Dov’è l’emporio dell’Amore ? On-line si trova?

 

Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l’opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento. L’amore richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l’altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l’amore. Non troveremo l’amore in un negozio. L’amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana.

Zygmunt Bauman

 

abbraccio dìamore

Perché oggi abbiamo così paura ad amare? Ci risponde il grande sociologo polacco con il libro “Amore liquido: sulla fragilità dei legami affettivi”.

 

Molti intellettuali si rifiutano oggi di parlare di amore, considerandolo un tema poco impegnativo, anche se in fondo interessa tutti pur nei modi più svariati, nonostante ognuno di noi non possa negare il bisogno di affetto profondo. Di recente sui Rai 3 Zigmund Bauman, in un documentario” La Teoria svedese dell’amore”, il teorico della società fluida, ha detto: “Non è vero che la felicità significhi una vita senza problemi. La vita felice viene dal superamento dei problemi, dal risolvere le difficoltà. Bisogna affrontare le sfide, fare del proprio meglio. Si raggiunge la felicità quando ci si rende conto di riuscire a controllare le sfide poste dal fato, ci si sente persi se aumentano le comodità” Perciò è necessaria la nostra capacità di combattere, di fare scelte, lottare per essere più vicini alla felicità, ma questa lotta non si può combattere da soli. Di qui il bisogno di accettare sempre l’amore perchè il segreto sta nel condividere la vita , nel rispetto della libertà completa dell’altro- libertà che è cosa ben diversa dalla indipendenza, la quale annulla la capacità di condivisione e ” porta a una vita vuota, priva di senso, e a una completa assoluta inimmaginabile noia”.

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