Ogni santo giorno si affaccia in video o in edicola Il Guerriero della sera. Non è un singolo ma una serie, ha un volto mutante, ma dice sempre la stessa cosa: siamo in guerra, non si diserta, faremo economia di guerra, resistenza a oltranza; la sovranità nazionale e l’amor patrio, fino a ieri stracci da gabinetto, sono ora sacrosanti. Diciamo meglio: valgono in Ucraina, mica da noi. Naturalmente il giorno dopo la chiamata alle armi lui non è al fronte ma è ancora là, in video e in edicola, a predicare la stessa cosa.
Il Guerriero della sera è in realtà il terminale periferico di un preciso canone che prevede quattro tappe: 1) il Nemico è per definizione un pazzo criminale, 2) il suo modello unico o antefatto è Hitler, 3) il nostro modello è la Resistenza, 4) andrà colpito con un’operazione di polizia internazionale e processato per i crimini di guerra. Non è una novità: solo per restare nell’arco della nostra vita, dai tempi di Saddam Hussein, poi di Milosevic, Gheddafi, Assad e molti altri leader. Tutti, naturalmente, come Putin, fino a ieri alleati d’occidente, pienamente inseriti nel gioco geopolitico-economico globale. E mi raccomando, si fa la guerra mentre si marcia per la pace…
Cominciamo dal precedente storico. Hitler non c’entra niente; se vogliamo trovare qualche nostalgico di Hitler lo troviamo più dall’altra parte, al di là del falso alibi di Putin di voler denazificare l’Ucraina. Se vogliamo invece trovare un precedente a Putin non allontaniamoci dalla Russia: furono gli zar ad annettersi l’Ucraina e a tenerla per secoli, a obbligarla alla lingua russa. Fu Lenin a incorporarla nelle Repubbliche Socialiste Sovietiche e Stalin a soggiogarla come si deve. Putin, al più sogna di ripristinare la Madre Russia, anche in versione Urss o quantomeno stabilire un dominio sul vicino Paese. Non è il sogno di Hitler di dominare il mondo nel nome della razza ma è l’antica dominazione russo-sovietica. Così, la rivolta d’Ucraina non è una guerra partigiana ma è la rivolta di un popolo, di una nazione per difendere la sua indipendenza sovrana. Se proprio vogliamo forzarla a un paragone, chiamiamola insurrezione, richiamiamo il Risorgimento che si avvalse del sostegno delle grandi potenze straniere (Francia, Inghilterra) in funzione anzi-Impero austroungarico. O la rivolta di Budapest e poi di Praga contro i carri armati sovietici; ma non furono guerre partigiane.
Stabiliti i precedenti storici, poniamoci una questione che tocca più da vicino. Ma i bombardamenti sulle città e sulla popolazioni, su veri o finti ospedali, le vittime di inermi cittadini quali precedenti richiama? Per non retrocedere fino alla seconda guerra mondiale, ricordano molto quelli che furono fatti in Iraq e poi in Serbia e in Kosovo, in Libia e in Afghanistan, e si potrebbe continuare. Ma fissiamo il paragone con l’intervento Nato in Iraq. La motivazione poteva essere anche nobile, punire un dittatore e uno Stato invasore (benché incoraggiato dagli stessi inglesi e americani che già lo avevano usato in funzione anti-Iran nella guerra del Golfo). Quella guerra noi ce la ricordiamo attraverso le immagini della CNN. Abbiamo visto poco o nulla delle città bombardate, dei luoghi d’arte distrutti (Ninive, Babilonia, la stessa Bagdad); nessuno ci ha raccontato le storie delle popolazioni sotto le bombe con migliaia di morti (bambini inclusi, e migliaia) poi sottoposte a un embargo totale, vergognoso, alimentare e di medicinali. Non ci mostrarono lo strazio della gente, le singole storie, i dettagli umani. Furono numeri vaghi di statistiche nebulose.
Stando alla logica del duo Biden-Harris e poi dei loro ripetitori dem nostrani, la comunità internazionale avrebbe dovuto processare per crimini di guerra anche quei presidenti americani, repubblicani e democratici. Ma l’Impero del Bene non si processa, tutto quel che succede, da migliaia di morti in Medio Oriente alle bombe umanitarie e progressiste dei Balcani, sono fatti in nome della libertà contro la tirannide. Si possono frequentare regimi dispotici, dagli arabi sauditi ai tanti dittatori filo-occidentali, avere nella Nato l’autocrate Erdogan che sui curdi e gli armeni non ha parametri diversi da quelli di Putin sugli ucraini e i ceceni, ma tutto rientra nel Nuovo Ordine Mondiale.
La giustificazione giuridica degli interventi militari coincide con la motivazione ideologica: noi siamo per la pace e per la libertà, di conseguenza non facciamo guerra, lasciamo che i popoli si scannino tra loro, e noi riforniamo una se non entrambi le parti in guerra; ma quando interveniamo noi facciamo operazioni di polizia internazionale, ristabiliamo solo la pace e la sicurezza. E il Pazzo Criminale di turno va processato e condannato a morte con un processo ai vinti che da Norimberga in poi è diventato il canone. Il nemico non va combattuto e battuto; va eliminato, vituperato, estirpato dalla faccia della terra. E fa niente se per eliminare lui si dovranno infliggere sofferenze e lutti alla popolazione. Lui o il suo Stato-canaglia è fuori dal diritto, non vigono le leggi della guerra; va solo schiacciato, come un verme.
