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Debito pubblico: Il segreto del perfetto inganno

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Gentile lettrice, lettore

Immaginiamo abbiate letto già decine di volte triti e ritriti testi di giornali economici che ripetono che non ci puo essere miglioramento del rapporto debito p.i.l. senza crescita e che non ci può essere crescita senza investimenti a deficit e che l’ aumento del deficit consiste nel peggioramento del debito il quale è per l’ appunto, l’ opposto dell’ effetto sperato, ovvero il cane che si morde la coda.  No! Questa non è vera informazione, ma un malevolo surrogato che sottointende cosa implicitamente considerata giusta da parte dell’ UE l’ appropriazione degli strumenti economici appartenenti alle rispettive nazioni per controllarne le economie ma consentirle solo di finanziare il loro debito con semplice nuovo debito aggiunto o come avviene in Italia, di  farlo pagare direttamente ai cittadini mediante vessazione fiscale!

Questa non è una sinistra fantasia disfattista ma ciò che è realmente accaduto a partire dal 1992 con le nuove regole di Maastricht ed un rapporto del debito pubblico passato dal 95% in  quell’ anno ad oltre il 131% nel 2018 nonostante tutte le cure economiche da cavallo targate UE e nonostante continue lacrime e sangue versati dagli italiani obbligati a finanziare gli interessi sui debiti, cosa che prima faceva senza alcuna fatica da solo il governo semplicemente mediante il gettito economico delle aziende statali, dei monopoli e pedaggi ed… emettendo moneta fresca.

Se siete stufi di mangiare sempre la stessa minestra economica consistente in euro−balle condita da una  completa  e perfetta dis-informazione, leggete qualche dato slegato dalle limitate tesi targate “non si vuol che comprendiate nulla” e dintorni:

Il debito pubblico è stata una mera contabilità in passivo al Ministero del Tesoro che faceva richiesta di denaro fresco per le esigenze di stato alla Banca d’ Italia (anche essa banca di stato) la quale, mediante la Zecca di stato, ne stampava sempre di nuovo, in quantità secondo richiesta, e lo accreditava in Banca di Italia computandolo contabilmente a credito nella propria istituzione.
Avviene che il credito di Banca d’Italia ed il debito del Ministero del Tesoro si fondono nell’ unico garante in ultima istanza che è lo stato. Il mantenimento in vita di questa contabilità è subordinato a necessità di gestione e stabilità monetaria. Insomma attualmente questo concetto è valido per tutto il debito pubblico italiano ante 1981 e che è parte del ca 80% di tutto il debito pubblico in mano ancora alla Banca d’ Italia ed affiliate.

La truffa agli italiani sta nello scorporo della potestà giuridica statale patrocinata dal Ministero del Tesoro, dalla Banca d Italia, che con il d.lgs 10 marzo 1998 n. 43 sottrae la Banca d’Italia alla gestione da parte del governo italiano, sancendo l’appartenenza della stessa al sistema europeo delle banche centrali.

Ora la nuova Banca d’ Italia (Bankitalia) riscuote interessi dal debito, ma sembra che la BCE non riconosca che questo debito, cambiando già stato giuridico alla privatizzazione della Banca d’Italia nel 1981 (privatizzazione progressiva) in realtà, fino a quella data, non è stato mai pagato o comperato dalle banche affinche avessero esse il diritto di esigere indietro alcun capitale. Il debito in banca d’Italia era generato dallo stato stesso creando moneta dal nulla, e la liquidità monetaria necessaria veniva messa in circolo nel sistema, principalmente mediante la spesa pubblica di stato. Nessun ente pubblico o privato ha avuto diritto legittimo a richiederlo indietro.

Dov’ è il problema?

l’ interesse stesso, che fino a che la banca d’Italia era di stato, non esisteva come perdita economica perchè sia il Ministero del Tesoro che la stessa Banca d Italia, confluivano a capo del medesimo garante o prestatore in ultima istanza che è lo Stato.

Ad ora, dalla privatizzazione o divorzio della B.d.I. dal Tesoro, invece lo stato esborsa per questi interessi, dei tassi non più decisi dal governo, forte della facoltà di creare moneta dal nulla per finanziare e coprire le aste di titoli, denari impiegati per acquistare la porzione rimasta invenduta dei titoli, ma ora, nelle mani della sola liquidità offerta dai mercati, avendo abdicato lo stato italiano a battere moneta sottoscrivendo i trattati di Maastricht e ceduto questa importante facoltà ad un sistema bancario privato sotto la guida della BCE.

Per chi è solo minimamente avvezzo ai temi di economia politica, è cosa nota che un governo politicamente  indipendente e battente moneta propria, ha il totale controllo sul proprio debito pubblico.

Non sono i mercati a decidere i tassi di interesse e tantomeno a produrre alcuno spread in un economia controllata dallo stato!

