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Perchè aumentano i prezzi dell’energia?

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Gentile lettrice, lettore

Mediante questo testo, desideriamo approfondire, scavando un pò oltre alla retorica o polvere d’informazione servita a popoli, che si sà… per l’estabilishment, è da sempre meglio non capiscano un granchè!

Evitando inutili tecnicismi, metteremo a nudo i veri perchè dell’esplosione dei costi delle energie come dei carburanti, istruendo il gentile lettore al dettaglio sulla composizione percentuale reale dei costi in bolletta, mediante un assemblaggio di dati, il quale una volta compreso, consentirà in totale autonomia di valutare e giudicare le varie dichiarazioni che si odono e si leggono da Radio, TV e Giornali.

Potrebbe sembrare surreale, eppure il problema si condensa nella breve “frase magica” che recita: I prezzi aumentano quando le democrazie diminuiscono! 

La lettura di tutto l’articolo consentirà di comprendere appieno questa frase.

Perchè aumentano i prezzi dell’energia? 

Colpa della Guerra Russo-Ucraina? Colpa dell’approvvigionamento difficile o diminuito del Gas Russo?

Così dicono o almeno sibillinamente lasciano intendere alcuni noti Media Mainstream, ai quali ben poco è concesso dai rispettivi proprietari in quanto a libera informazione.

Ci sarebbero forse informazioni che l’Unione Europea insieme ai governi delle nazioni UE, vorrebbero sottacere al comune cittadino?

Crediamo di si, e vi invitiamo quindi ad analizzare i seguenti dati!

Il prezzo della corrente elettrica in Italia ( prendiamo l’anno 2021 come riferimento) è composto da materia energia (59,2%), trasporto e gestione del contatore (17,5%), imposte (12,6%), oneri di sistema (10,7%).

A sua volta la materia Energia è composta non solo da GAS naturale che rappresenta ca il 77% di tutte le fonti di produzione (carbone 11,40%,  nucleare 5,47%  altre fonti, 4,82%)

Considerando il costo generale della sola materia energia equivalente al 59,2%  e sottraendo le fonti non denominate Gas, si arriva alla quantificazione del prezzo in bolletta reale della sola componente GAS attestato quindi al ca. 45,4% di tutte le voci. ( Il 45,4% corrisponde al 77% del 59,2%  della menzionata materia energia per conoscere la percentuale di costo della sola materia prima GAS )

Già nel 2018 si parlava di crescenti costi della componente materia prima dell’energia, eppure il prezzo del Kilowatt-ora, nel 2018 si attestava ancora al di sotto dei 22 centesimi di euro tutto incluso! 

Eppure ad ottobre 2022 il prezzo del kilowatt-ora dell ENEL beninteso nel “mercato tutelato”,  si attesta intorno ai 60 centesimi di euro.

Mercato tutelato… ma da chi?

Mentre il mercato elettrico indicato a “maggior tutela” utilizza una componente energetica di Gas naturale equivalente al 77% di tutte le fonti,  il mercato elettrico italiano non incluso a “maggior tutela” impiega solo il 36% di GAS naturale per produrre energia elettrica(grafico nr4 al link) il che significa che il costo della famosa (quota globale 59%) del prezzo della materia energia equivalente al 59,2% dell’intera bolletta, sarebbe per la parte GAS naturale solo il 36% del 59,2% che corrisponde ad appena il 21,2%  dell’intera bolletta.

Domanda:

Ma se nel mercato elettrico libero il prezzo della componente Gas si attesta appena al 21,2% della spesa energetica, come è possibile che il prezzo dell’energia elettrica sia quadruplicato nei contratti che ironicamente portano la nomina di “a maggior tutela“?

Risposta:

Nel passato (prima delle privatizzazioni dell’euro-disastro di Maastricht) il governo italiano faceva il proprio dovere a protezione dei consumatori, agganciando il prezzo della materia energia Gas (in quegli anni davvero molto economico) a tutte le altre forme alternative di risorse energetiche, per tutelare gli utenti finali ovvero i cittadini, ed in special modo quelli che fruivano di contratti energetici definiti “a maggior tutela”, che non si chiamava proprio così, ma semplicemente mercato tutelato.

Con il decreto legislativo del 16 marzo 1999, n. 79, detto anche decreto Bersani, lo Stato Italiano recepiva una direttiva della Comunità Europea che introdusse la liberalizzazione del mercato elettrico dando inizio alla progressiva diminuzione di tutela economica ai cittadini da parte dello Stato in linea con quella che è la visione (CE, ora UE) neoliberista del mercato libero.

Con le privatizzazioni, questi parametri di calcolo rimasero congelati, negando il principio che la materia energia Gas non più a prezzi controllati a causa della liberalizzazione dei mercati, non poteva fungere neanche più da riferimento virtuoso nel calcolo della bolletta.

Ad aggravare maggiormente la condizione dei cittadini ci penseranno successivi governi che affideranno le garanzie sulla sicurezza e corretta concorrenza non più allo Stato, ma dal 1995 all ARERA definito (per tranquillizzare l’ opinione pubblica) Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente  ma che in realtà è un ente indipendente che è sinonimo di privato. Con l’ARERA nascono i contratti energetici definiti “a maggior tutela” e che termineranno nel periodo 2023 – 2024 , mentre per le piccole imprese e microimprese con potenza impegnata superiore a 15 kW, la fine del mercato tutelato è già avvenuta il primo gennaio 2021 ed ecco che si scopre il perchè delle tariffe pazze proprio per piccoli esercenti, bar, pizzerie ecc ecc.

Questa dismissione dei contratti a maggior tutela anticipata proprio per le piccole  imprese rappresenta l’ennesima iniziativa affossa-industria italiana, della quale non ci sottraiamo dal sottolinearne una funzione disgregatrice, parte di un più ampio progetto di smantellamento economico-industriale del sistema-Stato, voluto da poteri economici al di fuori dei confini nazionali.

