Creato da: miraggiogranata il 21/08/2006
Il Toro....uno stile di vita.

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E' passato solo un anno!.

Post n°10 pubblicato il 22 Agosto 2006 da miraggiogranata
 
Foto di miraggiogranata

La vita scorre frenetica, non lascia il tempo per pensare; gli avvenimenti si sovrappongono, uno scaccia l'altro.           Nella nostra mente rimangono vive solo le emozioni, le poche gioie, i molti dolori, quelle sensazioni che ti segnano per tutta la vita.          Un anno fa, di questi tempi, stavamo soffrendo come non mai.             Dopo aver vinto gli spareggi ed esser saliti in A meritatamente, senza l'aiuto di nessuna telefonata, e dovendo superare ostacoli inimmaginabili, ci sono stati concessi solo due giorni per festeggiare.       Il terzo, con tutta la perfidia che è loro propria, ci han ricacciato nella disperazione più profonda.            Dico questo perché son sempre più convinto che il copione del nostro dramma avesse dei registi ben identificati.          Sarebbe troppo lungo addentrarci nel merito, fare l'elenco dei vantaggi che i soliti noti avrebbero tratto dalla sparizione del Toro: parlare della strategia tesa a questo fine, dire dei complotti, delle collusioni, delle fidejussioni attese fino all'ultimo secondo dell'ultimo giorno utile…..  e mai arrivate.            Sembrava tutto un incubo, anzi era un incubo, vedevamo il Toro trafitto, sanguinante in un'orrenda corrida, morente, abbandonato da tutti in un'arena che assiste impassibile, nell'attesa del colpo di grazia.             Poi il primo miracolo, avviene l'incredibile, la sterzata del destino nella quale non si ha neppure la forza di sperare, la maschera dell'ossigeno apposta sulla bocca di chi non ha ormai più aria nei polmoni.             L'arrivo di un nuovo Presidente, la costituzione di una nuova Società che soppianta quella esistente, quella avvinta dai tentacoli della piovra, sconvolgendo così i piani della stessa.                A quel punto nessuno di noi avrebbe chiesto di più, un Toro che rimane nel calcio professionistico, anche se retrocesso dopo essere stato appena promosso, svincolato dal potere della "famiglia", magari una salvezza strappata all'ultima giornata, sarebbero state prospettive che ogni tifoso avrebbe sottoscritto.             Invece contro ogni previsione la squadra parte bene, naviga per molto tempo nelle prime posizioni.  Nei primi mesi dell'anno nuovo ha un calo che ogni tifoso interpreta a proprio modo, i pareri sono discordi, sicriticano le prestazioni, si discute, ma non si smette mai di tifare.                        Le giornate di campionato si susseguono, la squadra si riprende e conquista il posto per i playoff, il popolo granata è soddisfatto nonostante il rammarico di qualche punto lasciato per strada.             Ma questo è l'anno del centenario del Toro, una data speciale che dev'essere festeggiata in maniera speciale, la promozione sarebbe un grandissimo regalo, ma il destino ce ne stà preparando un altro ancora più grande.                Gli spareggi si avvicinano quando il secondo miracolo si materializza.                                 Due procure aprono le inchieste sul faccendiere Moggi, sulla cupola, sulla G.E.A. dei rampolli altolocati, tutti messi al muro da intercettazioni telefoniche inequivocabili che portano alla luce tutti i loro loschi affari di questi ultimi anni.          Finalmente è sotto gli occhi di tutti ciò che noi abbiamo sempre affermato, ciò che tutti sapevano e stando al gioco fingevano di non sapere.                 Non avrei mai pensato di vivere così a lungo per assistere a questi accadimenti.          La rubentus intesa come società ha creato un suo potere, ha arruolato i vertici della classe arbitrale e parecchi dei loro sottoposti, ha messo a libro paga giudici civili e sportivi, ha fatto una sua cosa del mercato giocatori e "affiliato" numerose società calcistiche di ogni categoria.             Cosa c'è di nuovo? Nulla….. Solo che adesso lo possiamo affermare senza essere additati come i soliti piagnoni, senza passare per invidiosi delle loro "vittorie" dei loro trenta/quaranta scudetti…….  Quanti ne han rubati?              Già i nostri genitori parlavano dei regali fatti alla rubentus, di arbitri giunti per arbitrare i gobbi, in taxi ed usciti su Fiat fiammanti, forse leggende metropolitane?                 Forse fantasia di quattro coglioni granata?      Mah!    Alla luce dei fatti, come dubitarne?           In questa estate calcisticamente magica che ci ripaga di tutta la sostanza organica che ci hanno fatta ingurgitare per anni, si stà avverando il sogno della nostra vita pallonara; i gobbi retrocessi a pochi mesi dalla nostra promozione. Ha sempre affermato un esponente della cupola che non mi và neppure di nominare:  "Non c'è posto per due squadre a Torino", è forse l'unica cosa veritiera che codesto personaggio abbia sostenuto nella sua parassitaria vita.          Verissimo loro a Torino non hanno cittadinanza, ci siamo solo Noi.              Noi che abbiamo marciato in cinquantamila nel giorno della nostra telecomandata retrocessione.   Noi che eravamo presenti in sessantamila per due anni consecutivi per gli spareggi promozione.             Noi che esistiamo nonostante tutto quello che ci han fatto subire.      Noi i quattro "coglioni" che il 4 Maggio hanno il magone e le lacrime agli occhi.                  E' crollato il loro impero tenuto su dai poteri economici, dalla collusione politica, dai loro giornali schifosamente in malafede, da chi da sempre è forte con i deboli e debole con i forti.                  