FIGLI e figli…

 

Un tempo i figli erano la benedizione di Dio sull’amore che univa due persone nei loro desideri appassionati, si chiamavano frutti dell’amore, erano quasi sempre il progetto di una coppia, che nel bene e nel male si dedicava alla famiglia nelle ore libere dal lavoro. Poi il mondo ha preso direzioni diverse, il progresso, l’industrializzazione, il superamento di questa con la creazione di un mondo digitalizzato, ridotto a velocità, superamento di contatto reale, sostituito da un ‘iperconnessione  virtuale tra lavoro, denaro, persone in un tempo che cerca di dilatarsi a dismisura rimanendo nelle 24 ore quotidiane. E le persone? L’amore, i figli? Tutto ciò che dovrebbe essere il centro della vita si relega nel tempo libero. E di qui quello che molti chiamano progresso, conquiste, e che io chiamo sfacelo della società dei valori, richiamarsi ai quali si rischia di essere tacciati di fascismo. Intanto nelle nostre “famiglie ” le coppie non durano, i figli si programmano per i momenti in cui non disturbino vita lavorativa e progetti di lavoro, si pretende che sia la società a prendersene cura , nel quasi disinteresse dei genitori per come crescano i loro figli , purchè integrati nella società per trend ed apparenze. E l’affetto? ridotto ai  minimi  termini al limite dell’indifferenza ,in una società dove ognuno ha il libero diritto di gestirsi come più gli piaccia.

Casa mi fa fatto scrivere queste righe? La lettura di una lettera di Maud Gonn a W.B Yeats, in cui spiega uno dei motivi per cui rinunciò a sposarlo: Il troppo interesse per le sue bellissime poesie, che traevano forza e passione dalla tristezza del poeta, di cui lei lo accusa di compiacersi. Ma  forse non le mancava solo l’assoluta dedizione a lei, ma alla causa rivoluzionaria irlandese ,di cui lei fu grande protagonista-

“Tu riesci a scrivere bellissime poesie ispirate da quella che tu chiami la tua infelicità… Il mondo mi ringrazierà per non averti sposato. I nostri bambini sarebbero le tue poesie delle quali io sarei il padre che semina inquietudine e tempesta per renderla  possibile, e tu la madre che li porterebbe nella sofferenza e nella sua più alta bellezza, e i nostri figli avrebbero le ali ..”

-da The Gonne-Yeats  Letters
Maud Gonne

 

FIGLI e figli…ultima modifica: 2022-09-14T15:08:23+02:00da g1b9

Un pensiero riguardo “FIGLI e figli…”

  1. Sì, proprio vero e quantunque se ne parli da anni, non nutro speranze per soluzioni immediate al problema famiglia, figli e affetti primari. Poni il dito sulla piaga e da quanto leggo, non è ormai una ferita grave e cronica visti i tempi. Le esperienze personali delle mamme che rifiutano i figli per mancanza di spazi e tempi da dedicare a loro, molti le criticano, con supponenza, credono che piangano lacrime finte perché se volessero, potrebbero avere impegni professionali e badare alla famiglia. No, non è così, sanno bene e conoscono le condizioni: certo si potrebbero fare sforzi sovrumani ed economici per conciliare lavoro, famiglia e figli, ma la maggior parte delle donne coinvolte non sono nelle giuste condizioni. Domani torna a casa mia moglie, dopo 14 giorni trascorsi a Milano per “badare” all’unica figlia di nostra figlia! Chiedo scusa per il bisticcio di parole, ma dovendo affrontare la prima elementare, la situazione richiedeva la presenza di una nonna. Sono partite in 3 (due nonne e la bimba), ma festeggiato il compleanno della piccola il 3 settembre, una nonna è tornata a casa due giorni dopo per impegni familiari e l’altra è dovuta rimanere per non mollare la piccola che per i primi giorni a scuola, avrebbe fatto orari impossibili per i suoi genitori. Certo c’è la baby sitter, ma con quel che costa non è a tempo pieno. Mia figlia, grazie al lavoro che svolge, ha una certa libertà di movimenti ma non è una regola certa. Per cui, i primi giorni di scuola e fino a venerdì, gli orari saranno saltuari e da domani qualcuno dovrà, almeno fino a venerdì, preoccuparsi della piccola. Ci sarà la baby sitter e mia figlia (dopo due giorni a Roma per lavoro) rientrerà stasera e sarà pronta domani a cercare i buchi da coprire. Di me e dei miei problemi, non ne ha parlato nessuno: sanno che male o peggio, riesco a cavarmela e ho passato 14 giorni arrangiandomi paurosamente. Da domani finalmente sarò….libero!!!! Per mia nipote questo e altro ci mancherebbe altro. Da lunedì orario 8.30 16.30 per la scuola e la baby sitter provvederà a prelevarla all’uscita per poi portarla al parco, poi a casa: mia figlia rientrerà normalmente 17/17.30 e il papà alle 20/20.15. Lo so ti ho annoiato, ma la descrizione dettagliata di questo scorcio familiare, spero faccia comprendere come funziona il “giocattolo” delle famiglie, dei figli e del lavoro dei genitori. Non picchiarmi e scusami per la tiritera.
    Una piacevole serata Giovanna.

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