In una economia normale, ovvero senza vincoli UE, il debito pubblico statale è uno strumento tecnico usato come una sorta di polmone che si espande o contrae a seconda delle esigenze del governo, per ottenere nelle casse statali  una fresca liquidità monetaria senza dover attingere in modo integrale alla facoltà di produrre nuova moneta, ma attingendo prima a dei fondi altrimenti inutilizzati, ovvero i risparmi. I risparmi sono generalmente denari liquidi giacenti immobili nelle banche. Offrendone un compenso o  guadagno per utilizzarli, o almeno proteggendo dalla svalutazione i risparmi ceduti provvisoriamente allo stato, si mette così in moto un economia virtuosa fatta di investimenti utilizzando capitali altrimenti inutili perchè fermi in deposito. Inoltre si attiva uno strumento che partecipa o contribuisce al potere di modulare i  valori di cambio valutario nello spirito di ottimizzare  e proteggere l’ economia del paese. Nei frangenti di un governo libero, lo stato emette nuova moneta  per la quota interessi di questi prestiti allo stato (BOT CCT BTP ecc.)  ed anche per i titoli ricomprati perchè invenduti alle aste nei liberi mercati, quindi denaro fresco in minima misura, cosi da ottenere un impatto minimo sul tema dell’ inflazione la quale essa era il vero nodo economico da sciogliere per il governo .  Per semplicità, emettendo nuovo debito oppure assorbendolo, si modulava come menzionato, anche  il valore di cambio della moneta in modo rispondente alle esigenze statali.

La Banca d’ Italia comperava  i titoli di stato italiani se invenduti, garantendone l’ acquisto integrale delle eccedenze non piazzate sui mercati, così lo stato decideva  un tasso di interesse ai propri scopi ottimale il quale rimaneva il medesimo fino all’ estinzione di ogni lotto di titoli in vendita. Non erano assolutamente  i mercati a decidere nulla e gli spread rimanevano stabili perchè decisi a tavolino dai paesi emettenti i titoli di debito. Oltretutto il debito italiano era pressochè totalmente nelle mani delle banche italiane,  ma adesso,  è l’ Unione Europea che lascia il meccanismo del debito p. inceppato, lascia semplicemente che ciò succeda, infatti l’ UE ha il completo potere economico di garantire l’ acquisto di titoli di stato se invenduti ma lo fa a singhiozzo, (QE prima sì e poi no,)  fa i capricci, perchè esiste un prioritario  interesse politico a piegare il governo mediante il ricatto dello spread ed anche  l’ interesse privato, ovvero quello che desidera tassi più elevati di interesse, semplicemente si strizza anche così l’Italia per guadagnare di più!

In pratica L’ Euro-dittatura ha trovato il trucco economico per trasformare uno strumento pubblico o statale virtuoso in un grande peso economico privato del tutto inutile.  Far decidere ai mercati le regole e non ai governi vuoldire proprio questo: E cosa decidono  i mercati? Che vogliono guadagnare di più e non di meno, così, si è pensata una altra eccellente trovata per completare il disastro, ovvero per far confluire risorse economiche private nei voraci canali di risucchio economico degli investitori come della BCE,  mediante il trasferimento di questi oneri economici dapprima statali, direttamente ai contribuenti, avendo evirato lo stato dei suoi canonici poteri e raccontando qualche grossa bugia sul debito ai popoli, i quali per totale ignoranza e manipolazione mediatica, non sanno che essi non anno assolutamente  nessun debito pendente, ne hanno mai sottoscritto alcuno. Sono solo le regole sbagliate imposte ad oltranza a creare questa depressione economica ma utilissima agli aguzzini dell UE perchè produce un enorme vortice economico di risucchio di capitali ed energie convergenti TUTTE nelle casse della BCE e nelle tasche dei loro amici investitori!   Bella bravata economica eh?

Ultimo, ma non ultimo per importanza è  il peso politico di questo potere adesso in mano all’ UE che non solo mediante lo spread,  intende usarlo in modo coercitivo per la gestione dei soli propri interessi.

Adesso, con questo nuovo sistema costruito dall’Unione Europea, sono i cittadini a dover pagare gli interessi sul debito e non lo stato mediante il gettito economico delle proprie aziende ormai privatizzate o meglio regalate, ne tantomeno emettendo nuova valuta, come avveniva in  una certa misura in Italia ed avviene tuttora in America, in Giappone, in Cina, ed in ogni altra nazione battente moneta sovrana. Sono loro gli stupidi ai quali l’ economia sta andando  casualmente bene oppure lo siamo noi, prossimi al tracollo economico a causa degli scienziati UE che si ostinano istericamente a propagandare come salvifico il rimanere agganciati al disastro economico dell’ euro-carrozzone?

Qual è il vero segreto di questo inganno globale sul debito pubblico?

La BCE ha il potere di produrre denaro dal nulla e regalarlo se vuole, ma impedisce di attuare questi meccanismi economici di protezione delle economie agli stati sovrani.

Ogni stato battente moneta sovrana ha il potere di estinguere istantaneamente e completamente il debito p. semplicemente ristrutturandolo o cancellandolo, ovvero, al pagamento dei titoli con relativo interesse, non emettendone più di nuovi. La cosa ha naturalmente delle ripercussioni sulle valute interessate dalle operazioni degli stati. Ciò, se avvenisse realmente provocherebbe, a parte una sensibile variazione sia dei valori che della quantità della valuta scambiata, 3 (tre) cose

  1. La fine di uno degli euro-introiti e la fine dello sfruttamento dei popoli da parte dell’ UE almeno su questo capitolo economico (niente debito e subito meno tasse se non inventandone di nuove)
  2. Una certa svalutazione della moneta sovrana (cosa non desiderata da molti risparmiatori)
  3. L’ impossibilità di usare questo strumento per arricchire senza far nulla, sulla pelle della tassazione ai popoli, e questo, i neoliberisti non possono assolutamente tollerarlo, perchè per loro è una fonte di reddito primaria senza produrre nulla in cambio.  Perciò essi fanno pienamente uso di ogni propaganda della menzogna capitale per ingannare i popoli facendo credere che sulla testa di ogni cittadino penda una enorme quantità di debito che in realtà è gestibile da governi battenti moneta sovrana senza fiaccare economie e cittadini, un debito virtuale e virtuoso  se in mano a governi liberi, trasformato  in liberista strumento di eterna vessazione fiscale.