Un ulteriore aggravio per le bollette, consiste nell’aumento delle Euro-tasse correlate alla produzione di energia che gravano sulle quote di emissione di CO2, ovvero un mercato del diritto ad inquinare a pagamento rappresentato dalla compravendita per quote tassate di emissioni, stabilite dall’Unione Europea. Una volta… si scherzava raccontando che si arriverà a tassare l’aria… l’UE è riuscita a farlo davvero senza che ve ne accorgiate, accollando questi oneri in capo alle aziende energetiche le quali riversano questi costi direttamente ed integralmente sul cittadino… il quale però, sà solamente che è rincarata la luce ed il Gas…

Ma non è tutto: Il caro  bollette incide sulle accise ed altre tasse come l’IVA, creando un circolo vizioso di aumenti di gettito incamerati dallo Stato, nonchè sempre lo Stato beneficia di parte di questi  quantomeno “imbarazzanti” surplus economici come partecipato azionario nelle quote di mercato delle aziende energetiche.

Le aziende energetiche come ENI e lo stesso Stato italiano stanno lucrando sull’ecatombe economica causata dall’impennata dei prezzi delle energie.

Crisi per le multinazionali o per i cittadini?

L’ENI (non da meno l’ ENEL)  dichiara profitti straordinari per il primo semestre del 2022 rispetto ai risultati economici del medesimo semestre nel 2019

Ma.. come, c’è crisi e le multinazionali dell’energia dichiarano guadagni record?

Ecco che emerge finalmente la realtà…, una economia niente affatto affaticata dai mercati o dalla concorrenza, ma all’inverso, una situazione dove le aziende operanti in regime di oligopolio, approfittano a piene mani della assenza istituzionale dello Stato ai propri canonici doveri nei confronti dei cittadini. Lo vuole chi spinge la liberalizzazione dei mercati… lo vuole l’Europa!

Insomma, nel silenzio più assoluto la metastasi liberista trasforma le istituzioni di Stato in associazioni per profitto privato, i cittadini soffrono a causa dello smantellamento delle istituzioni nazionali e della liquidazione degli organi statali di controllo o anti-trust, con servizi delegati al privato, definito in una più elegante accezione, ente indipendente.

Il problema sarebbe definitivamente risolvibile ri-nazionalizzando le energetiche che sono aziende strategiche per l’economia nazionale e ripristinando dalle fondamenta le origini sociali del funzionamento degli enti di Stato  come  Cassa  Depositi e Prestiti.

Il sistema-Stato fa un passo in dietro

Lo stato italiano sta svendendo i propri porti ad aziende straniere così che in territorio italiano le leggi negli scali portuali subiranno una legislazione di tipo off-shore, la quale trasferirà le sedi di giudizio in tribunali o arbitrati stranieri  nei quali lo stesso Stato italiano potrà essere citato in giudizio, in luogo dei canonici dispositivi giudiziari preposti sul suolo italiano.

Lo Stato: da entità protettrice del cittadino a metastasi costituzionale

Le privatizzazioni sospinte da una visione neoliberista dell’economia, hanno progressivamente sottratto protezione sociale e tutela nei contratti, contribuendo al processo di conversione dello Stato Italiano, da democrazia protettrice dell’interesse pubblico a colossale “macchina” di produzione di reddito privilegiato a spese e danno dei contribuenti, rinnegando in sostanza i princìpi costituzionali che hanno sancito la propria nascita… nel più assoluto silenzio mediatico. Lo Stato: Da entità geopolitica a protezione dei cittadini, con il contributo di politici compiacenti che ciclicamente rinnegano ogni propria promessa elettorale, ora trasformato nel loro oppressore!

Come e Perchè?

Cassa Depositi e Prestiti, che è nata 11 anni prima dell’ Unità d’Italia per volere di un parlamento (regno di Sardegna) e che solo pochi anni dopo diverrà il  parlamento italiano  è stato un ente strategico all’unità economica italiana… ancora  beninteso ( sempre nel più assoluto silenzio mediatico) trasformata in  Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP SpA), perdendo le proprie funzioni di propulsore economico italiano, ma obbedendo a nuove regole contenute nel proprio nuovo statuto che come per ogni S.p.A. hanno obiettivo primario, quello di produrre redditi ai propri azionisti, missione del tutto incompatibile con lo scopo per cui è nata questa istituzione.

Mentre Giornali e TV ancora illudono che l’ENI sia un colosso energetico controllato dallo Stato, ecco che emerge che l’ENI, il quale si dice controllato dal Ministero dell’Economia, in realtà esso, vi partecipa in quantità irrisorie (4,4% al 2022)  e l’Ente pubblico che determina invece per dimensioni il reale controllo dell ENI è  Cassa Depositi e Prestiti (ca.30% al 2022).  Ripetiamo: Ente con stato giuridico definito pubblico, ma in realtà anche esso privatizzato e che ora, in forma di S.p.A., nonostante  la propaganda insista a dipingerlo Ente Pubblico utile per l’intervento in tutti i settori della politica economica nazionale ed internazionale, (CdP) ha perso di fatto, completamente le funzioni sociali assegnatele alla propria nascita, per abbracciare il proprio nuovo Statuto che come S.p.A. la rende un ente creatore di redditi privati!

E… se vi informassimo che il prezzo del gas naturale è stato nel 2017 e 2018 più alto che nel 2021,  come la prendereste con chi vi informa che l’aumento dei prezzi dell energia è colpa dell’ aumentato costo del gas?

