…Ma non importa. Tutte le sciagure che sono accadute non sono riuscite a far appassire i fiori, e neppure l’amore delle donne; perciò non potranno spegnere il mio desiderio di te, né la piccola luce fra te e me. L’anno venturo saremo insieme. E sebbene abbia paura, credo nella nostra unione. La sola precauzione che si può prendere contro il futuro è quella di credere in quanto si ha di meglio in se stessi e credere nella potenza che ci trascende. Perciò credo nella piccola fiamma che arde fra noi. Per me, ora, è la sola cosa che conti al mondo. La mia anima palpita con te nella fiammella di pentecoste, ed è come la pace della carne nella carne. La mia carne nella tua carne ha fatto nascere una fiamma. Anche i fiori sono creati dall’accoppiarsi del sole e della terra. Ma è una cosa delicata, che richiede pazienza e una lunga attesa. Così amo la mia castità, ora, perchè è la pace che viene dall’unione dei sessi. Mi piace essere casto, ora. Amo la castità come i bucaneve. Amo questa castità che è come un intervallo di pace dopo l’orgasmo del sesso, che è ora tra noi come un bucaneve forcuto in fiamma bianca. E quando verrà la vera primavera, quando la nostra unione verrà, allora potremo fonderci e rendere la fiammella splendente, gialla e splendente. Ma ora, non ancora! Ora è tempo di essere casti; è così bello essere casti; è come un fiume di acqua fredda nell’anima mia. Ora che scorre fra noi, amo la castità. E’ come acqua fredda e pioggia.
D. H. Lawrence – L’amante di Lady Chatterley