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Come siamo arrivati alla miseria dell’ Eurozona

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Gentile lettrice, lettore.

La cara agli europeisti propaganda UE, enormi sforzi economici ha compiuto in 25 anni per divulgare la sua immagine di organo sovranazionale umano e protettore dei popoli, e questi sforzi per acquistare consenso popolare, si sono concentrati particolarmente nel raccontare una cronologia degli avvenimenti che hanno portato alla nascita dell’ Unione Europea, temporalmente corretta ma del tutto distorta nella sostanza! Un opera di ingegno letterario per dis-informare le popolazioni europee ed in particolar modo i cittadini italiani.

Un primo avvenimento del tutto censurato dalle fonti di informazione popolari è la nascita subito dopo la guerra nel 1947  dell GATT (General Agreement on Tariffs and Trade) che sarebbe una associazione dedita alla liberalizzazione del commercio nel mondo, la quale ha anticipato di poco la nascita della C.E.C.A. e della C.E.E. Ancora una volta si tratta di un movimento di perfetto stampo liberista, e non deve trarre in inganno il fatto che l’ iniziativa alla nascita di questo organo è stata del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite perchè solo in apparenza ente dedito al benessere collettivo ma in realtà prestato a lobby e poteri forti internazionali.  Altro ente quindi costosissimo per la propria gestione e politicamente inutile, operativo già immediatamente al termine del secondo conflitto mondiale.

Arriviamo ai fatti reali o il vero processo che ha portato alla istituzione dell’Unione Europea. 

Il 23 Luglio 1952 nasceva poi la C.E.C.A (Comunità europea del carbone e dell’acciaio) Un trattato siglato a Parigi (nel 1951.)

Questo trattato voluto dai magnati dell’ acciaio e del carbone introduceva la libera circolazione dei prodotti in questione, senza diritti doganali né tasse, vietando pratiche discriminatorie, sovvenzioni o aiuti imposti dagli Stati. La C.E.C.A fu un Ente che dapprima collocato in Lussemburgo,  avrà poi lo stesso indirizzo civico di Strasburgo o di una delle sedi parte dell’ Unione Europea dove opera il  Consiglio Europeo.  Passa quasi inosservato che la costituzione di questo ente è  la prima associazione di tipo sovranazionale, autorizzata dai governi, senza che i cittadini ne sapessero nulla.

Nel 1957 ( il 25 Marzo) sei Stati (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi) firmarono i trattati di Roma che istituiscono la C.E.E che vuolidire “Comunità Economica Europea”  i quali trattati inglobano e sostituiscono la C.E.C.A ampliando gli stessi concetti di libertà di movimento delle merci anche ad altri prodotti, e quindi allargando la sfera di interesse economico a svariati altri magnati industriali,  nonchè una reciproca maggiore libertà imprenditoriale dei paesi membri al proprio interno. Si noti che anche la CEE manteneva come la inglobata CECA  carattere sovranazionale!

 La Comunità Europea dell’Energia Atomica (CEEA o Euratom), invece è creata per coordinare i programmi di ricerca dei Paesi aderenti al fine di promuovere un uso pacifico dell’energia nucleare.

E da notare che anche la sede della C.E.E. è rimasta la medesima della C.E.C.A. , ovvero l’ odierno parlamento europeo a Strasburgo. (l UE ha parlamenti i 3 sedi tra le quali anche il Lussemburgo, Strasburgo e Bruxelles) e questo può e deve essere non un indizio ma la certificazione per chiarezza di chi governa realmente nell Unione Europea: I Magnati Neoliberisti a capo delle multinazionali, Banche e società d’Affari.  Questa conclusione si evince semplicemente rilevando proprio i medesimi indirizzi delle allora sedi della C.E.CA. e poi della C.E.E., esistenti allo scopo do favorire privatissimi interessi industriali, seppure già organi definiti  sovra-nazionali a causa della gestione di attività extra-nazionali, come organismi autonomi. L’ improprietà del termine accordo-internazionale consiste nel negare che queste istituzioni facevano parte di accordi liberi tra stati e vincolati da enti sovra-nazionali quale sono state la CECA, la CEE è ad oggi la moderna UE.

