Perchè temiamo i cambiamenti…quando indietro non si può tornare.

Dicono che prima di entrare in mare
Il fiume trema di paura.
A guardare indietro
tutto il cammino che ha percorso,
i vortici, le montagne,
il lungo e tortuoso cammino
che ha aperto attraverso giungle e villaggi.

E vede di fronte a sé un oceano così grande
che a entrare in lui può solo sparire per sempre.

Ma non c’è altro modo.
Il fiume non può tornare indietro.

Nessuno può tornare indietro.
Tornare indietro è impossibile nell’esistenza.
Il fiume deve accettare la sua natura
ed entrare nell’oceano.
Solo entrando nell’oceano
la paura diminuirà,
perché solo allora il fiume saprà
che non si tratta di scomparire nell’oceano,
ma di diventare oceano.

Khalil Gibran

foce idume

Perchè temiamo i cambiamenti…quando indietro non si può tornare.ultima modifica: 2021-10-12T18:58:33+02:00da g1b9

Un pensiero riguardo “Perchè temiamo i cambiamenti…quando indietro non si può tornare.”

  1. Odio queste logiche schiaccianti, queste tiritere ovvie e capaci di metterti in un angolo e stare in punizione. Ti dici: ma che stupido che sei, in fondo Gibran cosa ha scritto? Ha raccontato di un itinerario naturale, irreversibile e noto a tutti. Vero, ma perché non ci arrivo da solo, non conosco nessuno che scriva una cosa ovvia e scontata! Ma lui è Gibran, uno che ha cervello e talento, elabora e scrive. Ho capito, ma perché io non ci arrivo? Mi sento piccino, piccino e non ho nulla da dire su quanto abbia letto. Lo invidio e basta!!!!!
    Buona sera carissima Giovanna.

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