Oggi al Parlamento Italiano.

Ho ascoltato tutto il discorso, un discorso che solo una donna avrebbe potuto fare. Ha detto tutto, niente di meno, niente di piu ;intenzioni , volontà ,aspettative di critiche, anticipandole. Non ha dimenticato niente e nessuno, del passato e del presente, nel bene e nel male. Ha esposto il suo programma prudentemente, visto i tempi correnti e la congiuntura economica. Ha parlato di lavoro , come fonte di ricchezza, non di finanza, ha parlato di una nazione e di cittadini dai quali ha avuto mandato e ai quali soltanto dovrà rendere conto. Ha parlato di donne, di donne che si sono impegnate per questa Italia, ha parlato di diritti, mettendo sempre in evidenza la parola libertà, coniugata nei modi e e nei tempi giusti, ma ha parlato anche di doveri
ponendo l’accento in particolare sulla libertà di compier e il proprio dovere. IL presidente del consiglio, signora Giorgia Meloni, mi è piaciuta, sicuramente sarà un buon capo di governo. Le dichiarazioni che si stanno ascoltando in parlamento da parte delle sinistre non sono altro che l’espressione rancorosa , al limite della ineducazione- Esse tutte pongono l’accento su quanto non fa parte dell’interesse del nuovo governo, cosa non vera, auspicando ironicamente il fallimento degli intenti. E queste parole di armonioso progresso ambito dalla sinistra sono le stesse che  hanno mostrato agli italiani per undici anni tutta la loro incapacità a realizzarle. Diversamente non sarebbero in quell’aula a dar fiato a tutta la loro rabbia, mettendo i puntini sulle i, dove ci sono già, non evidenzierebbero l’astensionismo, ben sapendo che chi non ha votato non era dalla loro parte. Facciano la loro opposizione, si mettano il cuore in pace, gli Italiani non li hanno più voluti. Dopo tanto tempo abbiamo un governo eletto da applaudire a fine legislatura o da mandare a quel paese, come è nella logica della Democrazia-