Anche su Wikipedia si cita erroneamente i Trattati di Roma come rappresentanti il momento costitutivo della Comunità europea, (CE) crediamo si tratti di una deplorevole escrescenza propagandistica che viene però negata dalla stessa  UE nel mentre insiste sostenendola a parole, spingendo a rilevare una comunità politica mentre nella realtà con la CEE, gli stati rimanevano sovrani, liberi ed indipendenti, seppur subendo la nascita di un ente di libero scambio a carattere sovranazionale.  E chiaro ora cosa sono realmente questi trattati di Roma:   La nascita di un mercato commerciale comune basato sulla libera circolazione di:

  • merci,
  • persone,
  • servizi,
  • capitali.

Anche la propaganda più estrema dell’ Unione Europea riconosce che si trattava di accordi commerciali a carattere sovranazionale, che  sono poi stati di fatto realizzati sia pur rimanendo in un contesto di aumentata libertà commerciale tra stati sovrani. Mentre dal punto di vista commerciale già con la CEE tutto si avverò, quello che fu descritto dalla propaganda UE per il benessere popolare, rimase solo sulla carta, non “immutato”, ma di molto peggiorato, alla scomparsa della CEE con la nascita dei  trattati di Maastricht, questi sì’ davvero trattati sovranazionali a tutto-campo, entrando anche nella sfera sociale e politica oltre che economica delle nazioni.

Il 17 febbraio 1986 viene siglato l’ (AUE) firmata da Giulio Andreotti. Esso è il vero embrione della distruzione dell’ Italia, in quanto corrisponde alla nascita della CE, ovvero la Comunità Europea in senso politico, erroneamente attribuita dagli europeisti ed anche su Wikipedia dai trattati di Roma che davano vita invece alla CEE ovvero la Comunità Economica Europea, il già sopra descritto ente (Sovranazionale) del commercio europeo. L’Atto unico europeo (AUE) si  proponeva di riesaminare i trattati di Roma che istituiscono la Comunità economica europea (CEE) e la Comunità europea dell’energia atomica. Inoltre, la assemblea (commerciale) utilizzata fin dal 1962 prese il nome ufficialmente di “Parlamento” illudendo così i cittadini europei,  che quella macchina burocratico-economica si trattasse davvero di un parlamento.  Lo scopo della sottoscrizione era di rilanciare l’integrazione europea e di completare il mercato interno (un’area senza confini interni e in cui vi sia libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali) entro il 1° gennaio 1993, progetto agganciato dai trattati del 1992 di Maastricht.

Abbiamo parlato dei sistemi sovranazionali, accenniamo ai sistemi monetari.

L’ Italia dalla sua unità, aderì storicamente a diversi sistemi monetari, il primo è definito Sistema Aureo, derivante da convenzioni dell’ 800. Dal 1900 l Italia aderisce ad un sistema monetario simile, chiamato Gold standard, alla quale il governo cercò di conformare o rincorrere il valore della Lira a quello dell’ oro riuscendoci a fasi alterne. Questo sistema venne interrotto definitivamente nel 1931.

L’ Italia partecipa nel 1944 ai lavori per la creazione del Fondo Monetario Internazionale (FMI), e con legge ordinaria del 23 marzo 1947 (entrata in vigore in aprile) la quale sancirà la propria adesione,  ad un sistema monetario definito Bretton Woods nel quale un parametro fondamentale di riferimento era la convertibilità della moneta in Oro, ma soprattutto la valuta di riferimento era il Dollaro. Questo sistema venne abbandonato nel 1971.

