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Prigionia incosciente

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Gentile lettrice, lettore

Il titolo di questo scritto è intenzionalmente provocatorio, in realtà, desideriamo parlare di un duplice tema: quello del significato della moneta e la propria stretta correlazione con l’esistenza dello Stato in ambiente democratico.

La moneta come strumento o bene pubblico, un concetto molto vicino a quello di moneta, proprietà dei cittadini e gestita da uno Stato sovrano, governato da un parlamento in esercizio a piene funzioni…, la quale è una ricetta già storicamente certificata, a garanzia di prosperità e benessere diffuso.

Dal Piano Marshall alle politiche economiche keynesiane, permeate da un capitalismo fermamente sottoposto al potere esercitato da parlamenti che esprimono il volere del popolo, si giunge a questo semplice mix di fattori economico-politici, che è di fatto, la giusta e ben collaudata ricetta proprio davanti agli occhi di tutti, del miracolo economico del dopoguerra effettivamente realizzatosi in seno alle neo-nate democrazie europee.

Ma se la ricetta per il benessere già esisteva, è stato saggio cambiare le regole?

Questo sogno è stato infranto  nel 1992 con la firma e ratifica dei Trattati di Maastricht i quali pongono il potere “capitalista” non più a subalterno dei parlamenti, ma elevato a figura dominante, ed “i mercati”, non ad elementi da gestire democraticamente, per il benessere dei cittadini, ma trasformati in poteri politicamente attivi, ai quali piegarsi in modo subalterno. La privatizzazione di ciò che dovrebbe rimanere pubblico, come la moneta (l’Euro,) è un esempio eclatante,  di prigionia economica, ma…della quale non ne è assolutamente scontata una comune presa di coscienza.  Vediamo perchè.

Questi “Trattati” nella sostanza non rappresentano una Costituzione europea e nemmeno hanno somiglianza ad una costituzione democratica.

Il mondo politico, tramite Media assecondanti, sospingeva non una ricerca di benessere comune, ma la nascita di una moneta comune,    un progetto non sostenibile o nato già morto, perchè disattendeva ad un basilare principio econometrico che indica come imprescindibile che diverse monete assolvano alla propria funzione economica apprezzandosi o svalutandosi, seguendo l’ andamento della economia reale territoriale, assolvendo così al meglio o in modo flessibile alla propria funzione regolatrice dei cambi, del commercio ed a gestione del tasso di inflazione.  L’Euro: moneta uguale per tutte le economie diverse, ovvero rigida, non poteva assolutamente conciliare o assolvere a questa funzione, a dimostrazione che si ricercava un qualcosa che non era affatto l’obiettivo di migliorare un già democratico benessere diffuso, ma.. qualcos’altro… ingannando, mediante futuristiche quanto promettenti prospettive, molti benpensanti, ma anche cittadini culturalmente ferrati.

Anche la privatizzazione delle banche centrali europee, da polmoni di stato, trasformate in S.p.A  e trasferite sotto la nuova potestà di una super-banca (la BCE) controllata da propri privatissimi azionisti, non possono più perseguire politiche nazionali di benessere diffuso ne tantomeno fungere da ammortizzatori sociali, perchè queste politiche sono incompatibili con gli interessi dei nuovi gestori, ovvero dell’estabilishment economico il quale, usurpandone  poteri e diritti agli stati nazionali, gestisce il sistema bancario nell’ unica direzione concepibile per il capitalismo, che è il profitto, infatti, questa “nuova forma” di banca centrale, non risponde più agli interessi di Stato o dei cittadini, ma agli interessi dei propri azionisti.

Di fatto, sia i Trattati di Maastricht (che di Lisbona) confermano progetti che sono accentratori sia di potere che di ricchezza, creando un complesso sistema di istituzioni pubbliche, che imita quello democratico ma di fatto totalmente esautorato dai canonici poteri normalmente attribuiti in democrazia. La moneta unica, in luogo di funzioni regolatrici dell’economia, prende caratteristiche o attributi che la rendono funzionale agli interessi della nuova politica, che ha il medesimo principale obiettivo a funzione di accentramento del potere e della ricchezza. La stabilità monetaria è perseguita per interessi dei banchieri, a scapito della flessibilità che è necessaria all’economia reale.

La compressione dello stato sociale ha la semplice funzione di liberare un immensa liquidità economica altrimenti dedicata ai cittadini, che entrerà così invece, nel paniere degli introiti o dividendi azionari delle banche centrali, contribuendo ad un esponenziale aumento della forbice economica tra ricchi e poveri, generando una elite tanto parassita quanto miliardaria contemporaneamente ad una povertà globale o massificata delle popolazioni italiane nonchè UE.