Il seguente grafico  (PSV – hub italiano di scambio del gas all’ingrosso) indica i prezzi reali del gas per il mercato italiano.

figura1_andamento-prezzi-al-PSV-e-al-TTF

Questi dati sono pubblici e se letti con la giusta prospettiva, mettono a nudo un perfetto falso ideologico chiamato “mercato tutelato”

Avrete ben intuito che non è affatto l’aumento del prezzo del Gas il fulcro del problema (altrimenti anche i prezzi del mercato del Gas nonche elettrico perchè ad esso agganciato, nel 2017 e 2018  avrebbero superato quelli del 2021) ma la cosa non è mai avvenuta. Emerge così la reale responsabilità che si individua nelle politiche energetiche ed economiche di un Governo non solo supino, ma gravemente correo alla recezione pedissequa di direttive e norme imposte dall’UE, le quali incidono negativamente ancorpiù degli stessi prezzi delle materie prime.

Ma prima facciamo un esempio simile per quanto riguarda il prezzo dei carburanti che nel periodo Enrico Mattei (presidente dell AGIP fino al 1962) azienda allora di Stato il quale nazionalizzava le aziende strategiche e consentiva ai carburanti italiani l’offerta ad un prezzo alla pompa più basso e conveniente d’Europa.

Purtroppo in seguito le cose cambiarono,.. il Mattei fu assassinato e cambiarono le politiche economiche italiane per le energie, prendendo una direzione di tipo liberista e che porteranno i carburanti italiani a divenire fra i pià cari d’Europa.

Se un barile da 200 litri di Petrolio costasse 50 dollari e poi aumentasse del 40% arrivando a costare 70 dollari

Ipotizzando che da un barile di petrolio convertissimo ogni sottoprodotto (senza considerare alcuni sottoprodotti finiti ancora più remunerativi)  inglobandolo solo in gasolio e benzina con un prezzo medio di 1,8 Euro al litro= 360 euro al barile compresa di tasse e costi di produzione, e considerando che quei 20 dollari di aumento corrispondono  al cambio valutare di Novembre 2022  a ca 20 Euro, la cosa spalmata in 200 litri che rappresenta  lo standard per 1 barile, corrisponderebbe ad un aumento reale di soli ca 10 centesimi al litroConsiderando lo storico del prezzo petrolifero tra il 2016 ed il 2018 con valori oscillanti tra i soli 30 ed i 65  dollari al barile,   ed il cambio valutario di allora, il reale aumento del prezzo della benzina/gasolio non si attesterebbe a livelli insostenibili, ma semplicemente oscillerebbe tra i soli  4 fino a 7 centesimi al litro!

Nuovamente emerge che l’aumento del prezzo della materia prima, quindi, sia del Gas ma anche del petrolio, incriminato da Giornali e TG per volere del “potere”, come responsabile dell’ aumento del costi energetici e dei carburanti, ancora non centra nulla!

Allora perchè esplodono i prezzi delle energie e dei carburanti?

Il governo sovranazionale UE è determinato a smantellare gli Stati-nazione sospingendo la privatizzazione di tutta la ricchezza nazionale comunemente creata dai cittadini, sottraendone i benefici economici che verranno così a mancare. Inoltre, nascondendosi dietro complesse formulazioni giuridiche, consente di fatto la formazione di cartelli economici in nome della liberalizzazione dei mercati, non ostacolando accordi comuni o congiunti sui prezzi (al rialzo)  e propagandando queste truffe al consumatore come naturali tendenze dei mercati ad una certa conformazione delle offerte che si traduce in una illegittima omologazione dei prezzi nell’area UE!

Come potrebbe mai un sistema fautore della liberalizzazione dei mercati, vincolarli ovvero renderli in sostanza non liberi con leggi anti-cartello?

Naturalmente l’UE nega a parole di consentire cartelli economici, ma l’unico genere di cartello vietato dall’UE, sarebbe quello che riduce la concorrenza,

Ma… intendono la concorrenza concetto o la concorrenza azienda?

Scrivono a chiarimento: Possono essere considerati anti-concorrenziali tutti gli accordi e scambi di informazioni tra un’impresa e i suoi concorrenti che mirano a ridurre la sua incertezza strategica sul mercato

Nella sostanza “il cartello” con prezzi al rialzo non può fungere da deterrente alla libera concorrenza, non riduce la concorrenza, al contrario, ne aumenta i vantaggi, ma… ai danni del consumatore.

Questa è una frase di circostanza che non dichiara illegale nulla di specifico, ma mette in chiaro che sono illegali le attività che riducono la concorrenza! Cosa vorranno mai dire all UE?

Questo scrivono le “grandi menti” dell’UE per un pubblico disattento naturalmente. Accordarsi per aumentare i prezzi non potrebbe mai essere considerato una riduzione della concorrenza, anzi, esso è a garanzia della pluralità e felicità dei fornitori concorrenti di merci e servizi i quali beneficeranno all’unisono dei prezzi concordati.  E invece il prezzo stracciato, la guerra al ribasso sui prezzi che può ridurre la concorrenza, mettendo così, fuori mercato le aziende privilegiate che in regime di oligopolio edulcorano i prezzi,  ma all’Unione Europea non possono scriverlo, allora vi servono una frase di circostanza che nulla di specifico vuoldire, lasciando però solido il concetto che il cartello economico è (a scapito del consumatore) consentito… a patto che esso NON riduca la concorrenza! 

Tenete presente che provengono proprio dall’UE i divieti ad assistere le imprese alluivionate e terremotate italiane per non darle troppa forza perche “è anti-concorrenziale..” ma è invece assolutamente lecito lasciare che esse chiudano!

