Solo contro tutti

Riporto qui sotto la lettera aperta che la cupola rubentina ha inviato ai  presidenti Figc e Aia.              Mi mancano le parole per esprimere tutto il mio disgusto di fronte a questa presa di posizione.
Mi sento come una persona che, priva dell'uso della parola non può farsi capire, nonostante abbia mille cose da dire o come in quei sogni/incubo nei quali si ha quell'irrefrenabile voglia di correre per sfuggire a qualcosa o  a qualcuno ma le gambe non ci reggono in piedi.                Vedere ribaltare le verità, sentir urlare a squarciagola menzogne, per farle sembrare vere mi offende e mi deprime.               Ma non hanno proprio dignità, d'altronde ci hanno sempre portato
ad esempio il loro "stile" ed eccolo esemplificato una volta per tutte, eccolo qui, sotto i nostri occhi il loro modo di agire ed intendere la giustizia.                   Dopo aver sempre rubato, sempre intrallazzato, sempre ordito per vincere a qualunque prezzo ed in ogni maniera, appena la categoria di coloro che li hanno sempre favoriti, secondo il loro giudizio, non li favorisce o li favorisce troppo poco, cominciano a protestare e battere i piedi come bimbi viziati.
E' il modo di fare dei prepotenti, degli arroganti, di quella fetta di umanità della quale tutti vorremmo fare a meno, un cancro della società contro il quale non si riesce a trovare l'agognata cura.
E' il modo di agire dei Giuanin Lamiera che da sempre, hanno sempre avuto tutto, il sempre ripetuto è riferito a tutti i governi di tutti i colori che si sono succeduti nella nostra Repubblica delle Banane.                    E le banane appunto, ce le siamo sempre prese noi, nella parte opposta alla bocca, pagando di tasca nostra i loro debiti, i loro deficit di bilancio, le loro casse integrazioni, le loro scelte discutibili e le loro vite da nababbi.             Ci sono ancora troppo abituati, e vogliono che duri così, nel sommerso, nascosti tra le nebbie fatte salire ad arte, tra le menzogne dei loro giornali.
E il loro giocattolo rubentus è la stessa cosa, deve vincere sempre e comunque, non importa con chi, non importa come ma vincere, vincere e incamerare quattrini, una macchina da soldi che l'irrazionali
tà del pallone non deve fermare.                   E quando il meccanismo s'inceppa, diciamo con la stessa probabilità di fare sei al superenalotto, beh quella volta il cielo si apre e cominciano a volare saette.           Tuoni, fulmini, strali e veleno per una partita che li ha visti soccombere per mezzo delle loro stesse armi, una partita che hanno loro "rubata" a fronte  delle tante che anche sullo stesso campo hanno rubato loro, ma la memoria vacilla in questi casi e la dignità il buongusto non fanno parte del loro dna.           
Io non so se il popolo pallonaro, e magari anche i loro tifosi onesti, si rendono conto della faccia tosta di coloro che scrivono lettere per protestare per arbitraggi sfavorevoli.               Non so se capiscono che tale atteggiamento è la prepotenza del ricco contro il povero, del potente contro il derelitto, del potere che opprime, che schiaccia, che dissangua, che rende impossibile la vita a tutti noi che abbiamo la disgrazia di subire in questo stato di non diritto.                          
Mi ripeto ancora, e mi rendo conto di esser noioso ma quello che si vede nel calcio è esattamente ciò che viviamo tutti i giorni, è la  politica sporca, è l'arricchimento sproporzionato della "casta" a danno della gente che suda la pagnotta, sono le stragi passate sotto silenzio, sono gli sprechi e gli intrallazzi di palazzo.        
Questo è il significato della protesta rubentin/mafiosa che si adombra e chiede, impone che tutto vada secondo i piani e questo è maledettamente grave "In prossimità di decisioni strategiche per il futuro finanziario della Società" si legge nel passaggio che qualcuno dovrebbe spiegarci in modo più chiaro.            Secondo il mio parere vuol dire: Noi giochiamo a pallone, ma i risultati devono portare scientificamente all'obiettivo denaro, non prendiamo neppure in considerazione che si possa anche perdere, noi dobbiamo, noi vogliamo avere il nostro ritorno economico, sta a voi farcelo raggiungere.                     Bell'esempio all'Italia del lavoro, un bel messaggio a chi fà sacrifici, un bel chissenefrega a tutti voi che potete andarvelo a prendere nella parte che può essere affetta da emorroidi, perchè loro devono avere il loro tornaconto e nessuno li deve ostacolare.      La lettera, ..... perchè loro scrivono, quando non va' bene, scrivono molto meno quando rubano, non scrivono affatto le danneggiate di sempre, ebbene il dictat è stato letto, ha fatto il giro
d'Europa e domani arriverà guarda caso la squadra che compenserà ogni maltolto.             Un altro gol a partita finita in netto fuorigioco, sbandieramenti a fermare azioni pericolose, fischi e cartellini distribuiti in maniera scientifica, magari un bel tuffo in area di rigore, che poi tutti vedranno come rigore sacrosanto, basteranno a placare le ire dei potenti, basteranno a far sorridere le loro facce di merda (essì quando ci vuole, ci vuole), basteranno a non intralciare il loro progetto?                 Ce lo diranno poi, a noi basterà di sicuro per farceli odiare, se fosse possibile, ancora di più.

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Ancora una volta, nel corso di questa stagione, la Juventus è stata danneggiata in modo irreversibile dalle decisioni del direttore di gara.
Il ripetersi di episodi così gravi impone di richiedere un intervento dei massimi organismi federali a garanzia della regolarità del campionato e a tutela dell'impegno e della professionalità dei giocatori, dei tecnici, dei dirigenti della Juventus.
La Federcalcio ha il dovere di vigilare sul rispetto delle regole e di garantire la lealtà della competizione sportiva, messa in discussione dall'inadeguatezza di parte della classe arbitrale.
Alcune decisioni dei direttori di gara stanno confermando un dubbio sollevato da più parti: e cioè, che nei confronti della Juventus non vi sia un atteggiamento sereno e adeguato alla serietà con la quale la Società e la squadra affrontano i propri impegni.
Quel che è certo è che la Juventus non può continuare a pagare colpe per le quali ha già scontato una pena estremamente severa e dalla quale si sta risollevando anche grazie alla passione dei propri tifosi, che legittimamente chiedono rispetto.
Oggi, in una fase decisiva del campionato e in prossimità di decisioni strategiche per il futuro finanziario della Società, la Juventus richiede che la Federcalcio prenda provvedimenti immediati ed efficaci per sanare una situazione gravemente compromessa.