Mentre in democrazia, è la comunità che  decide con buonsenso ed esperienza, per sostenere la più ampia parte dei cittadini elettori, se al governo, si sostituisce il lavoro parlamentare con quello di uomini dei poteri forti, “i tecnocrati”, (per esempio Mario Draghi, l’uomo per eccellenza al servizio del potere bancario,) si inceppa questo meraviglioso meccanismo democratico a tutela di diritti e prosperità generalizzata, e questo principio è tantopiù preponderante nel sistema UE che ha di fatto esautorato il cittadino dalle politiche economiche e monetarie, trasferite non ad un eurogruppo (organo informale), composto dai ministri delle finanze europei, ma ad una Banca privata alla quale sono attribuiti diritti e poteri pubblici, ma che di fatto risponde ad interessi privati in quanto S.p.A. Stiamo parlando della BCE!

I poteri economici, non decidono “per” il popolo, ma, “in luogo” del popolo… questa apparentemente sottile differenza si rivela in realtà, esiziale per le sorti dei cittadini.

Nel tale caso, gli strumenti democratici, divenuti un ostacolo a talune volontà, rimangono permanentemente compressi o ridotti, mediante l’esercizio di pressioni con strumenti politici materializzati nella narrazione di Michel Foucault come “la creazione di crisi”  a tavolino, (lo spread, il Covid e forse.. la guerra,) che delegittimano in permanenza il Parlamento, sostituito da pochi ed oscuri individui in nome della apparentemente nobile ragione dell’urgenza.

Questa è la storia sintetica del metodo di governo dell’Unione Europeail governo delle banche! Ma l’opera di oscuramento delle menti, promossa da taluni poteri, parte già dai banchi di scuola…

Come vengono preparati i ragazzi per contribuire al benessere nazionale/globale?

I nostri ragazzi sono già da giovanissimi, occupati nei banchi di scuola, nell’apprendimento di molte materie e di concetti che purtroppo, nonostante la esorbitante loro mole, ben poco aiutano a capire, non solo in materia di politiche economiche, ma addirittura, dalle fondamenta della conoscenza, questi programmi scolastici propongono la divulgazione di una grande quantità di informazioni insieme a concetti matematici  propugnati come  logiche aritmetiche le quali, crediamo che non si tratti di un eccesso paronomastico, giungono esse a deviare, da quelli che dovrebbero rappresentare i più basilari fondamenti di matematica. L’ Algebra è uno dei rami della matematica che nel passato rimaneva per ragioni contingenti, materia per pochi eletti… puramente  accademica ed ad oggi si propone invece, come conoscenza utilizzata da tutti nella vita reale.

La Moltiplicazione

Per ragioni a garanzia di affidabilità dei nostri testi, poniamo non tanto l’origine, ma più verosimilmente, la divulgazione del concetto di moltiplicazione associandola a Pitagora… siamo nel ca. 575 a.C. nell’antica Grecia.

Le  origini storiche della moltiplicazione e la propria struttura matematica riservano varie sorprese, incluso qualche falso storico troppo spesso dimenticato Vedi approfondimento.

La tavola pitagorica prevede una serie di numeri associati a fattori numerici che prendono rispettivamente la funzione di moltiplicando e di moltiplicatore. Il risultato prende il nome di prodotto.

Ma.. di quale “prodotto” stiamo parlando?

In realtà, esistono molti avvenimenti in natura, correlabili alla moltiplicazione, come la procreazione,  nella sfera umana, l’ aumento della ricchezza economica… la clonazione.

Eppure tutti questi fenomeni di “moltiplicazione” hanno, non per caso, uno specifico nome in sostituzione di un generico pseudonimo indicante un concetto astratto.

(La fecondazione, arricchimento, clonazione, sono essi, termini impiegati in sostituzione  del concetto di moltiplicazione, per  evitare un principio o concetto astratto, ovvero, un qualcosa di impossibile!

Anche il Cristo, in Matteo Cap. 14 ai versi 19-21 moltiplica i Pani ed i Pesci per sfamare la popolazione, riconoscendo palesemente che questa operazione di moltiplicazione non è affatto naturale ma è un miracolo!

In tutto il periodo medievale, la matematica popolare era di fatto composta dalle 3 operazioni, relegando la moltiplicazione ad un ambito meramente accademico… non si usavano affatto nella pratica vita quotidiana le 4 operazioni, in quanto la moltiplicazione (cosa impossibile) non era affatto necessaria nella vita reale.