I cartelli economici

Ciò che risulta per i Media un problema inesistente, è l’attività di coalizione economica ovvero il “cartello economico” imposto da grandissime aziende che operano in regime di oligopolio. Nessuno sembra accorgersene, ma  la standardizzazione dei prezzi per prodotti di prima necessità come quelli energetici ed alimentari, è una prassi che trova piena realizzazione proprio nelle economie dove gli Stati nazionali, in via di smantellamento sistemico, abdicano dai rispettivi canonici ruoli di controllo. In Italia, nel passato è stato sufficiente avere una compagnia petrolifera nazionalizzata come lo fu l”AGIP  e Montedison per tenere sotto controllo tutti i prezzi alla pompa delle compagnie concorrenti.

Un esempio di rottura di un cartello economico: La Romania, nonostante il parere favorevole della Commissione Europea, non entra nella convenzione di Schengen per voto contrario o veto da parte del governo Austriaco ed olandese l’8 Dicembre 2022 ed ecco che per protesta, i cittadini Rumeni, boicottano i distributori di carburanti gestiti da aziende austriache come Rompetrol e OMW.  Per evitare la perdita di clienti, entrambe le compagnie petrolifere decidono di tagliare il prezzo dei carburanti di 50 centesimi di Euro, rompendo un cartello economico ovvero di accordi tra gestori, obbligando tutte le compagnie al medesimo abbassamento di prezzo per evitare perdite di quote di mercato. Vedete? E stata sufficiente una azione popolare di boicottaggio ad una specifica azienda, per far emergere evidente la situazione di generale aggravio economico sui cittadini da parte delle aziende che di fatto, operano in accordo tra loro

… Ed intanto i prezzi esplodono…. sono questi i risultati ottenuti dalla euro-tutela alla concorrenza!

Istituzioni di Stato sventrate

Come già sopradescritto, la trasformazione degli enti di stato protettori del benessere pubblico in istituti a scopo di lucro, devia immense quantità di denaro che nel passato venivano re-investite nell’interesse pubblico, in mani private, cessando nella sostanza l’esistenza come istituzioni pubbliche seppur mantenendone lo status giuridico.  I gettiti sottratti da questi furti di ricchezza, smembrando storiche Istituzioni di Stato, impongono l’aumento spropositato della pressione fiscale in quanto i gettiti dello Stato devono essere sostituiti da altre fonti!
Le isteriche raccomandazioni dell’UE alla riduzione della spesa pubblica sono necessarie perchè l’ideologia e politiche UE hanno sventrato l’Italia non solo sottrendo moneta sovrana e protezioni doganali, ma anche grandissime aziende nonchè enormi gettiti economici istituzionali Provenienti dal Ministero del Tesoro, CDP in corso di privatizzazione e naturalmente dalla Banca d’Italia, ora nelle mani del circuito europeo delle banche centrali che vuoldire subalterno alla BCE.

E normale che ad una economia sventrata dal proprio interno si renda necessaria una “dieta”, ovvero a continui nuovi decreti legislativi che determinano compressioni della spesa, la quale si abbatte in una riduzione dei servizi essenziali insieme ad un aumento della pressione fiscale!

Stiamo parlando di un problema europeo…

Le politiche dell’Unione Europea

Questi dati estesi modo chiaro e comprensibile, consentono  una reale presa di coscienza che non sono i mercati a danneggiare i cittadini e tantomeno i prezzi delle materie prime, ma che essi vengono reiteratamente additati a responsabili, per occultare politiche economiche imposte dall’euro-dieta a governi supini, ingessati, collusi ad una setta satanica di frequantatori del Bilderberg e Trilaterale che sono associazioni anti-Stato, e che dietro a scintillanti palazzi costruiti con il sangue dei contribuenti a Bruxelles si simula un governo democratico sovranazionale, fraudolentemente proiettato invece a privilegiare lobby economiche che sottraggono moneta Sovrana, l’Oro di Stato e… privatizzano che è sinonimo di “espropriano” ai cittadini, esibendo le sedi di Bruxelles e Strasburgo totalmente impotenti per nascondere il vero indirizzo di questo governo che si trova invece Nel lussemburghese paradiso fiscale  2 Pl. de l’Europe, 1499 Luxembourg, ed  a Francoforte in Grossmarkthalle sede della BCE!

Questi burocrati che occultano la loro insaziabile fame di appropriazione indebita fregiandosi di eleganti titoli e da costose giacche con cravatta, quando arrivano con elicotteri ai palazzi “di governo” a Bruxelles, costringono operai locali a fermarsi ed a rimanere immobili a faccia in giù, come essi fossero pericolosi pregiudicati… tante e tali sono le precauzioni necessarie per garantire la sicurezza a chi distrugge scientemente un economia continentale! Nessun timore del terrorismo (generato dai governi) che per creare panico e distrarre l’opinione pubblica colpisce sempre e solo gente inerme… essi temono il cittadino a motivo dei propri comportamenti… Loro… temono il Popolo…!

Il governo sovranazionale delle banche è l’Unione Europea!

In sostanza, tra paradisi fiscali, appropriazione illegittima delle monete sovrane, appropriazione delle politiche economiche e con la deprivazione degli Stati dalle protezioni doganali nonchè deprivazione del controllo di Stato sui prezzi, si è costituito un sistema legale nel quale si svendono i gioielli di Stato e si affossa il made in  Italy…, nel quale il privato cittadino viene scientemente defraudato da oltre 30 anni (Maastricht) mediante signoraggio monetario e regole economiche insostenibili, schiacciato da un potere sovranazionale che opera razzie economiche e politiche di smantellamento delle gloriose e portatrici di benessere, democrazie europee.