Nel 19-20 ottobre 1972  la Comunità economica europea predispone uno strumento per garantire il controllo delle fluttuazioni dei cambi. Il fondo, che può considerarsi come un tentativo di creare il primo organo bancario centrale, aveva lo scopo di contenere le situazioni di debito o credito delle banche centrali provocate dagli interventi di stabilizzazione dei cambi richiesti in ottemperanza all’accordo. Si definisce Serpente monetario e l’ Italia ne entra di Default perchè già appartenente al gruppo CEE. I parametri di questo sistema monetario prevedevano dei cambi non bloccati ma con restrizioni molto maggiori. Questi tentativi di vincolare o meglio uniformare le diverse valute crearono varie defezioni di alcuni stati tra i quali l Italia nel 1973 e la Francia uscita nel 1974. Il serpente monetario corrispondeva già alla prima prova generale per la nascita della  moneta unica. L’Italia ne rimase fuori beneficiando di un economia nuovamente in grande ascesa fino praticamente alla nascita del sistema Monetario Europeo (SME)

Nel 1979 nacque il Sistema Monetario Europeo o SME , un prodotto quindi, di questo organo sovranazionale. Un elemento chiave è la sua centralizzazione, presso il FECoM (Fondo Europeo di Cooperazione Monetaria),   che imponeva ai Paesi membri di versare il 20% delle riserve in oro e il 20% delle riserve in dollari in cambio di Ecu, (che poi diventeranno Euro). Di tutto questo beneficiava un sistema finanziario centrale, che era gestito da privati.  L’Ecu è l’ L’anticamera dell Euro. 

I fondamentali dei parametri SME prevedevano ancora una volta un blocco dei cambi quasi integrale, con due parametri differenti  (banda larga-banda stretta) con margini di cambio AEC (Accordi Europei di cambio) a valuta differenti per alcune nazioni da altre. L’ Italia aderisce in seconda fase alla banda stretta ed entra in grave sofferenza finanziaria, quindi esce dallo SME nel 1992 grandemente indebolita economicamente per rincorrere il cambio con il marco tedesco, perciò decide di non perseguire più queste politiche monetarie e potendo tirare economicamente un ultimo brevissimo sospiro di sollievo rimanendone fuori fino al 1996, terminato con il suo sventurato rientro ripristinando la disastrosa politica monetaria del blocco dei cambi, mantenuta con l’ entrata nel 2002 nel cupo tunnel dell’ Euro, imposto già alla firma dei trattati di Maastricht, (ma circolante ben più tardi), che corrisponde alla vera fine del miracolo economico italiano.

Quindi il tema di tutti i principali accordi rimane una mera operazione commerciale abbastanza (riuscita) perchè si aprivano le dogane a nazioni con economie bilanciate, fino al termine dell’ accordo CEE (sovranazionale,) e riguardante il solo commercio.   Solo dopo con Maastricht 1992, avviene un pallido tentativo di semplificazione riguardo la circolazione delle persone perchè  dopo oltre 25 anni di Maastricht, nel 2019 per andare in Austria, a soli 5km dopo il confine “posto di blocco” con confluenza obbligata di tutti gli automezzi (= confine esistente ma spostato per ragioni politiche) In Slovenia ad intermittenza la stessa cosa. In Croazia ancora Confine con Slovenia,  Serbia.. ok.. non ancora  UE ma Confine, in Bulgaria confine… (anche tra Romania e Bulgaria) in Francia confine chiuso ai migranti ma aperto ai poliziotti francesi che irrompono illegalmente in Italia… Questa è ancora l UE  di oggi, un unione in nulla!

L’ EFTA  ( AELE in francese ed AELS in italiano)  nacque anche, nel 1960 come organo Sovranazionale…
La adesione a questo organo era l’ alternativa al mercato comune ai paesi non aderenti al lussemburghese patto di Schengen (ex CEE )

Come quasi, nessun privato cittadino è mai venuto a conoscenza del carattere sovranazionale di queste potenti lobby economiche, che gestivano imperi economici aziendali e avevano le loro mani anche nelle politiche monetarie,  non si è nemmeno previsto che questi poteri ormai indipendenti avrebbero avuto accesso alla possibilità di commerciare in modo ancora più potente ed  incontrastato, aumentando nel tempo la loro già grandissima forza economica nonchè  sfera di influenza!