Per fare un semplice esempio, nella vendita di legna”, il boscaiolo poteva aggiungere nuova legna andando nel bosco a tagliarne ancora, addizionandone quindi di nuova, oppure venderne una parte, sottraendone una percentuale, oppure dividere la quantità totale in più parti per agevolarne una distribuzione a più famiglie, ma.. mai poteva egli moltiplicare la quantità offerta per la vendita, perchè una azione del genere avrebbe rappresentato un miracolo.

Emerge insomma, un problema di principio su quale genere di informazioni, in assenza di alcuna forma di ragionevole antitesi, viene tranquillamente istruita la popolazione in età scolare, con insegnamenti spacciati per dotte quanto inequivocabili nozioni matematiche ai nostri figli.

L’ Algebra

La nascita di questa branca matematica, quantunque si intenda esistente già nel periodo egizio, risale per convenzione all 800 d.C. proveniente dal medio-oriente ed inizia nel continente europeo, il proprio sviluppo appena nel 13° secolo (1200 d.C.)

L’ algebra prevede ancora l’ uso massivo della già misteriosa moltiplicazione, ed inoltre aggiunge ulteriori regole come l’obbligo allo svolgimento prioritario ovvero, prima delle divisioni ed anche delle moltiplicazioni, anticipando entrambe rispetto allo svolgimento delle addizioni e delle sottrazioni, quindi, rispettando regole rigide le quali disattendono l’ ordine logico di consequenzialità temporale nel calcolo matematico.

Un esempio:

Preso atto che la moltiplicazione è già di per se una azione in concreto impossibile, un “Boscaiolo”, come potrebbe  mai dividere (e giammai moltiplicare) le proprie cataste di legna, senza prima andare nel bosco e tagliare nuova legna addizionandola alla già presente? Si può quindi dividere un prodotto, senza prima addizionarlo, violando la regola della consequenzialità temporale degli avvenimenti? NO!

Allora… ancora prima di parlare di moneta, della propria storia, del significato e del valore della sovranità monetaria, è bene prendere coscienza che lo stesso sistema didattico globale, implementa  informazioni, propugnate dagli istituti scolastici, o.. “investite” da un rispettabile aggettivo di “matematica”, le quali non solo, sono in parte da considerare contabilmente inesatte, ma che sussistono in completa assenza del rispetto di una consequenzialità temporale o primordiale priorità logica, per potere semplicemente realizzare un corretto risultato. Si propugna quindi, un falso ideologico in veste di rispettabile materia di studio, azioni culturalmente propedeutiche a vuoti esercizi mentali, quanto ad impedimento al rendere capaci gli allievi, di  svolgere basilari corrette operazioni di calcolo! Anche l’ uso delle rispettive priorità delle parentesi (Graffa, Quadra, Tonda) stabilisce ancora algoritmi o regole che astenendoci, dal giudicarne la qualità, per ragioni di concisione della narrazione, sono comunque da considerarsi ancora una volta, puramente  convenzioni!

L’algebra che studiano i ragazzi nelle scuole di buona parte del mondo, in realtà non si può elevare a matematica, ma deve necessariamente inquadrarsi in un sottoprodotto  definito  “linguaggio matematico” dove, a prescindere dal proprio uso e dai risultati (spesso opinabili,) gli algoritmi impiegati, sono frutto, non di logiche di aritmetica pura ma provengono da Convenzioni matematiche!

Per leggere il prosieguo di questi testi è quindi necessaria non una preparazione accademica particolare, ma una cultura non condizionata da quella che consideriamo istruzione pseudo-matematica per le grandi masse.

Preghiamo quindi il gentile lettore, di mantenere elevata la propria attenzione, sia sul potere ingannatore della informazione imposta con autorità (come per il calcolo algebrico nelle scuole), comunemente definito “matematica”, ma altrettanta attenzione poniamo sul potente effetto che ha “la regola”  nel linguaggio matematico, a prescindere che porti essa, a risultati corretti o errati, in quanto creata da studiosi, divulgata ed elevata a  convenzione!

