Gian Ruggero Manzoni traduce la nuova edizione del libro. Il risentimento divino che non risparmia nessuno …

 

“Massa di idioti!” “Carne avariata!”. “Razza bastarda, figli infetti!”. Ci voleva la nuova traduzione di “Isaia” (traduttore Gian Ruggero Manzoni, editore De Piante) per sentire il boato degli insulti di Dio. Verso Israele? Verso tutti i popoli: “La vostra mente è malata, l’intero vostro cuore è marcio!”. Verso tutti i potenti: “Capi delle nefandezze”. Verso l’Italia, la Francia, la Spagna: “Come mai ciò che fu terra fedele è divenuta tempio dell’idolatria?”. Verso esterofili e immigrazionisti: “Misera gente che applaude tutto ciò che è straniero”. Verso l’Unione Europea: “Un continuo impartire regole su regole, principi dopo principi, comandamenti dopo comandamenti, precetti dopo precetti, un po’ qui e un poco là, ma senza un filo di ragione!”. Verso gesuiti e bergogliani vari: “E’ alta la pira di legno sulla quale verrà bruciato quel che resta dei sacerdoti miscredenti”. Verso intellettuali e opinionisti vari: “Guai a tutti coloro che si credono sapienti e si dicono intelligenti”. Massa di idioti anche loro, innanzitutto loro, chiaro.

Camillo Langone___IL FOGLIO
tetto chiesa

Come il tempo condiziona il pensiero…

 

ragazza

In un quadro del 1860 di Ferdinand Georg Waldmüller viene ritratta una giovane donna che passeggia in un paesaggio bucolico, tenendo tra le mani quello che a un primo sguardo sembra proprio essere… un cellulare.È un mistero che ritorna di moda periodicamente, ma fa sempre scalpore.

Gli amanti della fantascienza ,che di questa vivono,hanno visto subito la prova di una viaggiatrice nel tempo, anche se fin troppo integrata nell’epoca , mentre c’è chi invece ha provveduto a dare una spiegazione storico-culturale, rivelando la vera natura dell’oggetto tenuto tra le mani dalla ragazza.
Come hanno fatto notare diversi critici d’arte, i viaggi nel tempo non c’entrano: la ragazza avrebbe tra le mani un libro di preghiere o, secondo l’account Twitter The Daily News Opinion, una piccola Bibbia, in una versione molto diffusa a metà Ottocento grande quanto il palmo di una mano.

Non è la prima volta che scoviamo (presunti) viaggiatori nel tempo in quadri antichi: un altro esempio è il dipinto del 1937 dell’artista italiano Umberto Romano, Mr. Pynchon and the settling of Springfield , dove uno dei personaggi sembra osservare uno smartphone – che in realtà è probabilmente un semplice specchio.

pinc. Romano

Ciò che ha maggiormente stupito Peter Russell, il funzionario governativo in pensione che per primo, nel 2017, notò lo strano oggetto sul dipinto di Waldmüller, è come il contesto in cui viviamo influisca sulla nostra capacità di interpretare ciò che vediamo: “Nel 1860 qualunque osservatore avrebbe identificato nell’oggetto che la ragazza ha tre le mani un libro di preghiere: oggi, tutti vediamo una giovane donna assorbita dalle notifiche del suo smartphone”. Infatti la figura del dipinto riflette ,come uno specchio, milioni di donne per le strade del mondo civilizzato.

  Da Focus