Qualcuno obbietterà, eh si, ma al prezzo di una robusta svalutazione monetaria data dall’ immissione nel mercato di una grande quantità di nuova liquidità monetaria, … esatto! Ma ciò non converrebbe al grande capitalismo: Se tu fossi un grande capitalista che possiede euro o altre valute, saresti d’accordo per una loro svalutazione? NO!!! perchè ci rimetteresti direttamente con i tuoi capitali.

Se davvero il debito pubblico fosse ri-denominato in una nuova Lira a controllo statale, i ricchi possidenti di debito pubblico, perderebbero parte del suo valore, ma lo stato tornerebbe a poter effettuare politiche economiche e monetarie a favore dei cittadini.. e non  caricando come ora oggi avviene, tutto il peso del debito sui cittadini mediante una spropositata pressione fiscale.. sui contribuenti  insomma. Il ripristino delle giuste regole porterebbe ad un rapido ri-equilibrio degli sbilanciamenti economici ed in seconda istanza di quelli sociali… il sistema Italia ri-partirebbe subito!

La cosa ha sicuramente un costo.. ma per una volta sarebbe in parziale misura, a carico di chi è ricco e di chi ha tolto ai già poveri mediante la leva della legge. Non si tratta di regalare o di rubare.. ma mediante il ripristino di giuste regole, di re-distribuire una ricchezza tolta ai cittadini in maniera fraudolenta!

In tal caso…  all’ economia reale, ora in sofferenza per la scarsa divenuta ormai  cronica mancanza di liquidità, immediatamente ne beneficerebbe proprio l’ industria, l’ inascoltata parte del paese che ora e costretta a de-localizzare per sopravvivere, che diverrebbe invece immediatamente molto più competitiva come già fu nell’ Italia degli anni 80, e toglierebbe istantaneamente questo fardello economico che strozza le economie private dei cittadini senza che essi abbiano contratto o sottoscritto alcun debito, consentendogli di aumentare di molto il loro potere d acquisto. A queste poche parole manca solo la protezione dei confini italiani dalle economie e merci dei paesi emergenti, per far ripartire la domanda interna e quindi l’ intera Italia alla grande! Insomma, a TUTTA l’ economia reale esclusi gli speculatori capitalisti, converrebbe che uno stato sovrano riprenda il controllo sulla valuta e neutralizzi gli odierni nefasti effetti del debito pubblico! In pratica, giuste regole e re-distribuzione della ricchezza ri-metterebbero in moto l’economia reale a beneficio effettivo sia di ricchi che dei poveri… Non povertà o ricchezza uccidono le economie, ma… le regole sbagliate!

In pratica, questa situazione economica ingessata, impedisce ai poveri di arricchire ma anche ai ricchi di aumentare la propria ricchezza, a causa dell economia asfittica. Gli unici ad arricchire mediante le regole sbagliate sono i privilegiati.. le elite economiche che non producono benessere, ma che da parassite, lo incamerano senza averne meriti legittimi seppure legali.

Il ripristino della moneta sovrana e della protezione doganale, insieme a strategiche nazionalizzazioni, ri-porrebbe il governo italiano nella condizione di riprendere il sogno italiano, un cammino di nuovo democratico, ripristinando i virtuosi cicli economici che tanto arricchirono italiani lavoratori ed imprenditori!

In estrema sintesi, ai capitalisti invece, non conviene ne l’ estinzione del debito che vorrebbe dire perdita momentanea di guadagni da interesse, ne la svalutazione, che li impoverirebbe! Il problema è che adesso sono loro al governo. Cosa vi aspettate quindi, se non che vessazione e debito continuino a tempo indeterminato? L’ Unione europea non vuole nessuna estinzione del debito pubblico e le terapie economiche sull’ Italia lo dimostrano palesemente,  ma una sua stabilizzazione a livello sostenibile affinchè esso rimanga per sempre una fonte di reddito da interesse alla quale attingere! Ed è per questo che si impone ai popoli di arrancare faticosamente pagandone gli interessi e non si mette mai mano a semplici e definitive soluzioni!

Per statuto è corretto definire l’UE = a debito!!! E ora di capirlo finalmente!!!

Le manovre economiche donando un reddito di cittadinanza? Provvedimenti grandi come poche gocce d acqua per aiutare il mare, perchè attuate mantenendo i medesimi frangenti economici causanti crisi ed imposti dall’ Unione Europea!

In alternativa è fattibile il mantenimento da parte dello stato pienamente sovrano, del debito o almeno di una percentuale mediante  gli strumenti finanziari da sempre canonicamente utilizzati in economia.

La cosa, ripetiamo, non converrebbe comunque, solo a qualche capitalista: A chi dunque?

Ai banchieri!

Perchè?