La convenzione

Convenzióne s. f. [dal lat. conventio –onis «incontro, riunione; accordo, contratto», der. di convenire: v. convenire]. – 1. Accordo, patto stretto fra due o più persone, fra enti pubblici, fra stato e stato, mediante il quale ciascuna delle parti si obbliga a mantenere i reciproci impegni: (Fonte Treccani)

La Convenzione rappresenta in ambito monetario, uno o più  parametri di comune accordo impiegati dagli Stati che vi si relazionano, come indicatore-cardine per stabilire/mantenere corretti parametri di cambio,  idonee protezioni doganali a tutela del mercato interno e a garanzia della stabilità monetaria. La convenzione si stabilisce anche per la regolazione della circolazione di una o più monete, nonchè altri parametri decisi per consenso delle parti interessate a livello nazionale o sovranazionale, stabiliti dal legislatore nonchè a garanzia di solvibilità del valore dichiarato, impresso nella valuta circolante. (La convertibilità in Oro o meno ecc. che è stabilita sempre per convenzione. )

La Moneta

L’ origine-conio, uso della moneta risale alla notte dei tempi. La tradizione vuole che la moneta sia stata coniata per la prima volta da Creso, re di Lidia (parte della odierna Turchia), nel VI secolo a.C.

Non crediamo sia un caso che il Re Mida,  proveniente dalla omonima regione Anatolia (odierna Turchia,) al quale sono attribuite le fondazioni di citta come Ankara (capitale turca) e dal quale mito proviene il tocco della sua mano a trasformare ogni cosa in oro, sia un predecessore di Creso.

Non vi sono certezze temporali assolute che attestino una data esatta per il primo conio, ma bensì consolidate certezze di carattere sociologico, ovvero, le prime monete prodotte, hanno già la imprescindibile caratteristica di essere esse formate da un materiale considerato per convenzione, di valore.

Oro, argento, bronzo ed altri materiali sono ricorrenti nell’uso della moneta, non perchè non esistessero altri materiali, ma per l’indubbio valore materiale universalmente o convenzionalmente accettato e condiviso.

Tralasciamo il periodo romano ed il seguente arco temporale alto e tardo-medievale,  nel quale, (siapure senza sfuggire agli annosi problemi di fluttuazione monetaria, svalutazioni ecc.),  si mantennero sempre  convenzioni condivise sul valore della moneta.

Maggiormente ancora, alla nascita della moderna Lira, si pone quindi in  assoluto primo piano un medesimo principio cardine  inossidabile, ovvero  inalterato nel tempo, il quale indica il valore della moneta, come principalmente ottenuto ancora per convenzione, cioè, legato ad un comunemente accettato metodo di valutazione, il quale passerà, partendo, nel corso della storia antica, dalla garanzia in solido insita nel valore del metallo stesso utilizzato, arrivando nel 900 alla stampa di cartamoneta di pari-passo agli accantonamenti corrispondenti in oro durante il sistema aureo o Gold Standard (sospesi nel 1931 per la Lira italiana), ma continuati comunque ad aumentare in quantità differita fino al 1934, arrivando poi alla recente dicitura “pagabile a vista al portatore” per la carta-moneta italiana, fino alla privatizzazione della Banca d’Italia del 1981,  giungendo infine ad una convenzione moderna (allora considerata futuristica) ma che ora è cardine a garanzia sul valore della moneta moderna che si materializza nella “fiducia”.

(Per disambiguazione, non fiducia nei mercati, ma nella solidità  come garante dell’ente emettitore della moneta.)

Nel caso italiano, la Lira veniva garantita dallo Stato, che forte del proprio potere politico e della potestà monetaria, rimaneva garante in ultima istanza della solvibilità economica della carta-moneta stampata, ben oltre il termine del sistema monetario Aureo dal 1883 per l’Italia, poi Gold Standard dal 1900, ed anche oltre il termine della convenzione di Brettonwoods  soppressa anche essa nel 1971.

La fiducia nello Stato” come convenzione: non opzione, ma essenza a garanzia del valore della moneta

Il concetto di Stato-nazione origina dai trattati di Westfalia de 1648, ove trae origine il concetto di sovranità  inaugurando un nuovo ordine internazionale mediante un sistema in cui gli Stati si riconoscono tra loro proprio e solo in quanto Stati, al di là della fede dei vari sovrani.  Assume dunque assoluta importanza il concetto di sovranità dello Stato.

Poniamo l’accento che l’Unione Europea è l’organizzazione che sta compiendo un’opera di disgregazione degli Stati-nazione inglobativi, e ciò include la progressiva scomparsa dello Stato a garante sulla valuta circolante.

La nascita della Lira italiana ha una storia complessa che la pone in essere ad un periodo nettamente precedente l’Unità d Italia. Sostituisce il Quattrino, e  Già nel 1472  veniva emessa la Lira dalla repubblica di Venezia.

