca o finto-barocca?  profumata d' incenso. La piazza rettangolare antistante è altrettanto enigmatica con la sua decorazione a cerchi concentrici che già al terzo e al quarto cerchio diventa una schiena di zebra.
Sono sempre i piedi doloranti a decidere che chiuderemo questa giornata ancora una volta al "belvedere" ma questa volta nella saletta di una cioccolateria-caffetteria-sala da tè-rummeria chiacchierando davati ad un buon gelato.
Poi il viaggio di ritorno e la bella sorpresa di trovare ad attenderci in giardino la nostra gatta, spaventatissima, sparita a inizio settimana e che avevamo cercato tutti ovunque con sempre più timore di non ritrovarla più.
La gioia per il suo ritorno è stato solo un pò offuscata oggi dalla scoperta che era stata chiusa, inavvertitamente?, da un nostro vicino in un piccolo scantinato dove sarebbe certamente morta se la figlia di un altro dei nostri vicini non l'avesse sentita miagolare.