C’è un ‘età, nella vita, i cui , se l’amore ci strizza un occhio, riconosciamo quel segnale. Infatti è solo al suo primo approccio che rimaniamo stupefatti, con occhi incantati, come di fronte ad un quadro che non riusciamo ancora a capire perchè ci emozioni. Ora le sue leggi ci sono note, e spesso falsiamo le nostre esperienze cercando di allontanare ricordi spiacevoli, o riconoscendo un sintomo, facciamo nascere gli altri con la suggestione. Poichè abbiamo già danzato su quella musica, la canzone incisa nel nostro cuore, non necessita che ci venga suggerito l’inizio, perchè l’attrazione ci riporti in pista. E se uno comincia a metà, ossia là ,dove i cuori riavvicinati parlano soltanto di sentimenti reciproci, l’abitudine che si ha con questa musica è quanto basta a riportarci su quella nota dove l’altro ci aspetta.
Per le farfalle nello stomaco c’è un tempo e solo in quel “periodo” della nostra vita, le avvertiamo danzare e talvolta anche le ali che sfiorano le nostre emozioni. Hai ragione, per avvertirle oggi ci vorrebbero sollecitazioni della memoria, ricordi che imperiosamente e improvvisamente si presentano come rewind fragorosi. Allora ci abbandoniamo alla rimembranza, al focalizzare per poter vedere le ombre piacevoli del passato e ingrandire le immagini delle persone amate.
Buona e splendida serata Giovanna.