Le lire, ognuna con il relativo peso, iniziarono a diffondersi in tutti i maggiori Stati italiani e furono emesse nel 1474 dal Ducato di Milano, nel 1498 dalla Repubblica di Genova, nel 1539 dal Ducato di Firenze e nel 1561 dal Ducato di Savoia, Banconote italiane furono emesse in Lire nel Regno di Sardegna il 26 settembre 1745 per decreto di Carlo Emanuele III di Savoia. Si trattava quindi di una moneta di origini Sabaude. Per un breve periodo anche la Francia adottò la Lira come moneta di scambio ovvero fino al 1795, ma per semplicità, parleremo solo del 1860, anno nella quale fu coniata a Firenze una moneta con la scritta «lira italiana». Nel 1862 Vittorio Emanuele II unificò il sistema monetario e la lira divenne l’unità monetaria del regno.

Tornando al Regno d Italia, iniziarono anche accantonamenti in valore dichiarato equivalente, in ORO, proseguiti come soprascritto fino al 1931, a garanzia di solvibilità e stabilità del valore della nuova Lira Italiana, Nascevano e si sviluppavano così, le politiche economiche e monetarie italiane.

Questa garanzia in solido per il valore della moneta da parte di uno stato sovrano è rimasta vigente fino alla fine dell’esistenza della Lira Italiana, che venne sostituita con l Euro nel 2000. (adozione nel Gennaio 1999 e circolazione reale nel 2002.) Seguiranno approfondimenti sulla vera natura dell’Euro.

Siamo arrivati ai giorni di oggi ed ecco, che è arrivato anche il momento di spiegare cosa sia in realtà la moneta.

La moneta, come sopra-descritto non corrisponde ad alcuna ricchezza,  essa è come l’ acqua, come l’ aria, un imprescindibile bene pubblico, una convenzione, che se correttamente concepita, sancirà la propria appartenenza al popolo in veste di  prezioso strumento economico nelle mani di uno Stato sovrano operativo in regime democratico. Nel pensiero dello stesso Giacinto Auriti, Giurista, saggista e politico italiano,   se la moneta è detenuta in democrazia in forma di bene pubblico, essa è un potente strumento economico nelle mani dello Stato.  Quando la moneta non è un bene pubblico, ma detenuta in mani private,  esattamente come è invece l Euro, la moneta privata del governo dei banchieri, senza Stato e senza garanti in ultima istanza, almeno che l’UE non trascinerà in gioco a garantire, gli  Stati-nazione che sta ad ora smantellando, essa si trasforma in uno strumento di coercizione sia politica nonchè di signoraggio economico.  

La moneta è fondamentalmente una convenzione in democrazia, ovvero, un formidabile strumento di agevolazione per lo scambio di merci e servizi, mediante dei valori monetari condivisi.  La possibilità di poter fluidificare il valore di ogni prodotto ed ogni servizio (anche intellettuale) da una moneta, rende molto più agevole il commercio, nonchè molto più agevole l’ estensione dell’offerta dei propri prodotti, non solo oltreconfine, ma ad un mercato che teoricamente diviene a mezzo proprio della moneta stessa, globale!

(Disambiguazione: La globalizzazione intesa come scambio globale è un valore aggiunto al commercio, invece il crollo delle protezioni doganali, rendendo economie sistemicamente sbilanciate ed indifese, è un crimine che favorisce solo le aziende che lo sospingono per interesse particolare.)

Lo stesso Stato-nazione in democrazia, si fonda su quattro cardini economici (in Italia sono stati ben 5) tutti al servizio del cittadino, i quali sono:

  1. Le politiche economiche 
  2. Le politiche monetarie 
  3. Le politiche dei tassi di cambio
  4. Le politiche di gestione dei gettiti delle aziende di Stato e partecipate
  5. Le politiche fiscali (doganali) (Il prelievo fiscale in uno stato battente moneta sovrana non si pone come obiettivo primario, quello di pagare debiti e spese, ma principalmente  per regolare il flusso di quantità monetaria disponibile in circolazione, per mantenerne la migliore stabilità di valore.) Le dogane non servono a chiudere i confini, ma a proteggere il mercato interno dagli eccessi della concorrenza sleale, ed a tutela comunque del libero diritto di scelta, aumentando il paniere di prodotti offerti, e non diminuendolo, (per es. a causa delle imprese che chiudono. ) In uno Stato evirato dai propri poteri economici, la pressione fiscale per conseguenza diretta esplode invece, perchè  essa diviene la unica risorsa per pagare debiti e spese, se non si considera l’ accesso al credito, nel tal caso, il quale non è una soluzione sostenibile.