Perchè i liberisti banchieri hanno sempre guadagnato dagli interessi sui debiti, ovvero usando denaro di altri e nello sbilanciamento sugli interessi percentuali alla restituzione del debito che risiede il loro guadagno. E…il loro mestiere! La forma di investimento più agevole è quella ben remunerata meglio ancora se garantita dallo stato, e se lo stato non ha i mezzi tecnici per controllare i tassi di interesse, ciò risponde al massimo guadagno per gli investitori! Sono i grandi investitori in realtà quelli che beneficiano di più interessanti spread e che quindi vogliono mantenere un debito pubblico fuori dal controllo statale! ( Italia, la vacca sfruttata anche in questo modo gratuitamente senza darle nulla in cambio.) Diversi metodi ma medesimi obiettivi di sfruttamento!

Se la BCE comperasse tutto il debito italiano e non ne chiedesse alcuna restituzione cosa succederebbe? Nulla! L’UE non vuole che ciò lo faccia nemmeno il governo italiano, altrimenti ne avrebbe lasciato autonomi i ministeri preposti e mantenuto la moneta sovrana: Verrebbe così a mancare il “ pollo italiano” da ben spennare!

…, E se non fosse per il fatto che nelle economie normali anche un prestito può produrre dei redditi se ben impiegato, i liberisti banchieri rappresenterebbero del tutto alla stregua dei criminali, la più iniqua forma di parassitismo sociale!

La cosa adesso, man mano che passano gli anni, è sempre meno semplice, perchè i mercati che comperano il debito pubblico sono in percentuale sempre maggiore stranieri.   E semplicemente ad arte stato congegnato un trucco per trasformare debito virtuale trasformandolo in debito reale o almeno le  conseguenze di un tal debito, mutando il debitore dallo stato individuando nei comuni cittadini, i relativi soggetti da sfruttare mediante il nuovo laccio o trucco del debito.

Come funziona il trucco affinchè anche tu ci creda?

Prima dell euro−dittatura era lo stato a pagare gli interessi sui buoni del tesoro, ovvero del debito pubblico, forte di un enorme gettito economico delle aziende di stato, di altre az. partecipate (ora privatizzate,) dei pedaggi, dei monopoli e nello specifico emettendo nuova liquidità monetaria, la quale causava una certa accelerazione del fenomeno dell’ inflazione fino al 1991.  Dal 1992 ovvero alla sottoscrizione di Maastricht… mediante enormi campagne di dis-informazione per non poter dire che allo stato sono stati tolti gli strumenti economici per gestire il debito pubblico, queste passività contabili sono passate ai cittadini. Questo virtuoso meccanismo economico statale agevolmente gestibile, con le nuove regole UE è stato trasformato in inutile quanto deleterio debito privato, quindi facendo nascere un nuovo obbligo o carico di spesa che affossa le economie dei privati mediante un maggiorato fino all’ insostenibile nuovo prelievo fiscale, permettendo allo stesso tempo, ad alcuni investitori invece di arricchire agevolmente sempre di più, sfruttando il “bug” statale creato dall’ UE, senza produrre nessun valore aggiunto all’ economia! E stato realmente trasformato e  trasferito così, un debito da un soggetto ad un altro senza che il nuovo debitore lo avesse richiesto o ne avesse mai dato alcun accordo! E come poter far credere che un simile crimine  sia addirittura lecito o giusto?

Se da un ente “…credibile” come il comune o il fisco ricevi l’ avviso di una cartella esattoriale da pagare tu ci credi che è veramente da pagare,.. soprattutto se non sai che è fasulla o semplicemente sbagliata. L’ Unione Europea fa al popolo italiano, senza alcun rimorso, la stessa cosa, informando in modo fasullo arrivando ad uno spudorato falso ideologico sul tema del debito e consentendo invece ai propri amici di incamerare enormi introiti senza fatica da queste regole capestro, e tu, senza poter verificare assolutamente nulla di ciò che succede e si decide a Bruxelles, stai da oltre 20 anni già pagando!

Lo scrivente teorizza che l’Unione Europea ovvero il “cartello”delle banche BCE abbia enormi difficoltà o debiti privati, i quali  con l’ economia che va in giù peggiorano e perciò ha messo mano ai  poteri governativi per poter attingere ancora al portafogli dei popoli inventandosi creditrice di un nuovo debito, mai contratto da nessun cittadino ma, con  la “magia-UE” è divenuto adesso da pagare… il debito pubblico, la futura più grande fonte di introiti, non per gli stati nazionali i quali solo pagano con gli interessi, ma per la BCE che già controlla la moneta, mediante ulteriore vessazione fiscale ai cittadini!

Cos’è il debito pubblico?

Di fatto, già dall’ unità d’ Italia, il debito pubblico è stata una condizine economica esistente, commistione dei costi bellici affrontati dal governo dei Savoia, indebitato con le banche per finanziare una guerra di liberazione-unificazione dei vari territori italiani, compreso il sostegno dell’esercito imperiale francese. (Debiti fra l’altro contratti anche con la famiglia di banchieri Rothshild, i quali finanziarono per il medesimo conflitto, contro i Savoia, anche l’impero Austro-ungarico.)

Avete letto bene… mentre la politica si scannava, i banchieri guadagnavano da ambe le parti coinvolte nel conflitto. A chi conveniva davvero la guerra? Ai banchieri!

L’altra componente di debito pubblico, consisteva nelle contabilità degli altri piccoli stati progressivamente aggregati.

Questi debiti sono stati determinati anche da politiche di sviluppo industriale come quello del settore ferroviario, infatti le prime locomotive italiane non si costruirono a Milano ma alle porte di Napoli.  Nei periodi di guerra (prima e seconda guerra mondiale) il debito pubblico salì, ancora per spese belliche e per fare fronte  ai mancati gettiti derivante dal parziale blocco della produzione agro-industriale.

