Creato da: miraggiogranata il 21/08/2006
Il Toro....uno stile di vita.

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4 Maggio 1949
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E' cambiato tutto... non è cambiato niente.

Post n°5 pubblicato il 22 Agosto 2006 da miraggiogranata
 
Foto di miraggiogranata

Domenica 26 Giugno è un giorno storico, indimenticabile, cruciale per le sorti del Toro.                         Il nostro Club è mobilitato, ha organizzato la trasferta e procurati i biglietti; Ci rendiamo conto di quanto sia importante il ruolo che riveste il nostro sodalizio; un vero punto di riferimento per tutti i granata del Tigullio.       tita di ritorno della finale valida per un posto in serie A.                        potremmo definire tranquillizzante, una vittoria fuori casa che, secondo le regole dei play-off ci garantisce la promozione gestendo due risultati su tre, anche se dopo i supplementari.             Facile a dirsi, ma noi siamo il Toro e sappiamo benissimo invece che sarà durissima, che ci sarà da soffrire e tanto!  E la paura è palpabile.              derivanti dagli scenari più variegati del tipo: Vedrete che il Genoa verrà penalizzato, per cui il Perugia (nostro avversario) non si dannerà più di tanto sapendo di salire ugualmente, oppure: Il Perugia non ha fatto molto sul proprio terreno, non se la giocherà alla morte,…. non vuole andare in A.      Avremmo detto qualunque cosa pur di darci coraggio ed allentare la tensione di quel pomeriggio.            Arrivati allo stadio a fatica anche se tre ore prima dell'ingresso, siamo fagocitati da quella marea granata che si perde a vista d'occhio, che si ingrossa sempre più ad ogni minuto che passa.        Io non ho paura….., molto di più, sono nervosissimo ma fatto strano sono fiducioso, è una situazione difficile da descrivere, sono posseduto da forze che si combattono.                 mai vista tanta gente volere, sognare, credere nella stessa cosa, tanti cuori che spingeranno lontano la palla dalla nostra area, che forzeranno, stavolta anche la mano del destino.              Dopo i supplementari sento di aver avuto ragione, abbiamo condizionato il destino, siamo in A, è stata tanta la sofferenza che non ho neppure la forza di gioire, cerco di fissare nella  festa e liberazione da un incubo.    Gioia che non sò quando potrò rivedere.              Non è cambiato niente!              Il destino infame non ci lascia la felicità neppure per cinque giorni e si riprende tutto con gli interessi; Abbiamo sofferto, gioito, ci siamo illusi per niente, non solo abbiamo vinto per rimanere in B, ma, peggio ancora stanno uccidendo definitivamente il Toro.             Non parlo di quei settanta giorni terribili che tutti noi abbiamo vissuto, anzi voglio proprio cancellarli per sempre, assieme alle fidejussioni mai arrivate, ai tribunali, ai ricorsi, alle scritture private.                 Adesso tutto è cambiato?       Lascio da parte ogni scaramanzia, perché attaccandoci a quella non si potrebbe parlare mai, e dico si, finalmente tutto è cambiato, il Toro esiste ancora, la vecchia dirigenza no.                    Non voglio entrare nel merito di come tutto sia cambiato, dei fatti che si sono susseguiti, ognuno di noi e (penso giustamente) abbia la propria rispettabile opinione.                 Però pensateci un attimo, a ben vedere non è cambiato niente.                   Il Toro oggi si chiama "Torino Football Club" esattamente come quando è nato, ed esattamente come dopo Superga, deve ricominciare dal nulla, con una squadra completamente azzerata causa la fuga di tanti, troppi "cuori granata".             Sono molto dispiaciuto per questa evasione di massa, soprattutto perché avvenuta senza alcun ritorno economico, facendo ridere tutti gli avvoltoi che si sono assicurati le prestazioni di giocatori anche con un buon mercato, col solo esborso dello stipendio.                Quella dell'anno scorso in verità non era una squadra di fenomeni, ma ho la certezza che con qualche rinforzo azzeccato avrebbe potuto disputare un degno e tranquillo campionato di serie A.             Ora però è inutile recriminare, io da sempre avrei barattato una retrocessione o una mancata promozione con una società autorevole e una dirigenza non gobba, finalmente degna della Storia del Toro e dei suoi tifosi.           Ed allora eccoci ancora qui, pronti a ricominciare, a rituffarci in un ennesima pagina di storia, questa volta senza "se" e senza "ma", pronti ad affezionarci ai tanti volti nuovi, pronti a soffrire, pronti a tener vivo il mito, con la sola nostra esistenza, testardi nel non  goglisce al tempo stesso.                 Pronti a sognare, ancora una volta vivi, a dispetto degli uomini e del destino stesso, come sempre!   Perché per noi è cambiato tutto, ma non è cambiato niente. voler guarire da questa malattia che ci affligge e ci  inorMi auguro che in quest'estate tremenda sia avvenuto proprio questo.Finalmente tutto è cambiato!                mente quelle immagini di Sento che ce la faremo perché non ho Si può evincere dai discorsi fatti in auto, dalle congetture e le speranze La sfida di andata è finita con un risultato che Sono le 15 e molte sono le auto che si accingono a partire, tra cinque ore circa assisteremo alla par

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