Di questi  cinque cardini economici, l’Unione Europea ne ha già sottratto ben Quattro, lasciando allo Stato le mani libere solo per l’ esercizio del quinto potere, ovvero il prelievo fiscale, il quale obbligatoriamente esplode, per fare fronte all’evidente problema di sottrazione degli altri poteri e risorse, nonchè, rimasto esso nelle potestà dello Stato, dissimula le reali responsabilità di sottrazione coattiva esercitate, ben nascondendo così, una sostanziale sottrazione a monte, di ricchezza e democrazia, operata dalla Euro-truffa! 

All’Unione Europea piacciono le sottrazioni!  Quelle perpetrate contro Stati e Popoli sono proprio reali, ma raccontano a voi cittadini di farvi invece dono delle impossibili loro “moltiplicazioni”, che si incarnano nei sempre rosei prospetti economici futuri realizzabili dalla moderna super-nazione esibendo l’ Euro-carrozzone, di fatto, una costosissima macchina senza poteri, per dissimulare la reale natura aspira-ricchezze UE, nonchè auto-referenziale promotore delle bugie della più abbietta e pura euro-propaganda.

A prescindere dalla reale data esatta o per convenzione ritenuta “nascita” della Lira italiana, il neonato Regno d’Italia, riteneva necessario unificare i debiti pubblici degli stati entrati a farne parte e lo fece!

Azione questa, invece espressamente rifiutata dall’Unione Europea, nel medesimo frangente di venire all’esistenza, cosa che per importanza, avrebbe dovuto fungere da campanello di allarme per le ragionerie di Stato di tutte le nazioni dell’area Euro. Ovvero, il palesarsi di un nebuloso.. oscuro nuovo potere politico sovranazionale impegnato in un poderoso spoglio globale di potere e ricchezza, una unilaterale sottrazione economica agli stati nazionali e niente affatto occupato nella creazione di una vera unione di stati…

Perchè è stata sospinta la nascita dell’Unione Europea con l’Euro?

Le moderne democrazie europee sono sempre andate scomode agli oligarchi economici, che in luogo di fomentare nuove guerre, si sono alleati per sottrarre ricchezza e potere ai popoli con una geniale quanto criminale azione di esproprio occulto di diritti, ricchezza e di potere politico. La creazione di un Super-Stato che togliesse il potere ai cittadini, creando un sistema pseudo-democratico in realtà spogliato di ogni potere politico quanto del potere di legiferare.  Il consiglio dell’Unione Europea ed il Parlamento Europeo   non hanno nemmeno il diritto di iniziativa legislativa in quanto esso appartiene alla Commissione Europea!  Il Parlamento nulla più può che fare proposte, senza alcuna garanzia che esse vengano ascoltate ne tantomeno accettate. L’Euroguppo, organo composto dai ministri delle finanze degli Stati europei, non ha nemmeno il diritto a convocare riunioni formali. Esso è un organo pubblico informale, ovvero con potere legislativo nullo!  Infatti, la gestione delle politiche economiche e monetarie è di fatto stata trasferita ad una banca privata: la BCE!

Si tratta insomma, di un raffinato escamotage ordito da alcune elite economiche partecipi di fatto alla gestione della già sovranazionale CEE, unitisi con i Banchieri per sottrarre una mole incalcolabile di ricchezza alla collettività!  L’Unione Europea, smembrando gli Stati nazionali, intende esautorarli a garanzia della moneta circolante, quindi, per garantire l’Euro, con la “sottile differenza” che si tratta di una moneta in mano a privati, si stanno sottraendo i risparmi in oro pubblici  (ed impiegare se necessario) queste ricchezze, passate miracolosamente da una potestà pubblica in mani private, ovvero sotto la potestà della BCE, una privatissima S.p.A. con sede in Germania a Francoforte in Grossmarkthalle.  Come è possibile un tale ignobile enorme esproprio economico all’atto pratico senza che il popolo ne venga a conoscenza? Semplice, è sufficiente non parlarne. Allora abbiamo deciso noi di aprire questo fetido sepolcro composto da un colossale furto di benessere e ricchezza per farne luce rendendo pubblica la vera natura dell’UE!

La Banca d’Italia detiene e gestisce le riserve nazionali in valuta e oro.  Ben 2.452 . Tonnellate!

Notate:  “L’ordinamento” assegna la proprietà delle riserve alla Banca d’Italia; in base all’art. 127 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (ex art. 105 del TCE), esse costituiscono parte integrante delle riserve dell’Eurosistema.