Il risultato? La nascita della erroneamente definita Unione Europea

Per dirla in modo chiaro, mentre i vertici UE si sforzano di dipingere una Unione Europea, “tenera madre” frutto di volontà popolari e statisti benintenzionati, siamo di fronte ad una “cattiva matrigna,”  una entità giuridica composta da multinazionali e banche, completamente slegata e disinteressata al benessere pubblico, dove i governanti nazionali in realtà solo tacciono ed obbediscono.

Con l’ arrivo del trattato di Maastricht le cose infatti cambiano, al proprio interno è pieno di leggi che tolgono potere agli stati sovrani, tolgono la moneta di stato sovrana, tolgono diritti ai cittadini che devono accontentarsi di un ridotto stato sociale o welfare popolare. Mentre aumenta la sofferenza dei cittadini, il taglio delle spese sociali viene considerato un semplice taglio a costi definiti passivi, perchè ora è una Banca che gestisce le politiche economiche e monetarie, la BCE  e non più i democraticamente votati governi.

Gli eurocarti spingono attivamente per la privatizzazione delle aziende di stato che la storia conferma industriali interessatissimi a spartirsi in parti, le aziende energetiche statali, i servizi strategici come i trasporti, telecomunicazioni, i pedaggi (le Autostrade, ferrovie ed i trasporti via mare )  e le Banche, ormai tutte privatizzate come anche la banca d’Italia togliendole i propri incarichi istituzionali di polmone economico italiano e togliendo ai governi un enorme gettito derivato da quegli incassi che sarebbe stato utilissimo allo stato in luogo dell’ aumento della tassazione resosi poi necessario. ( negli anni 80 tassazione a ca il 24% e dopo Maastricht in molti settori oltre il 70%)  Inoltre Maastricht significa pagamento annuale di un contributo a fondo perduto per permanere nell’ Unione Europea, sanzioni in luogo che assistenza se si sforano alcuni parametri economici come quello del deficit ed altri esborsi economici come il MES ovvero oltre 125 Miliardi di Euro che lo stato italiano deve pagare all UE a titolo di fondi gratuiti che la BCE invece di gestirli per la stabilità degli stati (ovvero aiutando) li sfrutterà per ripianare i debiti di alcune banche francesi e tedesche, inoltre darà “a prestito”, strangolando così, l’ economia dei contribuenti ed indebitando l economia degli stati riceventi questi fondi!  Fiscal Compact, Austerity, Europact… una montagna di leggi a scopo deflattivo che deprimono l’economia italiana.

L’Unione Europea sovvenziona alcune attività nell’ agricoltura, Startup  ecc. ma essere uno stato contributore netto, come è per l’ appunto il governo italiano, a parte le regole deflattive elencate, vuoldire pagare semplicemente di più di ciò che si riceve. In Pratica sarebbe questa da sola, una ragione già sufficiente per uscirne subito da questa gabbia economica perchè l UE non dà, ma toglie e se uscire significa perdere qualche libertà, ciò si trasforma in una minaccia economica. O dentro salassati dagli eurocrati o fuori minacciati di ritorsioni. Insomma, non un governo ma una dittatura che tutto prende e nulla da!

Ma ritorniamo ai trattati internazionali: Maastricht il  famigerato trattato che ha tolto il benessere all’Europa e sta distruggendo l’ economia italiana, si sottoscrive nel 1992 per opera del governo bue del PSI antesignano del PD di Amato, (Firmava i trattati l’ allora uscente presidente del consiglio Andreotti)  e una legge, la nr. 75 della costituzione italiana, impedisce ai cittadini di indire referendum sui trattati internazionali… ma non al governo mediante la decisione delle camere (art. Nr. 80)  oppure il consiglio dei ministri mediante un decreto legge (legge 400 art nr.2 comma H)  immediatamente di uscirne. Non quindi un indice di servizio al popolo, ma di consapevole prevaricazione del popolo per cedere sovranità invece ai Miliardari già sopra descritti che in passato si occupavano solo dell apertura delle dogane alla libera circolazione delle merci.