L’UE, sottraendo agli Stati nazionali indispensabili strumenti di gestione politica ed economica, propaganda a Giornali e TV il falso ideologico che essi sarebbero inidonei o incapaci a governare, nascondendo che questa incapacità gestionale è temporalmente lineare alla ratifica dei Trattati di Maastricht e Lisbona, insomma, proprio per nulla una coincidenza, e così, con la medesima menzogna di princìpio, l’UE, propagandando incapacità di governo (togliendone facoltà e poteri di fatto,) sta letteralmente smantellando gli stati nazionali per agevolare lobby economiche  “liberandole” da regole costituzionali etiche e sostenibili di governi che nullapiù intenderebbero se non proteggere i propri cittadini!

Le lobby economiche rappresentano per il futuro il più potente nemico delle democrazie.

Azioni di governo palliative oppure strutturali: Cosa scegliere

Manovre economiche e scostamenti di bilancio, possono rappresentare un valido provvisorio primo approccio a sollievo dal problema italiano, ma non saranno risolutivi se non si eradicheranno alla fonte i problemi strutturali che causano stagnazione economica, vulnerabilità doganale, cartelli dei prezzi e palese accentramento del potere in mano a gigantesche private lobby economiche.

Basterebbe, per creare immediato sollievo economico ai cittadini, disaccoppiare il prezzo del Gas dalle altre componenti energia ed azzerare i plusvalori economici almeno dello Stato nonchè sgravando questi surplus di incassi dal pagamento di ulteriori accise ed altre tasse come l’I.V.A .  o meglio ancora, mettendo un tetto massimo sui prezzi delle energie, generando però così un perfetto conflitto di interessi su base istituzionale, perchè gli azionisti di controllo sia di CDP che delle energetiche non sarebbero per nulla contenti.

E evidente che la soluzione di ripristinare le piene funzioni sociali degli organi di Stato come CDP ovvero: ri-nazionalizzare, è la strategia a lungo termine migliore.

Insomma.. se lo Stato davvero volesse….

Non è affatto semplice riassumere temi complessi come le privatizzazioni, ma in sostanza e concisione estrema, esse rappresentano un coattivo esproprio di benessere e ricchezza, dai cittadini comunemente realizzato in democrazia.

Il reddito di cittadinanza può provvisoriamente essere uno strumento utile per superare momentanee crisi, ma non è risolutivo se non si affrontano le ragioni sistemiche che causano la crisi economica, anzi, esso contribuirà invece a peggiorare i parametri economici dei governi che lo sfruttano come dono-civetta  o “contentino” in campagna elettorale, e quindi senza operare per rimuovere le ragioni reali della crisi. I cittadini vogliono lavoro che restituirà dignità, libertà e prosperità, non sussistenza pietosa da parte di governi che rifiutano di mettere mano alle ragioni strutturali della crisi per compiacere monopolisti delle energie, case farmaceutiche e banchieri.

Il governo Francese, per ovviare al disastro economico causato dall’ impennata dei prezzi delle energie  che comporta, non la guerra, ma la privatizzazione del settore energetico cosa fa?

Nazionalizza…. ! Ecco, che questa considerata obsoleta parola, ritorna in auge proprio per fermare il massacro economico in Francia! La mattanza economico-energetica in Europa è causata dall’ assenza endemica di politiche energetiche di Stato nonchè che congiunte, sostituite da palesi interessi del sistema di governo delle elite economiche le quali impongono i propri interessi, insieme ad operazioni di dis-informazione, prolusa alla generazione di confusione, che è lo strumento “principe” a supporto di politiche di sottrazione di democrazia e ricchezza ai popoli!

Anche lo Stato Rumeno ha optato per la decisione di stabilire a norma di legge un tetto sui prezzi, senza ancora giungere a più onerose (ed anche durature) opzioni di nazionalizzazione allo scopo di stabilizzazione dei prezzi!

Il risultato? ENEL energia in Romania ha deciso di vendere i propri asset con la scusa di diminuire il proprio debito ma la realtà e,  chè il prezzo plafonato dell energia non è compatibile con gli obiettivi imprenditoriali ENEL. E quindi chiaro, dove interviene il governo a tutela del cittadino, le multinazionali affossa-economie tendenzialmente rinunciano ad operarvi!

E necessario rifiutare la menzogna

Sospinta dalle forze che tanto hanno in Europa sottratto ai cittadini, è di vitale importanza non credere alla menzogna che questo totale fallimento economico, politico e sociale UE sia il massimo o il solo bene possibile. Chi crede anche solo in minima misura a cose simili, indica di essere stato ampiamente soggetto a programmi di plagio mediatico. L’Unione Europea, da Maastrticht in poi, contrariamente a quanto sospinge l’informazione di propaganda, è addirittura l’ultimo continente al mondo per tasso relativo di crescita passando dal 30% del P.I.L mondiale un anno prima dei Trattati di Maastricht, ad un P.I.L che per valore comparativo è inferiore al 17%.. in rapporto quindi non solo ad USA ed Australia, ma anche India, Cina ed altri  Paesi poveri ed emergenti ! Insomma, questa Europa, con i ladri entrati in casa, è passata dal secondo continente al mondo per tasso di crescita economica (dopo gli USA) all’ultimo!

E necessario rifiutare la propaganda di giornali come l’Espresso che dichiarano l’Ital-exit un salto nel vuoto…  scossoni sì,… ma da quando mai il ripristino delle giuste regole, farebbbe male a lungo termine?

E necessario rifiutare la menzogna sul modello di UE da restaurare dal proprio interno, .. l’UE è nata per sottrarre, per accentrare, non per sostenere alcun benessere diffuso. Essa non è riformabile in alcun modo ma per il bene e negli interessi dei popoli europei, in primis italiani, (altrimenti si arriverebbe al paradosso-illusione di tentare di cambiare le regole mantenendo gli stessi aguzzini dei popoli europei ancora al governo…) quindi è da abbattere!