Bisogna avere l’onestà di dire anche il rovescio: gli Usa instaurano spesso regimi fantoccio a loro disposizione ma non si annettono direttamente i territori; combattono dittature spesso infami, bene o male veicolano la libertà almeno come principio e intenzione originaria. Anche se a volte, come capitò con la Primavera Araba, l’Occidente dette una mano a rovesciare regimi autoritari con cui era stato fino al giorno prima amico e che mantenevano un certo equilibrio in quei paesi; dopo di loro non è venuta la libertà e la democrazia ma la carneficina, le guerre tribali sanguinose, i fondamentalisti fanatici al potere, migrazioni e terrorismo diffuso. La realtà come la storia, ha molte facce, non una sola.
Ma tutto questo il Guerriero della sera non vuole saperlo.
MV
in questa foto somiglia a macaulay culkin……
Mi piace quando prendi una matassa bella grossa e intorcinata, ti metti in un angolo e cominci a sbrogliarla. Ci metti tanto, sai che non è facile , eppure, sei là a fare il lavoro perché alla fine tu possa recuperarla e usarla per confezionare una sciarpa o altro. Ecco cosa hai fatto con il “guerriero della sera” che non è una testata giornalistica anche se c’è di mezzo un’edicola. Mia cara, la storia da sempre e comunque, va lette e riletta, va revisionata e va posta in evidenza alla ricerca delle verità. Ti sei fatta delle belle domande e per onestà intellettuale, hai cercato di dare risposte pertinenti e logiche. Quindi dove sbagliamo? Quando accade che non vediamo chiaramente i fatti per come si sono volti e per come le posizioni di noialtri, cambiano secondo la fonte di comunicazione che ce li mostra e commenta? Ormai non seguo chimere di questo genere: è vero siamo alle manipolazioni e ai giochi di prestigio: il recente passato non ci ha insegnato niente, come niente ci insegnerà quello che stiamo vivendo. E vuoi sapere perché? Perché il tempo passa, ci attrezziamo con le vecchie esperienze per imparare qualcosa di nuovo e poi? E poi facciamo un passo avanti e due indietro. Non è stato sempre così, la storia non si costruisce in tal modo se pretendiamo verità e fedeltà ai fatti. E’ questa società che sta mutando così in fretta che la guerra che stiamo vivendo, è “strana”, basata su fantasiose notizie, da immagini che sembrano tratte da film, un popolo disperato e in cerca della sua libertà definitiva. Perciò si difende da venti giorni e non è accaduto ciò che in altre occasioni abbiamo visto. Allora il monellaccio che fa? A parte che litiga con il suo 51% sulle modalità, sull’informazione, sulle immagini, sui servizi trasmessi e su tutto ciò che passa il convento, si ritira nel suo studio e passa il tempo, cercando di non vivere sulla propria pelle la guerra tutta la santa giornata. Una certezza sola ho: un solo morto, di qualunque parte sia, non è ammissibile, non può e non deve esserci. Tutto il resto lo rimando alla storia che spesso si presenta come una matassa ingarbugliata e con poche persone disposte e sbrogliarla alla ricerca…del capo del filo.
Buona Giova.
La storia insegna e mai come in queste ultime settimane pare di sentire echeggiare i versi del Vico…”…corsi e ricorsi…”!!! Putin è un guerrafondaio con manie imperialistiche di stampo ‘800 che va fermato senza ma e senza se…!!! La tragedia del popolo ucraino, nel 21° secolo, è uno scempio voluto da un esaltato che non aveva probabilmente altro a cui pensare se non invadere un pacifico Paese che ambiva a migliorare la vita del proprio popolo, stanco e prostrato da un “grande vicino” che dentro al 21° secolo non ci è mai voluto entrare…!!! Il gruppetto di soviet è ben che collaudato: un leader fuori di testa circondato da un gruppo di “gerarchi oligarchi” schiavizzati e repressi con la minaccia di essere sbattuti nei patri gulag al minimo accenno o tentativo di intrusioni nella politica del leader o nelle politiche locali -vedi yes men-. Ricoperti di oro dalla testa ai piedi, questi “miseri gerarchi” hanno acquistato ville rinascimentali in occidente, ormeggiato panfili e yacht da milioni di euro nei porti dell’occidente, fatto studiare e formare la propria discendenza in occidente…lo stesso occidente che tanto Putin disprezza e teme…!!! La famiglia allargata di Putin pare si trovi “nascosta” da qualche parte in Svizzera…una nazione neutrale che si trova in occidente!!! Insomma…un controsenso lapalissiano che da solo basta a far intendere la nefasta specie di questo personaggio con le mani unte e rese scivolose dal sangue di migliaia di cittadini e soldati ucraini!!! Memori di quel che la Societa’ delle Nazioni lasciò fare al baffetto…!!! Errare è umano…perseverare però…