Se il mondo può essere considerato un’illusione e un fantasma, tutto quello che ci succede possiamo considerarlo un sogno,qualcosa che ha finto di essere mentre stavamo dormendo. E allora nasce in noi un’indifferenza sottile e profonda verso tutte le disgrazie e le sciagure della vita. Chi è morto ha girato l’angolo, per questo non lo vediamo più; chi soffre passa davanti a noi, come un incubo, se siamo sensibili, oppure come un brutto sogno, se siamo razionali.E anche la nostra indifferenza non sarà niente più. In questo modo dormiamo coricati sul fianco sinistro e sentiamo nei sogni l’esistenza oppressa del cuore.
Nient’altro…Un po’ di sole, un po’ di brezza, degli alberi a incorniciare l’orizzonte, il desiderio di felicità, l’angoscia dei giorni che passano, la scienza sempre incerta e la verità sempre da scoprire… Nient’altro, nient’altro… Sì, nient’altro…
Fernando Pessoa, da “Il libro dell’inquietudine”
Dormo sempre sul fianco sinistra, è da tempo che lo faccio e francamente so di sognare, ma quando sono sveglio, non ricordo quello che abbia sognato. Una certezza ce l’ho: non ho incubi, mentre nel passato mi capitava di svegliarmi di soprassalto e rammentarne il perché. La pagina di Pessoa e molto bella e non sbaglia visto che abbia fatto cenno all’indifferenza che inesorabilmente ci stia abbracciando in una stretta soffocante che ci impedisca di guardarci attorno e renderci conto di cosa accada nelle nostre immediate vicinanze. Questo per quanto attiene alla fisicità, alla persona a noi vicina che potrebbe aver bisogno di aiuto e quindi di una mano pronta a intervenire. L’indifferenza intellettuale, sentimentale ed emotiva, sono anche esse rilevabili: accrescono le nostre ansie, le nostre paure e ci frenano, ci rendono braccia monche impedite all’aiuto, anche morale e affettivo. Insomma siamo sull’orlo di un baratro: se peggioriamo ancora tifando indifferenza spietata contro tutto e contro tutti, non so a cosa potremo somigliare, ma so che resterebbe solo la vita vegetale.
Buona sera mia cara Giovanna.