Forse la migliore forma di protesta non è gridare o sprecare energie per ingiustizie o dolori. Forse nessuno merita il nostro rammarico, la disillusione o il disincanto, i nostri valori calpestati, gli sforzi non visti, i meriti non riconosciuti, le palesi forme di abuso cui veniamo sottoposti meritano solo silenzio.Capisco in ritardo che solo il silenzio può dare forma a ogni sofferenza o delusione. Nessuno può vedere o capire, siamo formiche che camminano non viste, che si consumano senza la compassione o apprezzamento del mondo spietato e sterile intorno. Silenzio, chiusura, protezione di sé. Silenzio non è perdono o calma. E’ barriera tra le nostre fragilità e l’indifferenza o critiche altrui . Meritiamo una carezza sul volto per tutte le lacrime che tratteniamo, un sorriso buono che mandi avanti la giornata ma nessuno può prendersi cura di quello di cui abbiamo bisogno.
E allora , silenzio!
Tatiana Andena
Come mi piacerebbe essere d’accordo con te e la Andena. Sarebbe bello se fosse come descrive e suggerisce, serenamente e senza scomporsi più di tanto. Ma non so che effetto ne verrebbe fuori: noi sicuramente calmi, tranquilli, il volto rigato dalle lacrime e i sensi placati per scelta e per stare bene in salute. Ma quelli con in quali siamo contrari, quelli che ci trattano peggio di Fantozzi e ci maltrattano come merdacce umane, che farebbe senza sentire più il fiato sul collo, le nostre intemperanze, le nostre urla contestatrici, i nostri verbosi dissensi? Per me si strofinerebbero le mani compiaciuti e soddisfatti: “Hanno finito di rompere le scatole…forza che ora arriva il meglio e tutti i nostri balordi affari li sbrighiamo senza essere disturbati!”. Non andrà così? Che fai opini? Mia cara, non esiste la protesta silenziosa, ossia, se protesta ha da essere ci vuole la presenza, ovvero essere visti e stare magari in silenzio! Ma stare a casa a piangere, a prenderla con filosofia e con il tenersi tutto dentro senza poter esprimere la rabbia spontanea e legittima di chi subisce, non ritengo possa essere una soluzione proponibile. Preciso: non oggi che possediamo ancora il fiato modesto e centellinato per dimostrare quanto sia forte il nostro dissenso; poi, quando saremo alla fine dei nostri giorni e l’ultimo anelito avrà difficoltà a venir fuori, allora il silenzio sarà il benvenuto.
Ciao Giovanna, buona serata mia cara…non abbracciare il mio cinismo!