Tra Maastricht e Lisbona si sovrappongono temporalmente  altri accordi internazionali, segnaliamo quello del  1° gennaio 1995,  il WTO (World Trade Organization, Organizzazione mondiale per il commercio), organismo permanente con sede a Ginevra, con obiettivi reali sempre a matrice liberista, che liberalizzeranno ulteriormente i commerci anche al di fuori dell UE, aprendo in modo insostenibile ai mercati emergenti e del terzo mondo, fiaccando così l’Industria italiana in particolare, già alle prese con le insostenibili regole deflattive imposte dalla permanenza nell’ Eurozona!

Ormai queste informazioni sono di dominio pubblico e per questo le proteste in tutta Europa, ed anche nelle roccaforti europeiste come Francia, Germania e Belgio sorgono sempre più violente contro questo regime sovra-nazionale che ha destituito le democrazie e non è più votato dai cittadini.

Questa è la cronaca vera raccontata da noi, mentre dai media si distribuisce confusione e nebbia ben infarcita di obiettivi umani non solo mai raggiunti, ma in realtà mai neanche ricercati.

 

La firma dei trattati inesistenti!

Ma vediamo al dettaglio come sono avvenute le fasi di scivolone delle democrazie sovrane fino ad uno status di subalterna eurocrazia senza appello:

I trattati di Roma del 1957 in realtà furono firmati in Bianco, o su fogli bianchi. L’ avvenimento è testimoniato dall agenzia dell’informazione A.N.S.A Achille Albonetti, presente a quella firma all’epoca,  nel suo ruolo di consigliere economico della Rappresentanza italiana dell’Oece (Organizzazione Europea per la Collaborazione Economica). Classe 1927, esperto di politica estera, grande conoscitore della genesi dell’Unione Europea. Di questo imbarazzante momento viene citato l’ accaduto, in modo ulteriormente dettagliato, anche da altre fonti, da Il Sole24Ore.  Mancando le traduzioni in alcune lingue tra le quali la lingua italiana,  si era allora deciso di riempire, degli spessi volumi, solo la prima e l’ultima pagina, sulla quale i plenipotenziari avrebbero apposto la loro firma per testimoniare l’accordo su un testo in realtà inesistente. Solo pochissimi erano al corrente del ripiego e nessuno se ne sarebbe accorto.

La ratifica avvenne solo in autunno, il 14 Ottobre 1957 e le ca 200 pagine almeno erano almeno allora disponibili nella lingua idonea.

Questo strano avvenimento è emblematico oltre che rappresentante di un sinistro precursore ad ancora due accadimenti simili ma infinitamente più gravi: La firma e ratifica dei trattati di Maastricht e di Lisbona! 

Giuliano Amato, ex presidente del consiglio (PD) si confessa:  non si credeva che l’ esperimanto dell Euro potesse funzionare, con tanto di avvertimenti da economisti sopratutto americani, ovvero creare una moneta senza uno stato.

Inoltre nel 1997 intervistato dalla Reuters Amato ammise, non abbiamo sottoposto i trattati a referendum perchè erano immensi, ca 400 pagine (ca 2800 pagine poi per il tratt. di Lisbona)  per di più in inglese, quindi, Se i trattati di Maastricht, sono stati firmati dai governanti e ratificati senza conoscerne il contenuto, i successivi  trattati di Lisbona furono spiegati alle popolazioni europee e non votati, da quì l esigenza di trasformare la costituzione europea in un trattato europeo, ovvero per scavalcare i popoli.  Mentre invece agli italiani non si spiegò volutamente nulla, ma si ratificò frettolosamente un qualcosa che anche a livello parlamentare per l’ ennesima volta nessuno conosceva o che avesse letto!

Il sigillo a questo tradimento dei principi democratici fu messo dallo stesso Valéry Giscard D’Estaing in una dichiarazione del 27 ottobre 2007, raccolta dalla stampa europea: “Il Trattato è uguale alla Costituzione bocciata. Solo il formato è differente, per evitare i referendum”. I capi di Stato erano concordi questa volta: no al parere degli elettori, no ai referendum.

