Creato da: miraggiogranata il 21/08/2006
Il Toro....uno stile di vita.

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Un commento.

Post n°274 pubblicato il 26 Maggio 2009 da miraggiogranata
 

retrocedete perchè siete una delle peggiori squadre ,troppo difficile da accettare? e uno dei + grandi problemi della vostra modesta squadra e società siete voi tifosi che alzate la cresta dopo 2 vittorie rubacchiate e vi credete una squadra competitiva invece ve ne andate dove vi spetta . DIOCOMEGODO

 
Pubblico questo commento perché do spazio a tutti ma soprattutto perché rispecchia bene la differenza tra me (o noi, se volete) e gli altri.                  Questa è la nostra controparte, son tutti coloro che ipocritamente vorrebbero un calcio pulito, forse a parole anche una società più pulita, ma, e questa ne è la prova, si trovano benissimo in questo marciume.
Chi aspetta il momento propizio per godere delle disgrazie altrui si commenta da solo, calcisticamente ipotizzo sia della stessa razza di quelli che ieri hanno esultato e schernito chi era in un momento già difficile di suo.
E’ una razza di frustrati e la frustrazione porta a queste reazioni, forti con i deboli, deboli con i forti, è facile ma è anche tanto meschino.
Lui gode oggi come tanti oggi godono, psicologicamente questo atteggiamento è di facile comprensione.
Tutti coloro siano affetti da un grave senso di inferiorità, trovano pace solo quando una causa esterna rimette le cose in equilibrio.
Per spiegarmi meglio; se una persona non riesce ad elevarsi per un suo merito, deve trovare per forza il modo per sminuire gli altri, altrimenti non riuscirà mai ad essere alla pari.
Coloro che godono oggi è perchè sono vittime di questa sindrome, trovano un'effimera soddisfazione, stanno bene oggi, forse anche domani, ma non durerà per molto perchè il senso di inferiorità è una malattia che non darà loro scampo fino a quando saranno in vita.
Si può godere per essere così?
No, godo io a non esser come loro, son fiero, felice come non mai nell’esser un’altra cosa, per non aver contratta la stessa malattia, per esser uomo e non fantoccio.             Non ho mai avuto bisogno di sfottere nessuno per sapere che esisto, mai l'ho fatto e mai lo farò con chi è in un momento delicato della vita, mai ho colpito chi è già in ginocchio, mai ho fatta una cosa quando è semplice farla, ma come vedete c’è chi si comporta in maniera opposta.
Ho scritti molti articoli per rimarcare, per far capire quale e quanta differenza ci sia tra quelli come me e tutti gli altri, forse non sono stato chiarissimo, oggi con le poche righe che mi sono state inviate è li davanti ai vostri occhi.
Ne approfitto anche per dir due parole sui cosiddetti "gemellaggi"
cosa che non mi ha mia riguardato perchè mai li ho sentiti, vissuti, compresi.
In un'Italia fatta di fazioni, campanili, rivalità cittadine il gemellaggio è solo retorica e presa in giro.                 Basta dunque con l’ipocrisia, basta con la finzione di una comunanza menzognera che in realtà non è mai esistita, perchè a livello umano si possono trovare delle simpatie, ma codificare una simpatia per statuto è demenziale.
La cosa peggiore poi è che c'è l'altra faccia della medaglia, se non c'è il gemellaggio, allora ci dev'essere l'odio.
E perchè?   Perchè devo temere per la mia incolumità se mi aggiro con la sciarpa della mia squadra in una città che mi vede rivale per un giorno, ma non deve essermi nemica.                Perchè non posso essere ignorato per quelle strade, non abbracciato, esattamente come io ignoro e non abbraccio chi incontro con vessilli avversi quando giro per Torino?                    Non c'è bisogno di alcun gemellaggio per mostrare il proprio grado di civiltà, non ammetto alcun modo di pensare che non si rifaccia al vivere civile.
Per quanto riguarda l'atteggiamento verso le altre squadre poi, non ho mai finto dolore per la loro sconfitta, non ne ho neppure goduto ma semplicemente perché delle altre squadre non m’importa nulla, non esistono che due volte l’anno, quando le incontra il Toro.
Avrei potuto esser felice, e tanto, per gli anni trascorsi in serie C del Genoa, per esempio, ridere del loro ripescaggio pilotato, ridere, come tutta l’Italia ha riso di loro, non l’ho fatto solo perché per me questa società era dispersa nel nulla e del nulla ha sempre fatto parte.
Indifferenza totale per tutte, mi soffermo e metto nel mirino, quelle di potere contro le quali mi batto, contro i loro privilegi, contro le ingiustizie che perpetuano, e questo continuerò a fare perché è il nemico forte quello che voglio, affrontare chi è in auge mi dà soddisfazione, farlo contro i più deboli non è la mia specialità.
E' evidente che siamo diversi come persone, con requisiti morali opposti, il calcio c’entra poco o niente, ognuno è ciò che merita di essere, ed io penso proprio di meritare di essere così tanto diverso da lui.

 

 
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