Nonostante l’ Italia contrasse ingenti debiti con l’ estero (UK ed USA) necessari a finanziare le spese per il primo conflitto mondiale, in parte si restituirono i capitali richiesti battendo nuova moneta, (aumentando il problema dell’inflazione), ed in parte si ottenne da quegli stati un parziale annullamento del debito (come si annullò in seguito anche alla Germania, parte dei debiti di guerra derivati dal secondo conflitto mondiale.)

Già negli anni 30 praticamente tutto il debito italiano era una voce economica interna, quindi denominato in Lire e perciò facilmente gestibile dallo Stato immettendo liquidità mediante la creazione di nuova moneta, ma, a propria volta aumentando anche l’inflazione, cosa osteggiata dai grandi poteri economici, i quali erano costretti ad investire i propri denari per non perdere ricchezza, cosa che avveniva a causa del fenomeno dell’ inflazione. Eppure proprio questo apparente problema, sospingeva a continui investimenti, insomma, a far rimanere in circolo più capitali, altrimenti giacenti inerti e si rivelava quindi paradossalmente un ulteriore volano virtuoso a contributo dell’aumento di ricchezza e benessere diffuso italiano.

Fatto stà che alla fine del secondo conflitto mondiale nel 1945, fino alla privatizzazione della Banca d’Italia avvenuta a partire dal 1981, la granparte del debito pubblico italiano è in mano ancora alle banche italiane e perciò non consisteva questo debito, in alcun problema economico per lo Stato Italiano, semmai era una questione di gestione politica negli interessi del paese, infatti, al corrispondente aumento del debito (in granparte compensato dalla creazione di nuova moneta, (oltre che dal prelievo fiscale e da prestiti privati,) aumentava in misura maggiore il Prodotto Interno Lordo (P.I.L.) ovvero,  il rapporto debito/pil migliorava perchè lo Stato continuava ad investire insieme al privato, originando tra pubblico e privato, stategiche sinergie industriali sospingendo un circolo economico virtuoso che creava ricchezza in Italia ben maggiore del debito contratto. Si tratta di politiche economiche che creavano vera ricchezza!

Se avete ben compreso, lo Stato ha creato mediante le proprie politiche economiche e monetarie, un’Italia ricchissima con un debito pubblico detenuto in valuta italiana, che ne consentirebbe ampiamente la gestione fino al proprio spegnimento, semplicemente immettendo  una grandissima quantità di nuova liquidità monetaria ad estinzione.

Questa liquidità creata ex novo ed immessa a copertura del debito pubblico naturalmente provocherebbe un repentino aumento dell’ inflazione, se attuata in maniera sconsiderata o non in modo grauale, ma… che sarebbe comunque percepito in misura ridotta proprio in Italia, perchè con una Lira svalutata, ogni commercio in Lire non accuserebbe grandi difficoltà a motivo che ogni scambio commerciale si effettuerebbe con la medesima moneta.

Insomma, le politiche economiche a diminuzione del debito pubblico, attuate gradualmente, provocherebbero un lento aumento di prezzi e proporzionalmente anche dei salari semplicemente sulla base delle regole dei mercati, raggiungendo sempre un proprio equilibrio.

All’ infuori di queste considerazioni rimangono delle differenze di prezzo imposte dai prodotti d’importazione… ma ancora una volta (favorendo la distribuzione di prodotti italiani) rispetto a quelli esteri.

Materie prime importate e prezzi dell’energia importata dall’estero.

Siccome l’ Italia è un paese trasformatore più che produttore di materie prime, e si sà che il costo della materia prima è quasi sempre molto ridotto rispetto al prodotto finito (spesso solo marginale) proprio l’ economia Italiana soffrirebbe molto meno il problema dell’inflazione.

La sintetizzazione di questa esposizione potrebbe sembrare semplicistica, eppure, essa è assolutamente reale, mantenendone saldo il principio che ne obbliga una applicazione ampiamente diluita nel tempo, la quale, per l’ appunto prende forma o si concretizza nella politica economica di Stato.

La Storia economica d’Italia già attesta pienamente questi princìpi:

E un dato di fatto che 1000 Lire, tanti anni fà, valevano più di una paga mensile fino a scendere gradualmente poi, a meno del valore di un gelato.  La svalutazione monetaria creata dall’inflazione, non ha creato squilibri economici e non è avvenuta in pochi mesi, ma in oltre un secolo. Eppure queste politiche, senza danneggiare, ne togliere nulla a nessuno, hanno creato una tale e tanta ricchezza che l’Italia raggiunse al 1991  la condizione di quinta potenza economica al mondo!

Il debito pubblico in pratica è una semplice voce contabile di Stato, trasformata dal governo dei banchieri in  una fonte di lucro privata ed anche in una arma di ricatto contro Stato e cittadini.

Chi… non vuole allora che lo Stato intervenga davvero sul debito pubblico?

Chi ne ha interesse a depredarlo dei propri poteri e delle proprie ricchezze: i banchieri!

Il problema non è economico ma politico!

L’ Unione Europea, (il governo dei banchieri), non ha mai unificato il debito nazionale come ha fatto l’ Italia alla sua unificazione. Non ha mai dato nulla a nessuno, ma sfruttato solo le finanze attive degli stati chiudendo entrambi gli occhi sulle proprie passività e sui derivanti problemi. Per poter fare questo, ha sfruttato la complice partecipazione di politici criminali che hanno raccontato tante grandi bugie agli italiani ed ai popoli europei.