Non so per quale grazia si sia capovolto tutto, mi sembra di sognare, ho paura di svegliarmi domattina ed accorgermi che è stata l'ennesima presa in giro.          Mentre scrivo queste righe non so come andrà a finire questa storia, i deferimenti per le squadre implicate sono stati richiesti, gli articoli del codice relativo alla giustizia sportiva sono pesanti per loro, ci sono dentro fino al collo ma….   Ci sarà per una volta nella vita una giustizia uguale per tutti?           Per ora in attesa delle sentenze, della loro soprattutto, ma anche della retrocessione inun campionato inferiore di tutte le squadre implicate, consoliamoci con questi dati di fatto e prendiamone atto.               Qualora accadesse che la facessero franca anche in quest'occasione dobbiamo considerare che il loro poteresia notevolmente ridimensionato, non sono più i padroni del mercato, gli arbitri a loro legati non fischieranno più in loro favore, non godranno più di tutte le protezioni delle quali hanno usufruito per cinquant'anni.                    E poi, e non è cosa da poco, si sono sputtanati per l'eternità, d'ora in poi saranno sempre i ladri conclamati, saranno sbeffeggiati da tutti e non potranno neppure reagire, paradossalmente sarà peggio per la loro immagine che tutto finisca "all'italiana" piuttosto che affrontare una punizione che, per quanto severa, non sarà mai commisurata ai misfatti da loro commessi.          Saranno musica per il popolo calciofilo non gobbo i fischi che accompagneranno l'entrata in campo degli zebrati, il grido "ladri ladri"  che li seguirà fin dentro gli spogliatoi         .A mio pare (ogni scongiuro o atto scaramantico è ammesso) non vinceranno per un pezzo, ma se disgraziatamente dovesse accadere, almeno sarà in maniera meno schifosa di quanto è successo finora.                  Se retrocederanno perderanno tra l'altro un sacco di soldi, saranno ridimensionati gli introiti relativi agli sponsor, i contratti televisivi in essere potranno essere ridiscussi al ribasso, le vendite dei prodotti a marchio subiranno un notevole calo; senza vincere nulla la loro tifoseria è inesistente, la borsa non li sosterrà più, e i rampolli della mafiat non mi pare che siano dei mecenati disposti ad investire in un mercato che non dia che perdite.          Insomma ci sarà da ridere veramente e dovremo farlo, senza aver pietà di loro perché non dimentichiamoci mai che le sofferenze patite negli ultimi anni, ci sono state causate in maniera scientifica, e la nostra sparizione è sempre stato un obiettivo a loro particolarmente caro.                 Mi hanno sempre fatto imbestialire le loro ruberie, ma ciò che più ho odiato e mi ha dato disgusto sono stati gli appoggi di tutti quei giornalisti, sia della carta stampata, sia televisivi che senza dignità, e nella maniera più disonesta hanno sempre taciuto la verità che ogni tifoso sapeva, per cui essi vivendo di quello, non potevano non sapere.          Ora con la faccia tosta che li ha sempre contraddistinti arrivano a dire: "Noi lo avevamo sempre scritto, noi lo avevamo sempre detto".                        Cosa hanno sempre scritto?                   Pagine e pagine, fiumi di parole per osannare le gesta della  squadra più ladra del mondo.                   Dov'erano quando gli arbitri più bravi del mondo sventolavano i cartellini rossi sulla faccia degli avversari di turno della merdentus, mentre i loro picchiatori erano impuniti e le loro ballerine cadevano nelle aree di rigore avversarie come colpiti da un fulmine.              Tutti sapevano che l'arbitro De Santis fischiava a comando, noi quando guardavamo le designazioni sapevamo già che avremmo perso la partita, loro no, assistevano e partecipavano ai sorteggi arbitrali truccati, ma non si sono mai accorti di nulla!.     Che onestà intellettuale!.          E poi ci si lamenta perché in Italia si leggono pochi quotidiani, ma cosa li   leggiamo a fare?           Per pensare poi come loro?, o meglio, per pensare come pensano coloro che li mettono a libro paga?            Capisco che tutti dobbiamo mangiare e "teniamo famiglia" ma se non hanno il coraggio dell'onestà possono tranquillamente fare un altro tipo di mestiere che non richieda questi requisiti.               Certo lavorare stanca, molto meglio scrivere cazzate che il popolo bue si beve ogni mattina davanti alla tazzina di caffè, molto meglio avere una bella macchina scontata del 40% e contribuire a fare del lettore un cliente del potentato milan-rubentino.            Tutti sul carro del vincitore che possibilmente dovrà essere sempre lo stesso.!            Qualcuno della categoria, non ricordo chi,  un giorno dichiarò:    " Fare il giornalista? E' sempre meglio che lavorare"           Mi auguro che siano in tanti quelli costretti ad andare a lavorare, soprattutto quelli che continuano a difendere posizioni indifendibili, quelli che continuano a negare l'evidenza, quelli che per anni hanno nascoste le moviole scomode e taroccati i servizi.                    Mi auguro che quest'estate ci dia la possibilità di assistere finalmente ad uno spettacolo degno, che per una volta sia premiata l'onestà, che siano adottate misure severissime contro tutti coloro che ci volevano togliere anche l'ultimo sogno.    Mi auguro che i prossimi campionati siano puliti, e che nessuno possa barare ancora, mi auguro che tutti si debbano sudare ogni vittoria come sempre ha fatto il Toro e che il Toro finalmente possa giocarsela alla pari con chiunque.

Luglio 2006

 
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