Se associamo queste informazioni alla conoscenza del decreto  sullo scorporo della potestà giuridica statale patrocinata dal Ministero del Tesoro, dalla Banca d Italia, che con il d.lgs 10 marzo 1998 n. 43 sottrae la Banca d’Italia alla gestione da parte del governo italiano, sancendo l’appartenenza della stessa al sistema europeo delle banche centrali patrocinate da una banca sostanzialmente privata, la BCE, che è una S.P.A. con sede a Francoforte, in Germania, diviene immediatamente chiaro, non solo che stanno smembrando la crema del sistema economico italiano, cedendolo in mano straniera, ma anche che tutti i risparmi di Stato in Oro dall’ unità d Italia fino al 1998, sono sottratti ai cittadini italiani e si stanno trasferendo in nuove mani, o proprietà del governo dei banchieri, L’Unione Europea, proprio il governo al quale piacciono tanto le sottrazioni e che quindi ne promuove une vera e propria politica economica,  sottraendo all’Italia aziende nazionalizzate o del tutto statali e partecipate con le privatizzazioni, sottraendone la banca centrale italiana, sottraendo le protezioni doganali e sottraendone la stessa moneta sovrana infliggendo una dieta dimagrante composta da Austerity e Spending review, perchè lo Sato, privato sia dei gettiti economici che delle protezioni doganali e privato della moneta sovrana, non può più esercitare politiche espansive per i cittadini, ma solo inasprire la leva fiscale per sopperire alle continue sottrazioni operate da quella che non possiamo che definire: la  Euro-truffa ai popoli!

Ma non è finita qui: Questo governo sovranazionale, infligge sanzioni in luogo che re-distribuire ricchezza, ed ancora sottrae chiedendo alle nazioni dell’area Euro, miliardi di Euro (ca 125 miliardi all’Italia) a garanzia di fantomatici fondi salva-stati come il MES , il SURE, Eurobond, fondi che per l’ennesima volta saranno sottratti e donati dagli stati a questi istituti-truffa che invece non aiuteranno nessuno ma che saranno concessi in prestito agli stati bisognosi creando sofferenza economica agli stati donatori ed agli stati recettori, debito!

Le informazioni soprascritte non sono presenti nei giornali o diffuse alle Radio ed ai TG. Eppure questa è la realtà!  L’ informazione è da 30 anni oramai muta, ovvero, al servizio dei nuovi veri poteri.

A nascondere questo “olocausto economico” subìto da uno Stato oramai inerme,  immobilizzato da poteri sovranazionali, contribuiscono “saltimbanchi e giullari” televisivi spacciati per esperti che presiedono quasi tutti i salotti, accollando la causa della crisi ad una cronica inefficienza strutturale o incapacità dello Stato, coprendo l’ evidente realtà e, naturalmente per coprire anche ulteriori furti di ricchezza e democrazia, esprimono raccomandazioni sulla necessità di accelerare “le riforme”, che nessuno sa, ne saprà in cosa consistono, per la ragione che si tratta ancora di “comprimere ulteriormente” i poteri di uno Stato già in via di smantellamento.

E necessario imparare a pensare in modo autonomo per poter davvero leggere nella giusta chiave i  segnali che indicano lo stato di salute della Democrazia. In Italia dopo 30 anni di Euro-truffa è di vitale importanza, prendere piena coscienza che si stanno sottraendo agli italiani, immense quantità d Oro, chè si sono già sottratti diritti, welfare, benessere generale, nonchè sia stata sottratta l’industria di Stato oltre che la protezione doganale e la moneta sovrana.

Chi sta truffando l Italia?

Alla scomparsa del sistema monetario dollaro-centrico di Brettonwoods del 1971, le nazioni facenti parte della CEE aderirono al “serpente monetario”… eh.. già il nome, la dice lunga sulla dubbiosità di questo sistema che rappresentava in realtà un esperimento di unificazione monetaria, imponendo una rigidità dei cambi delle valute nazionali, che non corrispondeva affatto a quella del naturale apprezzamento monetario delle economie reali, ma già da allora, ad una espressa imposizione, propedeutica alla venuta dell’euro.

Con il Serpente monetario ed i cambi rigidi infatti, puntualmente si verificarono crisi economiche degli stati nazionali aderenti tanto che  il Regno Unito e Irlanda ne uscirono nel giugno 1972, seguiti nel febbraio 1973 dall’Italia e nel gennaio 1974 dalla Francia. La lira italiana restò fuori dal sistema fino alla vigilia dell’entrata in funzione del Sistema monetario europeo, nel 1979, e.. proprio tra il 1974 ed il 1979 in Italia ci fu una ripresa economica, ovvero ancora e sempre e solo fuori dal laccio delle regole monetarie europee!