Si è sottratta sovranità agli stati, sottratta la moneta nazionale, sottratti gli strumenti regolatori delle economie, si è aumentata a sproposito la vessazione fiscale, sanzionato in luogo che assistere, peggiorato il debito pubblico, aumentato grandemente la disparità sociale, causando un vero esodo industriale proprio nelle nazioni senza Euro e creato nuova povertà!

Un ulteriore fattore che contribuisce al peggioramento del debito pubblico:

Oltre ad impedire allo stato italiano una libera gestione interna del debito pubblico, il liberismo dell’Unione Europea opera anche dall’ interno in Italia:  Il ministero delle finanze e la Cassa Depositi e Prestiti ad oggi possiedono importanti percentuali di compartecipazione di società come ENI ed ENEL. La cosa sembra normale, alla gente si fà vedere che ai vertici di queste aziende vengono nominati uomini di stato.

Il fatto che invece non viene spiegato a nessuno, è che queste società privatizzate e con quota di compartecipazione statale, sono diventate Società per Azioni (S.p.A.) le quali hanno come unico obiettivo quello del raggiungimento di migliori profitti. Per giunta, Esse investono all’ Estero.

In pratica è avvenuto che la dirigenza statale, in luogo che tutelare gli interessi dei cittadini, si ritrova a tutelare l’interesse di aziende ora privatizzate, finanziandole con capitalizzazioni ed utili che verranno investiti all’ estero. Insomma, le tariffe più care d’ europa pagate dagli italiani, convengono proprio alle aziende che salassano i cittadini ed investono i capitali fuori dallo stato nazionale.

Cosa ci racconta o come ce lo spiega il perchè di questa assurdità di investire all’ estero impiegando i denari dei cittadini italiani,  la Cassa Depositi e Prestiti?   Candidamente comunica: Investiamo nel domani!  Suggerendo involontariamente che “il domani” è fuori dall’ Italia! Siamo di fronte ad una conclamata condizione istituzionale che sconfina nell’ alto tradimento agli imprescindibili prioritari interessi nazionali!!!

Sì! Non è uno scherzo, il governo italiano impiega denari pubblici per interessi privati oltretutto parzialmente convergenti fuori dallo stato nazionale! Come potrebbe mai funzionare bene un economia affetta da questa metastasi liberista nelle istituzioni?

Con l’Unione Europea il liberismo ha completamente pervertito scopo e funzioni degli organi statali, legittimati ad impiegare denaro dei cittadini italiani sfruttando il ruolo pubblico del Ministero delle Finanze e di Cassa Depositi e Prestiti per interessi privati. Insomma:  Una vera e propria truffa!

Si è mai sentito che  un organo nazionale italiano sanzioni un altro ente statale? No! Nessuno stato sanziona se stesso ma l’ Unione Europea sanziona l’ Italia reiteratamente anche per le stesse motivazioni più volte.. leggete l’articolo citato. Un ulteriore danno o vero furto alle casse statali ed agli italiani!

Se si specula ai danni dei cittadini con tariffe energetiche gonfiate e incamerate da aziende non più pubbliche ma private, proprio i conti pubblici peggiorano. Sia a causa delle perdite subìte con la privatizzazione, sia per causa del generale rallentamento dell’ economia che causa un minore gettito fiscale. Questa è la reale ricetta liberista UE mentre i media ingannano la gente asserendo istericamente ogni giorno, che le condizioni politico-economiche offerte dall’ Eurozona siano ottimali… allontanarsene sarebbe causa di ogni male.

Un brevissimo riassunto di economia politica per comprendere l’Inganno del debito pubblico.

Quando si scrive: “i nostri padri hanno agito male perchè hanno indebitato le generazioni future”, vuoldire, non essere a conoscenza dei meccanismi che hanno portato alla odierna condizione contabile del debito pubblico.

Primo punto: Se esiste un debito, deve esistere per forza la medesima controparte a credito, ovvero qualcuno detiene le ricchezze per il quale lo stato si è indebitato.

E giusto far pagare ai cittadini i debiti di stato? NO!

Vediamo il perchè:

Per comprendere, è doveroso ricordare ancora, innanzitutto CHI ha prodotto questo debito pubblico smisurato ed anche chi ha evirato il governo degli strumenti per la propria gestione indipendente:

Nel 1981 legge Andreatta, si privatizzava la Banca d’ Italia, ovvero alcune funzioni riguardanti la moneta dello stato divenivano in questo modo private ( un pò come la americana FED)

Da quel momento la Banca d’ italia nonostante le dichiarazioni del proprio statuto, di essere un ente pubblico, perse il proprio ruolo pubblico, infatti decise di non ritirare più le quote di invenduto dei titoli di stato, emettendo nuova moneta.

Da quel momento quindi per vendere tutti i titoli di stato, non era più il governo a decidere tassi fissi, ma è divenuto necessario applicare tassi decisi dai mercati affinchè si realizzassero le vendite dei titoli.

Così fece il governo, applicò tassi di interesse immensamente superiori negli anni 80 anche oltre il 20% (non il 2% ma il 20%) e… guardacaso chi furono per anni i principali acquirenti del debito di stato?

