Creato da: miraggiogranata il 21/08/2006
Il Toro....uno stile di vita.

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Padre e figlio.

Post n°145 pubblicato il 18 Settembre 2007 da miraggiogranata
 
Foto di miraggiogranata

“Mio figlio paga per tutti però non è un teppista” Parla il padre del tifoso della Juventus che ieri ha lanciato un petardo durante Juve-Udinese: “Va allo stadio ogni 2-3 anni, non era nè ubriaco nè drogato. E ha lanciato il petardo in un punto in cui non c’era gente. È più violento chi gli ha dato uno schiaffo”

gazzetta.it
 

L'amore è irrazionale per definizione, non tiene conto di logica e di ragio
namento, fà vedere quello che vuole e non quello che è nella realtà, anzi 
la modifica, l'aggiusta e la deforma  a proprio piacimento.
Non posso spiegare altrimenti le parole del padre di questo scellerato ra
gazzo bergamasco in trasferta a Torino per vedere la squadra del cuore.
Questa volta non c'entra la mia innata antipatia per i suoi colori, non lo ve
do come un tifoso, oggi per me non è un rubentino, è solo uno sfigato 
qualsiasi, non importa da che parte stà, è uno dei tanti che, non sà neppu
re da che parte stà.
Le immagini ce lo hanno dipinto come un personaggio senza identità, un
nessuno che per essere qualcuno e qualcosa almeno per un giorno, si met
te una bandana e indossa una maglietta che cita "Mi piacciono le ragazze
che cantano SI LA DO"……. con seduta accanto la ragazza. 
Non pago di questa dimostrazione di stile, per mostrarsi ancora più tosto
s' infila in tasca anche un petardo, così tanto perché lei sappia, perché tut
ti sappiano che lì accanto c'è l' uomo che non deve chiedere mai….
Considerato che nulla deve chiedere, e visto che nelle braghe un qualcosa
finalmente si trova (il petardo), pensa bene di tirarlo, contando sulla colpe 
vole omertà e sul timore degli spettatori di tribuna.
Come nelle migliori comiche, lo sfigato non riesce neppure a lanciarlo in 
campo, è tanto imbranato che lo tira a pochi metri, a ridosso delle vetrate  
di protezione, fregandosene di chi è poco distante da lì.
Subito dopo l'assordante e fortunato scoppio, non ci sono state vittime, 
una bambina che sedeva qualche fila sopra la sua, che ha assistito alla sce
na, lo indica subito quale colpevole del gesto.
Si avvicinano all'uomo tosto, che non deve chiedere mai, alcuni spettatori,
uno dei quali lo schiaffeggia, due, tre volte, mentre gli stewart cercano di
allontanarlo dalla rabbia di altri.
E' pallido, impaurito, sempre più piccolo in quella maglietta che incoraggia
le ragazze a "dargliela", che lo rende ancor più ridicolo, perché a questo
punto si capisce che se gliela dessero veramente, rimarrebbero certamente
deluse.               Non ha gli attributi per alzarsi in piedi e contro tutti ribadire
di esser stato lui, sfidarli a venire a prenderlo, invitandoli magari ad essere 
in molti a farlo, macchè, questo eroe moderno si nasconde, fingendo di es
sere estraneo al fatto, balbettando di non esser stato lui, di non essere neppu
re mai stato lì.                               
Le parti di questa commedia, che, solo per  fortuna, non si è tramutata in
tragedia, si sono rovesciate, il vero uomo si è mostrato un bambino bugiar
do e impaurito mentre la bambina vera, è diventata la coraggiosa persona
che dovrebbe essere presa quale esempio di coraggio e civiltà. 
Poiché al peggio non c'è mai fine, dopo la brutta figura del figlio, il padre
non vuol essere da meno, e ne fà una ancor più meschina, che non riesco
neppure a giustificare con il troppo amore paterno. 
Sarebbe stato meglio non avesse fatte dichiarazioni ai giornali,  fosse rima
sto in casa per qualche giorno, non era obbligato a dire cazzate per forza.
Quest'uomo non deve dar ragione a chi, col proprio scellerato comporta
mento mette a rischio l'incolumità degli altri, anche e soprattutto se è il pro
prio figlio.                              Non può e non deve sfacciatamente asserire che 
si è trattato solo di una cosa di poco conto, non può e non deve accusare

chi mostra una sana ribellione, di essere un violento.        
In fondo quell'ignoto spettatore che ha date due sberle al figlio, non
ha fatto altro che impartirgli un po' dell'educazione che avrebbe
dovuta dargli lui e che, probabilmente, non ha mai fatto.                             

                                                                                                                                                  

 
 
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