Autunno, bellezza ed emozioni…

 

L’autunno è una stagione che evoca molte emozioni. Mentre i colori caldi delle foglie cadenti creano un’atmosfera accogliente, il cambiamento della natura e il declino della luce del giorno possono anche suscitare sentimenti di malinconia. Tuttavia, nonostante la sua tristezza, l’autunno è anche una stagione di speranza e di nuovi inizi. Il romanticismo dell’autunno risiede nella sua bellezza malinconica. Le foglie che cadono lentamente dagli alberi, il vento che soffia freddo e la luce del giorno che si accorcia creano un’atmosfera di nostalgia e riflessione. Questa stagione ci invita a rallentare e a riflettere sulla vita, sui suoi alti e bassi, sulle sue gioie e le sue tristezze. Inoltre, l’autunno è una stagione di transizione. Mentre la natura si prepara per l’inverno, noi possiamo fare lo stesso. Possiamo lasciarci alle spalle ciò che non ci serve più e prepararci per nuove opportunità. L’autunno ci ricorda che la vita è un ciclo continuo di cambiamenti e che dobbiamo essere pronti ad affrontarli. In conclusione, l’autunno è una stagione malinconica ma anche piena di speranza. Ci invita a rallentare e a riflettere sulla vita, ma anche a prepararci per nuovi inizi. Nonostante i suoi colori caldi e accoglienti, ci ricorda che la vita è fatta di alti e bassi, ma che possiamo sempre trovare la bellezza in ogni stagione, aiutandola nella creazione di quella circolarità, dove fine e inizio coincidono ed evolvono nelle nostre percezioni del tempo che passa, mentre la sua staticità è immutabile. Per esempio, le foglie che cadono lentamente dagli alberi e il vento che soffia freddo possono creare un’atmosfera di nostalgia. Vediamo nelle foglie disperse nel vento, l’allontanarsi della giovinezza, gli anni della maturità scolorire nelle felicità perdute, gli ultimi sogni  spegnersi nelle ultime stelle cadenti d’agosto. E si fa strada l’inverno, bianco di neve e canizie, ricoperto di merletti nelle gelide mattine in cui il cielo lascia vedere nel suo fondo tutta il calore coccoloso degli amori   accanto al fuoco, col suo profumo di  cenere, di caldarroste , l’amore che si fa tenerezza, la voglia di un futuro semplicemente trasparente sulla vita trascorsa e ricca ancora di poesia, sempre uguale,  ieri, come oggi e  come domani nell’eternità-

 

Equinozio 2023…

Domani 23 settembre cade l’equinozio d’autunno, che, come l’anno bisestile aggiunge un giorno al calendario ogni quattro anno, questo è un giorno mobile e varia sul calendario di settembre tra i giorni 21 e 23. Questo, come per l’anno bisestile dipende dal fatto che i giorni dell’anno non hanno tutti la stessa durata; l’equinozio , infatti ,è quel momento dove l’asse di rotazione terrestre si trova in posizione verticale rispetto alla linea Sole-Terra; quindi, non subisce nessuna inclinazione nei confronti del Sole. All’equinozio, il giorno e la notte hanno quasi la stessa durata in tutto il pianeta. Da questo fatto deriva dal latino aequa nox il nome equinozio .L’Equinozio segna, quindi, il passaggio delle stagioni e rappresenta il movimento ciclico dell’Universo, il concetto di ritorno. Gli antichi Greci collegavano questo giorno al mito di Ade, Demetra e Persefone. Persefone diventata sposa di Ade, dio delle Ombre e portata nel sottoterra dopo il suo rapimento,avrebbe ottenuto dallo sposo il permesso di tornare sulla terra al seguente equinozio per aiutare la madre, dea della Terra a far rinascere la natura dopo l’inverno.
Secondo alcuni antichi miti celti, invece, l’equinozio d’autunno è la festa dell’oscurità che divide gli innamorati e le madri dalle figlie.
In realtà l’equinozio d’autunno è il giorno dell’equilibrio, perchè le ore diurne e notturne sono uguali. In passato questo momento aveva un doppio scopo: occuparsi dei raccolti più importanti, ma anche decidere ciò che era necessario per l’inverno. Tutta una questione di equilibri, uno spazio dove è possibile rimettere in ordine le cose e ritrovare l’armonia nella nostra vita.

I simboli dell’equinozio d’autunno

– Melograno- E’legato al mito di Demetra e Persefone. Infatti secondo la leggenda Persefone mangiò i frutti che le vennero offerti da Ade, in particolare alcuni chicchi di melograno, legandosi per sempre al regno dei morti.

– Mora – Per questo frutto di fine estate raccontano che non andrebbe mangiato i mesi successivi a settembre perché contaminato da forze oscure.

– Bambola di paglia o bambola del grano – Deriva dai miti nordici e celtici, costruita con le ultime spighe di grano e usata come auspicio per un raccolto abbondante.

Da noi dicono che per dare il benvenuto all’autunno e celebrare l’equinozio, sia di buon auspicio rimanere alzati tutta la notte del giorno dell’equinozio, proprio per rendere onore alle stesse ore di luce e di buio. Rimanere svegli sembra porti fortuna per i progetti futuri e per ritrovare la pace interiore.
E allora diamo il Benvenuto Autunno con il giusto atteggiamento.

equinozio