Le Banche! Sì! sicuri di fare grandi e sicuramente facili affari, proprio i banchieri si sono messi a speculare su questa prima evirazione di potere statale della gestione monetaria, e.. preghiamo di prestare grande attenzione sul fatto che è proprio il neoliberismo che si è appropriato delle funzioni pubbliche della Banca d’Italia, che ha creato questo bug economico italiano per lucrare agevolmente sui nuovi convenientissimi tassi di interesse.

Ai banchieri non conveniva sopportare i costi sociali di gestione del debito, quindi allo stato è rimasta solo la possibilità di aumentare i tassi di interesse perchè da quel momento in poi li avrebbero condizionati i mercati. Cos’ si è creato il BUG gestionale del debito pubblico in Italia.

Quindi, premesso che la Banca d’ Italia è stata privatizzata su pressione dei banchieri causando il famoso BUG dello spread e se le banche detengono la gran parte del debito pubblico acquistato proprio perchè e divenuto un convenientissimo strumento di guadagno con garanzie statali, Di chi è la colpa del debito pubblico?

E colpa delle Banche e dei neoliberisti che ne sono a capo!

Allora: è giusto dire che che “le generazioni passate” hanno creato il debito pubblico ed i cittadini ora devono pagare, alla luce del fatto che invece le banche hanno sia creato il problema tecnico del debito e sia ne detengono una granparte della liquidità?

Se è tutto chiaro al gentile lettore, è un atto da ignoranti da parte dei politici e giornalisti ripetere sempre questa stupida frase di propaganda per giustificare lo scarico di queste speculazioni liberiste ai danni del governo, sui privati cittadini. Non devono i cittadini restituire nessun debito pubblico ma le Banche ed i loro responsabili nelle scellerata gestione affossa-economie. Lo stesso neoliberismo UE era già arrivato nel 1981 in Italia, insinuatosi proprio in Banca d’Italia!

L’ “usuraio” statale in realtà è stato ed è sempre rimasto la Banca ed il sistema liberista che sono i principali clienti dei titoli di stato, sia perchè gli sciagurati accorpamenti delle banche tradizionali e quelle d’ affari volute dai banchieri, hanno obbligato lo Stato a salvataggi bancari che prima del 1992 erano prerogativa statale solo a tutela dei correntisti privati, ovvero dei cittadini.

Governo e banche si sono rincorsi in un macabro gioco di interesse legato ai titoli, problema esistente già prima della privatizzazione della Banca di italia. Non solo quindi “esigenze di stato” o di fabbisogno, hanno portato ad un aumento del debito, ma i giochi di interesse, gli stessi i quali hanno portato alla privatizzazione della Banca d’Italia ed a Maastricht!

Leggete il seguente testo con attenzione…

L’Unione Europea sta “zitta zitta” espropriando gli italiani da 2450 Tonnellate di Oro di stato

La “piovra” UE, nel più assoluto silenzio mediatico sta espropriando gli stati nazionali dell’ Oro di stato (per l Italia sono 2450 Tonnellate d’Oro) La Banca d’Italia detiene e gestisce le riserve nazionali in valuta e oro. L’ordinamento assegna la proprietà delle riserve alla Banca d’Italia; in base all’art. 127 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (ex art. 105 del TCE), esse ora costituiscono parte integrante delle riserve dell’Eurosistema.

Insomma, Nazioni truffate dalla sottrazione della moneta, fiaccate dalla sottrazione delle protezioni doganali e politiche di austerity, e addirittura si vuol sottrarre anche l’ oro di stato? Si!

Questo, già da tempo vuole il governo sovranazionale dei banchieri e fa di tutto affinche l’opinione pubblica non ne venga a conoscenza.

Ad oggi, ascoltare TG e leggere i giornaloni, significa garantirsi ignoranza completa su cosa davvero sta avvenendo in Europa ed in Italia.

Il giusto slogan per la ripresa dell’ economia, quindi non è riforme, ma: Il ripristino delle vecchie regole, confini e leggi, insomma la vera cara e vecchia democrazia se si vuol ritornare al virtuoso passato di benessere economico.

Spiegati “alla nonna”  i 3 segreti sul perchè c’è crisi: 

Il debito pubblico è una menzogna 

1)Se la BCE comperasse tutto il debito pubblico e poi semplicemente bruciasse i titoli cosa succederebe? Si estinguerebbe il debito!

Finirebbero 1000 sofferenze per i cittadini vessati fiscalmente, ma finisce anche un business dall altra parte (per qualcuno vitale,) e si metterebbe in moto una certa inflazione a causa dell’ immissione di una notevole quantità di valuta nuova per estinguere il debito. Questa inflazione colpirebbe in primis gli investitori in valuta, ovvero, impoverirebbe i banchieri!

Questa operazione, siapure quindi, con qualche risvolto economico a conseguenza, possono farla tutte le nazioni che battono moneta propria ed hanno politiche economiche e monetarie non ingessate da poteri superiori, quindi anche la BCE.

Ma la BCE banca privata, rifiuta ogni ruolo sociale nella gestione delle proprie politiche economiche e monetarie, quindi non lo farà mai di cancellare il debito perchè le verrebbe a mancare un pilastro della propria ragione d essere, ovvero il debito!

Il debito è il business core di ogni banca e per la BCE anche la propria unica forza politica che le rimane ovvero il ricatto economico, visto che l’ opinione pubblica sta volgendosi alla conoscenza dell inutilità della Unione Europea!

2) La crisi economica italiana: Perchè? 

Sul campo esistono economie sbilanciate. Una così ricca che nei propri rifiuti ci si trovano cibo ed elettrodomestici ancora buoni, funzionanti, e.. l’ altra dove nemmeno l’ acqua potabile è disponibile, dove la gente… non mangia a sufficienza.