Stiamo espressamente chiarendo che è proprio l’euro-inganno della liberalizzazione dei mercati un palese falso ideologico, in quanto sottointende per principio la subalternità dei governi ad un prioritario interesse dei mercati, negando la logica che pone un’imprescindibile necessità del controllo di Stato sull’economia, a tutela della pluralità dei cittadini nel proprio territorio ed a garanzia di prevalenza e controllo del potere democratico ad argine o protezione da ogni forma di signoraggio economico.

L’Europa vive un era post-democratica

Chi è giovanissimo forse nemmeno sa, e chi è più in la con gli anni, ha forse dimenticato che il benessere sociale diffuso, è stato un dono ai popoli storicamente derivato dall‘attività democratica di Stato con potere prevalente sulla gestione delle economie nazionali. Ne in regimi prima, ne in governi post-democratci dopo, si sono conosciuti periodi storici di reale crescita generalizzata, ovvero di sviluppo diffuso delle economie come in democrazia.

Proprio per questa ragione Giornali euro-piegati ed Euro-TG, mentre l’ economia crolla e si chiamano migranti disposti a lavorare per 20 euro al giorno, nascondono l’evidenza dell’ingresso verso il disastro economico italiano, inserendo come fossero notizie, rubriche sulle vacanze degli italiani, cibo e vino e sbandierando dati come l’aumento del PI.L.,  sottacendo che i beneficiari di questo aumento, sono esclusivamente multinazionali con sedi offshore.

L’importanza del ripristino di giuste regole

Il ritorno a già ben collaudate regole protezioniste, etiche, nonchè a tutela di una pluralità di classi sociali, garantito da un sistema realmente democratico, è esso stesso componente partecipe ad un potente virtuoso processo o volano economico il quale, rende lo stato anche impresa, sospingendo quindi, oltre alla libera imprenditoria, anche la nascita di un immenso indotto derivato da investimenti statali, il quale aumenta l’ effetto di benessere economico generalizzato arricchendo insomma, non solo i poveri, ma tutte le classi sociali (comprese quelle già ricchissime) senza nulla togliere a nessuno. All’interno delle economie floride, si possono creare agevolmente infatti, immensi nuovi sbocchi o nuove fonti di reddito! Queste regole già sono esistite e sono storicamente certificate come a garanzia di grande benessere diffuso e tutela della pluralità dei cittadini.

Se si desidera ri-costituire un Italia davvero forte e benestante

L’ unica via d’uscita definitiva dalla prigionia economica delle regole sbagliate imposte dal governo dei banchieri è  il ripristino della cara vecchia democrazia italiana con le proprie regole e della sovranità integrale sia politica che economica nonche monetaria dello Stato, il quale deve tornare ad essere tutore del cittadino. Ripristino o nazionalizzazione di banche e aziende eneregetice nonche aziende di comunicazione strategiche per poter contrastare cartelli economici privati ed imprescindibile, anche il ripristino delle protezioni doganali che consentano la ripresa di equilibri economici perduti a tutela dell’imprersa italiana e che furono smantellati integralmenmte proprio da Maastricht, nonchè  l’uscita  in modo unilaterale oppure in forma concordata, dell’Italia o altrimenti lo smantellamento dell’Unione Europea stessa come … fondamento cardine di ripresa economica europea!

Per evitare terremoti economici potrebbe essere utile valutare accordi per un allontanamento morbido o concordato, co-pilotato degli Stati che sono determinati a riprendere in mano la propria legittima iniziativa democratica a tutela dei propri cittadini con termini di recesso già contemplati dall’Unione Europea stessa all art. Nr.50 del TFUE e per i quali rinunciamo a specificarne i dettagli per ragioni di concisione dell’articolo, ma che sono in parte riportati nel link.

L’ Unione Europea non è un progetto per i popoli, ma è un programma di esproprio economico, e di sottrazione di diritti sociali, responsabile dell’aumento delle disuguaglianze, della distruzione degli Stati nazionali e delle rispettive democrazie che sono invece le storiche o naturali deputate all’amministrazione del benessere cittadino. La storia stessa conferma un generale e costante aumento del benessere delle democrazie europee dal dopoguerra e terminato a partire da Maastricht 1992, con la firma e ratifica di un contratto capestro operata da governanti europei determinati a scavalcare la volontà popolare, impreparati ed inebriati da una Euro-illusione ideata e sospinta da oligarchie economiche, che in sostanza, ha già certificato la propria vera natura distruttiva del benessere diffuso, ha certificato una aperta e diretta opposizione alle democrazie Europee!

Per la ratifica in Italia pareteciparono purtroppo tutti i partiti politici  nessuno escluso, si sottointende quindi che una contaminante e miope euforia europeista in luogo che attenta disciplina abbia determinato quelle scelte, ovvero crediamo che non siano nemmeno stati letti quei trattati di spossessamento di potere, infatti, qualche Onorevole euro-entusiasta come Giuliano Amato, al tempo attivo sostenitore del progetto europeo ammette ad anni di distanza che crisi e decadenza sono figli dell’Unione europea!

 

Ue: camuffata da super-governo la truffa alle democrazie

Per chi ha firmato quei contratti conoscendone i contenuti  e per tutti i politici europeisti coscienti della natura anti-Stato dell Unione Europea si dovrebbe ri-evocare il reato di tradimento di Stato!

Lo scrivente, naturalmente non si augura carcere e dure condanne ma che il necessario processo di uscita dell Italia dall’UE inizi quantoprima possibile e sia gestito in modo quantopiù possibile indolore, cosciente che per la transazione verso la libertà ci saranno comunque molte difficoltà da affrontare a partire dalle politiche occulte di inimicizia dell UE  ed opportuniste speculazioni ai danni di chi si sottrae dalla gabbia economica dei banchieri.

Non si aspetti troppo… ovvero che l’UE cambi repentinamente alcune leggi e si doti anche di un esercito per impedire con la forza la restituzione dell’ Oro di Stato delle nazioni partecipate a questo Euro-fallimento!

