Il giocatore della Sampdoria è stato squalificato per cinque turni dal giudice sportivo dopo i fatti di domenica scorsa, era scontato, lo sapevamo, ma forse non tutti hanno capito la cosa più logica. Cassano stà male, è un malato come un altro, ed ha il diritto di essere trattato come ogni persona che attraversa un periodo poco felice. Si deve piantarla di parlare di "cassanate" o di metterlo al centro di dibattiti e discussioni o comunque in prima pagina. Non conosco il caso, non ne so' di più ma è fin troppo semplice la diagnosi. Simili reazioni, perchè tante sono ormai quelle a cui Cassano ci ha abituati, denotano un malessere interiore grave, che a mio parere non dovrebbe essere preso troppo sotto gamba. In una partita ormai giunta al termine, come quella col Toro domeni ca scorsa, in un clima tranquillo, tra colleghi che lo hanno anche coccolato, perchè si è comportato in quella maniera? Non era la fine del mondo se gli veniva fischiato un fallo contro, non sarebbe morto nessuno se, con calma, avesse continuato a giocare gli ultimi minuti che stavano decretando un giusto pareggio. Invece come da troppo tempo ormai, alla minima contrarietà, ogni volta che, a suo giudizio, gli fanno un torto, cade nella mania persecutoria e nella susseguente reazione violenta. Non è più lui, si trasforma in un attimo in un robot impazzito che non riceve più alcun segnale dalla centralina di comando ed agisce in maniera illogica ed abnorme. E' un brutto sintomo ed è un dolore, uno stare male che Cassano nasconde dentro di sè, cercando di non farlo trapelare all'esterno, mettendosi la maschera da spaccone per non far trasparire il viso dell'ammalato. Penso che nei momenti di solitudine, forse di notte, quando si è soli con sè stessi ed il buio, che rende ancor più neri i pensieri, il giocatore pianga e si disperi perchè la sofferenza deve essere forte. E' un uomo ricco Cassano, ha tutto ciò che una persona possa desiderare, fà il mestiere più bello del mondo, gioca non va a lavorare, ma non basta per esser nè felici, nè sereni. E' una persona che và aiutata in questo momento, qualcuno si deve prendere seriamente cura di lui, la compagna, se ce l'ha, la famiglia se non è una famiglia allo sbando, chiunque sia in grado di farlo uscire dal tunnel in cui si è venuto a trovare. Non lo aiutano i tifosi, nè le televisioni cittadine, (lo so' perchè le vedo) che dei tifosi son anche peggio, che ne fanno una vittima, solo per compiacere chi regala loro un buon indice di ascolto, che lo usano come richiamo e non lo tutelano come essere vivente. Cassano è anche lui vittima di questo sistema marcio e di questo mondo meschino che non guarda in faccia nessuno e si ciba di uomini per il solo ritorno economico. Parole sensate le ho ascoltate solo dal dirigente blucerchiato Marotta, che mi sembra uno dei pochi, forse il solo ad aver compreso il disagio di questo ragazzo. Cassano và lasciato in pace, curato da persone sensibili ed umane, che non giochino sulla sua pelle di malato, che non ne facciano un pollo da spennare, ma un essere umano da aiutare a non soffrire più.
Inviato da: past67
il 03/05/2011 alle 00:40
Inviato da: Finanziamenti
il 31/03/2011 alle 06:12
Inviato da: UraganoToro
il 29/11/2009 alle 18:55
Inviato da: amoon_rha_gaio
il 11/11/2009 alle 12:02
Inviato da: kimiko84
il 27/07/2009 alle 14:59