La ripresa italiana viene interrotta nuovamente nel 1979, dall’ingresso nel nuovo sistema monetario europeo (SME) avente le medesime caratteristiche disfunzionali rispetto alle esigenze delle economie nazionali, reiterando le politiche monetarie di cambi semi-rigidi imposti in aperta opposizione alle necessità degli Stati, infatti per un ennesima volta riappare la crisi economica e nel 1992, sia il governo britannico che il governo italiano, si ribellano da queste regole capestro europee e ne escono svalutando la propria moneta con un immediato rimbalzo di ripresa di competitività con i mercati esteri. Quella che diverrà l’odierna UE, era già al potere e faceva prove di sacrificio dei popoli da immolare alla tanto inutile quanto anti-economica nascita della moneta dei banchieri, l’Euro!

Queste convenzioni  monetarie imposte dagli ideatori dell’UE, corredate dalla sottrazione delle banche centrali, sottrazione della moneta sovrana, sottrazione delle protezioni doganali e dalle isteriche e continue richieste UE di denaro, (ancora sottrazioni)… donato a garanzia di stabilità (MES, SURE, Prestiti BEI ecc.) e ceduto poi solo in prestito creando debito, non sono semplici indizi,  ma prove matematiche ripetute nella storia, a testimonianza della direzione fallimentare follemente perseguita dalla politica del governo dei banchieri contro le democrazie europee.

L’ Unione Europea sta truffando gli italiani con le politiche del pensiero unico concretizzate nella perpetua “sottrazione felice” , abusando della autorità dei propri banchieri per ingannare e spacciandole ai cittadinicome il massimo benessere possibile, esattamente come si ingannano gli studenti a scuola, imponendo in modo autoritario lo studio di convenzioni matematiche fuorvianti spacciandole per matematica, nonostante i risultati errati, specchio dei disastrosi dati economici per l’Italia prodotti delle politiche-truffa targate UE!

L’ Unione Europea sta silenziosamente smantellando e saccheggiando lo Stato, che è stato storicamente il migliore strumento democratico a protezione del cittadino non solo dal dopoguerra, ma migliore rispetto ad ogni altra epoca,  suggerendo all’opinione pubblica che si tratta di semplice progresso… sociale, dell’ingresso in una più ampia o sovranazionale democrazia.

L Italia versa in uno stato sia democratico che economico agonizzante.  Crediamo che questo inganno globale, definito da ignoranti benpensanti, propagandisti ed impreparati, al meglio, come un “futurista” esperimento politico, sia giunto al capolinea senza possibilità di appello.. ne mancano in sostanza, gli stessi fondamenti democratici per somigliare ad una Costituzione!

E giunto il momento di uscire da questa prigionia incosciente, aprire gli occhi all’evidenza che i disastrosi risultati economici conseguiti dall’Italia curata dalle euro-terapie equivale agli inutili algoritmi algebrici che portano a risultati sbagliati!  E giunto il tempo di riappropriarsi della cara vecchia Democrazia italiana con lo Stato nuovamente forte di tutti i propri diritti! Non ci si faccia più ingannare! l’UE è una piovra economica ed una nullità democratica!

Uscire dall’Unione Europea e se possibile, anche dalla NATO  per completare l’ evasione dalla USA-schiavitù, visto che negli ultimi 50 anni, essa si è rivelata una fonte di sistematica aggressione militare in luogo che di apparato strategico di difesa, disattendendone lo stesso statuto che ne decretava la propria nascita e creando il paradosso di istituzione difensiva, che reiteratamente impiegato con scopi di aggressione, determina invece, un aumento del rischio di conflitto militare.

Ogni governo italiano europeista o che sostiene questa truffa europea la quale vieta l’assistenza alle aziende, che impone una dieta composta da Austerity, Europact, Spending review perchè ne ha sottratto i gettiti economici, che raccoglie fondi a titolo gratuito “per la stabilità”  cedendoli a prestito  generando debito e che inoltre opera un esproprio dell’Oro, della moneta sovrana, delle protezioni doganali e del diritto dei cittadini alla propria auto-determinazione in democrazia  è completamente complice contro il popolo!

A meno che il soprannaturale non intervenga, solo il ritorno  alla democrazia con il ripristino di piena sovranità politica e monetaria, nonchè il ripristino della protezione doganale dei propri confini nazionali, può restituire vera ricchezza e vero benessere ai cittadini, ed impedire sanguinose guerre come quella che al momento della stesura dell’articolo è tra Russia, ( un popolo senza democrazia,)  ed Ucraina!

©2022 Boris Smirnov

 

 

 

 

 

 

Prigionia incoscienteultima modifica: 2022-03-05T11:12:58+01:00da borissmirnov