Perdonate se per alcuni temi a volte ci ripetiamo.

Chi possiede l’Oro dello stato Italiano?

L’Oro italiano (circa 2450 Tonnellate) si dichiara ora  in gestione  alla banca centrale, ma….  Con il decreto legislativo del 10 marzo 1998 n. 43 si sottrae la Banca (centrale) d’Italia alla gestione da parte del governo italiano, sancendo l’appartenenza della stessa al sistema europeo delle banche centrali patrocinate da una banca sostanzialmente privata, la BCE, che è una S.P.A. con sede a Francoforte, in Germania.

Si intende esplicitamente chiarire, che tutto l’oro di Stato italiano risparmianto quantomeno dall’unità d’Italia, è al momento di stesura di questo articolo, in mano ad una banca con sede in Germania

Ma.. insomma, si espropriano le aziende di Stato, si espropria la moneta sovrana, si espropria l’Oro di Stato, si espropria il diritto di  difesa dei confini nazionali dal commercio selvaggio e dalla migrazione illegale, si espropria il diritto di gestione delle politiche economiche (deputate ora alla BCE)  e non all’Eurogruppo che non ha poteri legislativi, si impongono artificialmente politiche di austerity e spending review e poi si offre agli stati nazionali piegati “da queste politiche,” per tornare ad una ripresa economica, opzioni finanziarie che sono rappresentate da DEBITO ed i soldi per la fornitura dei prestiti vengono donati per es. il MES, dagli stati partecipati opprimendone le economie dei donatori ed opprimendo le economie richiedenti i prestiti oberandole da DEBITO!

L’UE espropria al governo italiano il diritto di aiutare anche le imprese alluvionate e terremotate con la scusa della turbativa alla libera concorrenza ed a proposito di trasparenza, sempre l’UE secreta i contratti con alcune case farmaceutiche come Pfizer e Moderna!

E… nei salotti radio-televisivi si ingaggiano giullari e saltimbanchi pagati per diffondere nebbia. Si dibatte indugiando in elencazioni sulle possibili origini e sulle soluzioni del problema economico, si intervistano cittadini indignati, ma… guai a toccare la verità!

E inderogabile una presa in profondità di coscienza sull’occulta natura oligarchico-dittatotoriale dell’euro-truffa perpetuata a tutti gli stati EU con la gravante sulla predilezione dei governanti italiani ad assecondare in pieno le Euro-regole per deprimere il proprio Stato.

E inderogabile comprendere che l’accezione “europeista” è sinonimo di una cultura profondamente anti-democratica.

E inderogabile comprendere in profondità che il costosissimo carrozzone burocratico UE, è privo per quasi tutte le proprie istituzioni, dei canonici poteri legislativi, incluso

Il Parlamento Europeo

Il Parlamento europeo partecipa all’adozione degli atti legislativi dell’Unione europea con modalità differenti, a seconda della singola base giuridica. Il suo ruolo è passato progressivamente da una partecipazione esclusivamente consultiva a una codecisione su un piano di parità con il Consiglio. E… che poteri avrebbe il consiglio Europeo?

Consiglio Europeo:

Esso non fa parte dei legislatori dell’UE e pertanto non negozia né adotta atti legislativi.  Il suo ruolo consiste piuttosto nello stabilire “l’agenda” strategica dell’UE.

Ad ogni organo iustituzionale democratico europeo è interdetto il  potere di legislazione e gestione economica.

Consiglio dell’Unione Europea

E autorizzato a impegnare i rispettivi governi a perseguire le azioni concordate durante le riunioni. Le sessioni del Consiglio si svolgono a Bruxelles, tranne per tre mesi (aprile, giugno e ottobre), quando si tengono a Lussemburgo. Insomma, quando si prendono importanti decisioni economiche nel paradiso fiscale del Lussemburgo… allora gli Stati nazionali non possono entrare in nesssun merito.

Eurogruppo 

Partecipato dai ministri delle finanze europei, addiritturta esso è un organo informale, ovvero senza alcun potere legislativo,)  sostituito quindi in solido da una banca (la BCE) che usurpa i poteri che i ministri non hanno, nella gestione economica europea definendo ed attuando essa la politica economica e monetaria dell’UE!

Gli stati partecipi all Unione Europea contribuiscono in maniera limitata e compressa ai lavori politici e vengono tassativamente esclusi dalle scelte nonchè  decisioni economiche.

Insomma, governa una banca ed in seconda istanza i propri azionisti…!

Questa struttura ironicamente denominata “Unione Europea” è espressione di un progetto di esproprio economico voluto ed organizzato con istituzioni funzionali semplicemente ad esibire una simulazione di democrazia!

L’UE è quindi irriformabile,  una unione in nulla se non nell’esproprio ed inerme sofferenza condivisa dei propri popoli al mal-governo dei banchieri, il non strappare le euro-regole significa mantenere l’Italia in ginocchio!

Ci rendiamo conto che traghettare l’Italia lontano dall’ Euro-piovra è un compito arduo quanto pieno di resistenze sia palesi che occulte allo stesso interno di istituzioni pubbliche oramai in euro-metastasi, ma gli italiani non  pregano elemosine sociali per non agire ancora e mantenere l’Italia in stallo. Hanno bisogno di soluzioni vere, per le quali hanno votato chiamando a governare.

Perchè aumentano i prezzi delle energie?

Perchè da 30 anni è venuto a mancare in Europa ed in Italia uno governo che si occupi dei propri cittadini.

Agli Onorevoli al governo

Non tutti i cittadini italiani sono neppure a conoscenza di cosa sia realmente giusto o.. migliore, ma al governo che  con certezza lo sa, oltre alla responsabilità di rispondere ai cittadini che hanno votato, rimane una ancora più grande responsabilità morale di intervento.

