Paradossi green: pratiche che molti di noi credono virtuose in realtà portano più danni che benefici. La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni: un saggio aforisma che ben descrive alcuni paradossi della galassia green. L’inferno, ovviamente, è la catastrofe climatica in cui siamo entrati a passo deciso. Le buone intenzioni sono alcuni dei nostri comportamenti “ecologici”, che abbracciamo con entusiasmo ma che aiutano a scavarci la fossa.
Abitudini, eccesso di zelo, cattiva comunicazione: quali sono le convinzioni più dannose e più radicate che dobbiamo assolutamente correggere?
Molte hanno a che fare con i consumi domestici. Per esempio, fare la doccia è più eco-friendly che fare il bagno, ma attenzione alla durata. Le docce “meditative” da 10 minuti consumano circa 150 litri d’acqua, l’equivalente di un bagno caldo, a cui va aggiunta l’energia utilizzata per scaldare l’acqua. Docce brevi e un buon rompigetto ci aiuteranno ad essere più green e attenzione alla temperatura dell’acqua, che , per chi teme il freddo, va scaldata il minimo necessario. Vale lo stesso per la lavastoviglie: risparmiamo acqua solo se la avviamo a pieno carico e a programmi a bassa temperatura.
Il riciclaggio è un’altra nota dolente, specialmente quello della plastica. Vanno bene raccolta differenziata e bioplastica, tuttavia nel 2019 il nostro Paese ha riciclato appena il 45,5% degli imballaggi Si tratta di un processo inquinante nella fase del trasporto e della trasformazione. Gettare i rifiuti nel giusto raccoglitore è fondamentale, ma l’obiettivo è produrne sempre di meno.
E poi c’è l’abbigliamento. Anche in questo caso, l’obiettivo deve essere quello di acquistare meno, riadattare, comprare usato anche se il nostro brand preferito è improvvisamente diventato “eco-conscious” . È giusto che le aziende si impegnino ad essere sostenibili, ma il problema è a monte. E attenzione al greenwashing.Il bucato? Se proprio serve- Essere sostenibili non è una questione di moda e non si risolve acquistando la cosa giusta. La sostenibilità ha a che fare con il nostro stile di vita, e ha un impatto sui nostri comportamenti. Non possiamo comprare la sostenibilità, semmai possiamo donarle il nostro tempo. E quindi: invece di buttare, riutilizziamo, riadattiamo Pensiamo alle nostre azioni quotidiane e chiediamoci: come posso produrre meno rifiuti? Come posso utilizzare meno risorse? Tutto qui.
Come fare?
La doccia è green? Sì, ma entro i 5 minuti.
La raccolta differenziata della plastica è sacrosanta, ma il vero obiettivo è produrre sempre meno rifiuti.
Non serve “acquistare” la sostenibilità: basta riciclare ciò che abbiamo e comprare meno cose.
Da quando siamo rimasti solo in due, siamo piuttosto accorti e attenti agli sprechi: le docce brevi, abiti giusto il necessario e tutto ciò che sia importante rispettare, noi lo facciamo. Poi….se siamo minoranza, le nostre coscienze sono salve.
Ciao cara Giovanna.