L’ Italia divisa… di chi la colpa?

L’Italia, l’Europa, il mondo sono spaccati tra chi si riconosce negli orientamenti conservatori e chi, invece, si riconosce negli orientamenti progressisti. In realtà l’Italia non è spaccata in due ma in ventidue, anzi c’è un’Italia per ogni italiano. Ma differenza principale è tra questi due modi di pensare .La sinistra coltiva, per eredità marxista e illuminista, la convinzione che la storia abbia un percorso già definito a senso unico: marcia verso quel che ritiene essere il progresso, l’evoluzione, la modernità. E chi si oppone a quella marcia inesorabile si pone fuori dalla storia, è un disturbatore, un brigante appostato agli angoli della storia a tendere imboscate (la reazione in agguato).
In realtà la storia, lo insegna l’esperienza, non ha un cammino prestabilito e obbligato La sinistra ha tutto il diritto di battersi perché trionfi la propria idea di società; ma abbia l’onestà, l’intelligenza e l’umiltà di considerare che c’è un’altra Italia, un’altra Europa, un altro mondo che non la pensa come loro ma ha altri valori, altre sensibilità, altre aspettative. Non dirò che gli uni siano migliori degli altri, perché i migliori e i peggiori sono mescolati tra gli uni e gli altri. Dunque, nessuna supremazia etnica o etica ma due diverse visioni della vita e del mondo. Ciascuna ha diritto di ritenere che la sua sia la verità e faccia il bene degli uomini; ma la realtà dice che al mondo ci sono posizioni antitetiche e se crediamo davvero alla libertà e alla democrazia dobbiamo accettarlo. Ma non potete ritenere vergognoso chi le esprime e chi rappresenta quella metà di popolo (fermiamoci alla metà, non rivendichiamo maggioranze) che in quelle idee si riconosce. Non si possono estirpare o mettere al bando. Si deve accettare la loro esistenza, e riconoscere che è legittimo difendere la famiglia, la tradizione religiosa, nazionale e civile di un popolo, come è legittimo ritenere dall’altra parte che il progresso comporti il loro superamento. La politica è questo: scontro tra due o più visioni contrapposte o fortemente diverse. Per esempio le questioni sull’aborto sono superabilissime, basta volerlo poichè non c’è alcuna imposizione da nessuna delle due parti- se la sinistra è antipatica (come dice Luca  Ricolfi), se non è popolare, è perché è boriosa e suprematista, non ammette margini di mediazione e non riconosce legittimità a chi la pensa diversamente. Basterebbe un piccolo sforzo per avere un paese con meno odio. Mi piace avere fiducia, aspetto smentita.

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L’ Italia divisa… di chi la colpa?ultima modifica: 2022-10-20T15:25:13+02:00da g1b9

2 pensieri riguardo “L’ Italia divisa… di chi la colpa?”

  1. In Italia, fino a quando Grillo non ebbe la malvagia idea di sparigliare la politica con le sue stravaganze comiche (l’idea originale non era poi tanto peregrina), c’era un modo di dire molto ricorrente per confermare quanto fossimo capaci di “divederci” sul calcio: “In Italia ci sono 60 milioni di commissari tecnici!”. Un modo chiaro e inequivocabile di come ognuno fosse capace di gestire la nazionale. Oggi è la politica che ci divide…ma solo perché è appunto, la politica capace di presentarsi in forme plurali che tendono no ad allargare lo spettro democratico e pluralistico, ma solo a fare “cespugli” improduttivi con scopi opportunistici. Fossimo solo democratici e repubblicani non avremmo questo genere di problemi, ci sarebbe solo da scegliere i principi fondamentali che ci dividono sugli ideali di fondo.
    Buona sera mia cara Giovanna.

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