Solo contro tutti

Quando il Signore fece l'uomo, lo plasmò nella creta e con un soffio gli diede la vita.             Lo mise al mondo con quel triste colore di terra, e l'uomo si muoveva, era perfetto, ma stonava in quel mondo incredibile di colori.                            Il blu del cielo e del mare, il bianco della neve e delle nuvole, il verde dei prati e delle foglie degli alberi, tutto era troppo bello per lasciare un simile capolavoro incompiuto.                   Il Signore allora provvide a colorare anche la sua creatura, per renderla degna di tanta bellezza, così  fece la pelle degli uomini di vari colori, la fece con la carnagione rosa pallida come i petali di una rosa appena sbocciata, la fece nera come la notte, la fece gialla come dei chicchi di grano, la fece rossa come un tenue tramonto.                         E così i capelli e così gli occhi, tutto ciò che era visibile era diversamente colorato, tanto per dare un tocco di cromatica allegria, mentre li fece tutti dello stesso colore all'interno, per sottolinearne la stessa identica paternità.
Fece così rossi tutti gli organi interni, i muscoli, il sangue, nessuna differenza, nelle parti vitali, perchè a tutti diede la vita nella stessa maniera e con lo stesso amore.                   E così fu nei secoli finchè giunse un piovoso giorno di Maggio italiano, e su una collina avvolta dalle nubi lo schianto di un aereo, divenne tutt'uno col fragore del tuono.             Poco rimase di quel tragico volo, ma molto di quegli uomini che calzavano delle scarpe bullonate, davano dei calci ad un pallone ed indossavano una maglia granata.
Tanta gente li pianse quel giorno, le lacrime di tutti quelli che c'erano, si mischiarono con la pioggia, così come le lacrime di quelli che dovevano ancora nascere si saranno poi mischiate a quelle di coloro che raccontavano questa storia.
Anche il Signore si commosse in quel giorno di Maggio e stabilì che da quel momento in poi, ogni persona che avrebbe pianto, gioito, sofferto per il colore di quella maglia avrebbe visto trasformarsi il cuore nello stesso colore.             Ecco perchè i tifosi del Torino son detti cuore granata, un cuore identico a quelli di tutti ma caldo di passione come quello di nessuno.