I normali strumenti di politica economica e fiscale sono utili, servono davvero… la svalutazione, il controllo dell’ inflazione ecc ecc ecc … ma, dove gli sbilanciamenti sono davvero incolmabilmente eccessivi, molti di questi strumenti di politica monetaria diventano insufficienti..!

Una nazione con salari ca 10 volte maggiori e pressione fiscale proporzionalmente altrettanto elevata, non potrà sopravvivere all’ assalto economico del terzo mondo, ovvero quello con salari 10 volte minori.. il paese che non ha l’ acqua potabile. Gli strumenti economici tradizionali, a prescindere da come gestiti, rimarranno gravemente insufficienti, perciò le ricette di aumento della competitività, aumento della produttività, ottimizzazione aziendale ecc, possono essere buttate direttamente nella spazzatura.

Esistono altri strumenti economici che devono essere impiegati per superare simili inconvenienti, e paradossalmente essi sono le antiche ricette economiche della rivoluzione industriale, ovvero le politiche interventiste statali, volte sia a frenare l’ ingresso made in terzo mondo,(i dazi) sia ad affiancare l’ industria-agricoltura, aiutando letteralmente con sovvenzioni mirate se necessarie.

Se si fosse compreso bene,  esiste tra le azioni di politica economica di governo, anche la tassa, la quale genera gettito su un surplus da impresa.  Impiegata essa, dove c’è invece sofferenza economica, impedisce forse arricchimenti smodati, ma anche la creazione di sacche di estrema povertà.. lo stato così non vessa ma.. “bilancia”.

Se avete compreso, la “tachipirina” farà bene ad un malditesta, ma ad un uomo con un braccio amputato, sarà meglio indirizzarlo ad un pronto-soccorso d urgenza.. ovvero nell’ ambito dello stesso tema della salute, sarà necessario optare per una soluzione davvero appropriata. La propaganda liberista è la proposta di Tachipirina all’ uomo che sta morendo dissanguato!

3) Perchè allora sembra che  i politici siano tutti ciechi e sordi (ma) non muti?

Perchè il liberismo ha bisogno di bacini di estrema povertà per produrre, senza burocrazia, senza obblighi nazionali a certificazione di qualità, senza pagare dignitosi stipendi e soprattutto senza fisco alle calcagna. A questo servono le regioni povere del mondo, ed il liberismo, sfruttandone appieno le materie prime ed il substrato sociale, si garantisce la staticità di una povertà che in decenni rimane immutata. In parole spicce, si garantisce la competitività sulla pelle dei poverissimi.

L’ altra necessità del liberismo è quella alla quale assolvono bene i giornali e TV propagandiste, ovvero il compito di imbottire l’ opinione pubblica di falsa comunicazione sociale la quale parla solo di globalizzazione e mercato libero.. per convincere i cittadini ad accettare il fatto che miopi ed impreparati politici apriranno i confini, togliendo i dazi, che invece provocano il crollo dell industria nazionale, che per nessuna ragione e mediante nessuna magia si riprenderanno mai, se non si ripristinano le autonomie delle politiche economiche e monetarie e le protezioni doganali!

Povertà del terzo mondo e confini nazionali aperti? è proprio la ricetta liberista per produrre un miliardario ed un miliardo di poveri sostenuta dalla politica, e la politica quindi, un pò per impreparazione, ma molto più per connivenza con gli interessi dei poteri forti economici, organizza salotti televisivi, dove il migrante, l’evasore, la religione o la competitività aziendale sono i colpevoli. Insomma si parla di tutto fuorchè delle vere ragioni da additare ai problemi perchè non deve essere toccato il problema davvero, nell’ interesse di taluni vertici economici.  Questo continuo martellare di falsa informazione con anche i giornali ed i TG partecipi al medesimo modo.. si chiama propaganda dis-informativa, e gli italiani conoscono solo questa voce.

Così si scoprirono i 3 segreti del perchè le cose non vanno bene in Italia e nel mondo. Si chiama Egoismo umano!

Un ulteriore approfondimento al link: 

L’unica cosa veramente grave quanto la crisi creata dall’ Unione Europea, è la gran fatica che fanno i popoli a prendere realmente coscienza di ciò che davvero accade, nonostante la perdita del lavoro, le coercizioni terapeutiche, la desertificazione industriale sotto i propri occhi, e se non reagisce per tempo il governo, che ben conosce queste cose, si va incontro ad un nuovo miracolo italiano: Quello del tonfo così in basso, dopo aver toccato le stelle nel 1991.

Adesso comandano loro in Europa/ ovvero quelli che fanno scientemente  queste cose alla gente sfruttando la propria posizione dominante che in apparenza rientra nella piena credibilità, ovvero modificando illegittimamente molte giuste regole,  trasformando comuni ed innocui meccanismi economici  in autentici problemi sociali! Quando…. ripristiniamo la democrazia… quando ne usciamo da questa malavita istituzionalizzata e ben vestita in giacca e cravatta?

Preghiamo i parlamentari sinceri di ogni partito di schierarsi  per un Italia fuori dalla neo-liberista  Euro-dittatura … fate presto..!

©2020 Boris Smirnov

(*Liberista leggere il glossario)

Debito pubblico: Il segreto del perfetto ingannoultima modifica: 2018-12-14T14:09:32+01:00da borissmirnov