Può essere necessario del tempo per prepararsi bene alla vera soluzione ovvero ad un’ital-exit, ed è chiaro che compiere i necessari passi non sarà indolore.

Se saranno ben informati i cittadini, essi capiranno e con entusiasmo sopporteranno nuove 1000 difficoltà, perchè sanno di non soffrire più per arricchire i propri aguzzini, ma per ri-conquistare la propria libertà.. soffrono perchè esiste il “sereno” sopra le nuvole ed in alto lassù al 1991 un anno prima di Maastricht, l’Italia era la quarta potenza economica mondiale.. vogliono ritornare… a quell’epoca nella quale non il governo italiano attirava i migranti offrendgli 30 euro al giorno per non fare nulla, ma erano le aziende stesse a chiamare i migranti perchè c’erano più posti di lavoro disponibili che cittadini…

Gli Italiani soffrono in aspettativa di una ri-conquistata sovranità nazionale Italiana!

Agli Onorevoli Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Alberto Bagnai, Claudio Borghi, Gianluigi Paragone, Paolo Savona, Antonio Maria Rinaldi, Marco Zanni,  Valerio Malvezzi, Alessandro Di Battista…  e simpatizzanti del ritorno dell’Italia che fu chiediamo: come mai dopo il traditore dei cittadini M5S,  anche il governo “del cambiamento”  Meloni sta invece realizzando il medesimo programma politico-economico Mario Draghi/PD, che solo a parole quindi, fu  duramente attaccato in preriodo pre-elettorale?

Gentile On. Giorgia Meloni

Ancora qualcuno che tanto bene ha predicato, oltre a fotocopiare invece poi i programmi di governo del massone Mario Draghi, sembrerebbe anche giusto trasformare l’ Italia in un pozzo di denaro al quale la NATO e fabbriche di armi attingono per favorire una guerra tanto inutile quanto criminale.

Chi sosterrebbe un presidente che vieta musica, libri, lo studio della propria madrelingua e la pratica della propria religione?

Incredibile: Il presidente del Consiglio dei Ministri italiano in carica!

Il presidente ucraino Zelensky sta facendo proprio questo ai propri cittadini dividendo il proprio popolo nonchè bombardandolo!

Se il Parlamento è a conoscenza che la NATO è oramai un organizzazione politica sovranazionale pericolosa per la pace esicurezza delle nazioni forzosamente partecipate e che l’Unione Europea, è un’organizzazione anti-democratica affossa-economie,  perchè  anche la Turchia si appresta ad uscire dalla NATO,  e gli UK sono usciti dall UE, mentre il Governo italiano, a prescindere da chi è in carica, si ostina ancora supino ad assecondare euro-politiche ed il commercio di armi diretto dalla NATO?

Non è che il prezzo delle energie e dei carburanti aumenta per finanziare dai cittadini italiani queste azioni criminali contro gli ucraini che non ne possono più da buoni ortodossi e greco-cattolici, di sopportare un presidente ebreo che chiede armi ad Europa ed USA per bombardare i propri cittadini gia dal 2014?

Mentre malevoli e disinteressati alla comprensione della realtà, si concentreranno esclusivamente sulla presunta accezione anti-semita del termine “ebreo” sopra-menzionata, lo scrivente suggerisce invece, (leggano solo gli interessti a capire,) come chiave a chiarimento della frase, il fatto conclamato che un presidente Ucraino – attore che impone leggi gravemente divisive in opposizione esplicita alla naturale storicità culturale dei propri cittaini, certamente non li ama… il fatto di essere egli religiosamente diverso dalla tradizione nazionale, per nulla aiuta, ma il fatto certificato che bombardi i propri concittadini già dal 2014, a suo dire (per salvaguardare l’unità dell’ Ucraina,) lo rende sicuramente non un semplice presidente “sbagliato” ma il perfetto candidato-(NATO)  alla distruzione della Nazione Ucraina e, se possibile il più pefetto innesco per una terza guerra mondiale, (insomma  cio che nessuno mai vorrebbe Ucraina compresa,) basato (come storicamente sempre avviene) sulla ennesima creazione politica a tavolino di un falso ideologico politico divisivo, da sfruttare come leva per ogni più abbietta forma di escalation militare .. (made in NATO).

Ai telegiornali non si parla di queste cose, guai ad informare correttamente, ma si serve invece la minestrina riscaldata  della propaganda che impone di convincere i cittadini che fornire armi ad un Hitler… ad folle che uccide propri concittadini dissidenti, sia la cosa più giusta!

D’altronde ogni statista che ha protetto la democrazia e la sovranità nazionale come Aldo Moro e poi Bettino Craxi, non sono morti di morte naturale…

Appare evidente che a prescindere da chi governa in via ufficiale, non cambiano i programmi politici ed economici. Essi rimangono immutati, ovvero, a parte quando esce allo scoperto intervenendo un Massone del mondo della finanza come Mario Draghi, che rende palese chi governa, ogni partito, già da moltissime legislature, dimentica sempre completamente i programmi proposti in campagna elettorale e si adegua inerte alle politiche di governo precedentemente criticate…  Presidenti e ministri sembrano prendere ordini da poteri che, occultati da ministri di facciata del tutto senzienti a politiche contro i comuni cittadini,  stanno letteralmente smantellando le Democrazie europee, storiche portatrici di tanto benessere come mai ne fu in tempi più remoti !

I prezzi dei carburanti aumentano quindi sicuramente quando si smantellano le democrazie!

Si ripristinino le democrazie europee!

Usciamo dalla Euro-USA schiavitù!

 

© Boris Smirnov

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Perchè aumentano i prezzi dell’energia?ultima modifica: 2022-11-24T00:38:18+01:00da borissmirnov