Solo contro tutti

Ieri è stato il compleanno del Toro, cento anni, cifra rotonda, una festa bella e commovente, ma chi ha detto che per forza, in occasione di un anniversario si debbano ricevere dei regali?                      Ebbene proprio nel giorno della sua festa il Toro ne ha ricevuto uno,  che certamente non avrebbe desiderato, un regalo inutile e fuori luogo, che ha reso meno bella quella splendida giornata.                 Era il 12' del secondo tempo, il portiere granata sbagliava l'uscita e un giocatore dell'Empoli infilava il pallone in rete di mezzo metro; un calciatore del Toro, alla disperata, interveniva in acrobazia e ricacciava fuori il pallone.                   L'arbitro dell'incontro, con la complicità del guardalinee, non assegnava il gol che avrebbe portata in vantaggio la squadra toscana.                                 Nessuno di noi potrebbe dire come poi sarebbe finita la partita, il Toro forse avrebbe vinto ugualmente con una bella rimonta, o avrebbe pareggiato o avrebbe potuto perdere, perché no, tutto sarebbe potuto accadere, ma neppure il peggior risultato avrebbe rovinato la festa, come l'ha rovinata quel dono non desiderato.                                            Un vero peccato averci data questa amarezza che umilia noi tifosi, la squadra e la Società proprio in uno dei  giorni più belli della sua Storia, peccato che questa domenica venga ricordata anche per una macroscopica svista arbitrale.                                Volevano farci un regalo ed hanno sbagliato, come sempre hanno sbagliato quando per anni hanno regalato interi campionati a quelli là, con l'unica differenza che loro li hanno sempre graditi.                           Questo episodio avvalora la tesi che sostengo da sempre, la classe arbitrale è in malafede, ieri hanno fatto un regalo al Toro perché era forte della sua Storia, del suo blasone e di fronte aveva una squadra semplice qual è l'Empoli, ma, se lo stesso episodio si verificherà domenica prossima in casa del Milan, come verrà valutato?                   Nella loro ignoranza (nel senso che ignorano) hanno pensato che per noi sarebbe stata festa solo se avessimo vinto una partita, come per tutti forse, mentre per noi sarebbe stata festa, una grande festa comunque, quella festa che il loro regalo ci ha rovinata.