Lo scrivente crede che un buon padre di famiglia non darebbe in affitto nemmeno il proprio appartamento senza aver prima letto bene i termini del contratto. Il governo italiano invece è stato tanto bue quanto poco diligente, da reiterare i comportamenti certificati come irresponsabili del 1957.

E il 1993 è l’anno in cui il governo Ciampi istituisce il Comitato Permanente di Consulenza Globale e di Garanzia per le Privatizzazioni.

Romano Prodi

Nel 1993 Prodi viene insediato a capo dell IRI allora settimo conglomerato al mondo per dimensioni con oltre 67 miliardi di dollari di fatturato. Prodi si è occupato della privatizzazione dell IRI, ovvero, non rilanciarla ma di spartirla e regalarla a soggetti privati che ne hanno tratto i conseguenti vantaggi economici, epurandone le aziende dai costi sociali derivati dalle scelte di stato che prevedono un eccesso di mano d’opera ed al cittadino, forniture energetiche a prezzi protetti, fattori questi, che per il privato acquirente d’impresa significano pesi e perdite economiche, mentre per il “pubblico” significano ammortizzatori sociali e più potere d’acquisto popolare con redditi non depauperati dalle future super-bollette.

Prodi è sempre rimasto un accanito sostenitore dell UE a prescindere dall’Euro-fallimento, arrivando a divenire presidente della Commissione Europea dal 1999 al 2004 sottolineando insime ad Azelio Ciampi, Mario Draghi e Beniamino Andreatta,  la matrice italiana a distruzione economica dello stato, ed a cooperazione del criminale disegno europeo di smembramento delle nazioni e dei governi democratici!

In sintesi estrema, il governo Italiano, tra firme in Bianco, firme senza indire referendum popolari, (e senza nemmeno conoscere i trattati firmati,) insieme allo smembramento delle aziende di stato,  è arrivato ad una condizione economica insostenibile con uno stato evirato della propria moneta, evirato delle proprie industrie strategiche nazionali, evirato da una propria banca facente funzione di polmone economico – sociale ed evirato dal diritto di poter condurre una politica espansiva a favore dei propri cittadini! I liberisti hanno fatto così, a pezzi la perfetta locomotiva economica italiana, raccontando ai cittadini che lo stato svendeva i propri gioielli aziendali per diminuire il debito pubblico, cosa che toglieva un enorme gettito economico alle casse statali, causando con evidenza proprio il contrario. Un semplice furto compiuto dai neoliberisti  agli italiani, corrompendo politici  italiani iniqui, impreparati e certamente di bassissima levatura morale!

 

Ultimo colpo alla democrazia a causa di un Bug legislativo: 

La costituzione italiana non obbliga a particolari requisiti del Presidente del Consiglio per essere scelto dal presidente della repubblica.

Ma il Presidente del Consiglio rappresenta pursempre il vertice del potere esecutivo. Come potrebbe un coscienzioso presidente della repubblica scegliere un Presidente del Consiglio,  di fronte a quasi 50 milioni di italiani votanti, pescare uomini non eletti e, nemmeno votati da nessuno inoltre sconosciuti al popolo, scavalcano quindi il voto popolare invece di sceglierli dai parlamentari eletti oppure richiamando i cittadini alle urne…?

Allora…si vede che esiste una gigantesca falla legislativa nel sistema elettorale italiano la quale consente che, anche se gli italiani votassero “Gesù Cristo”, Il presidente della Repubblica sarebbe legittimato a ad imporgli al governo “Felice Maniero”! La costituzione italiana, ( ripetiamo) non obbliga a particolari requisiti del Presidente del Consiglio per essere scelto dal presidente della repubblica. Bug sfruttato dal Massone Giorgio Napolitano a suo tempo per piazzare Mario Monti, un non votato adepto dell’Euro-setta, ed a partire da quel momento, una lunga serie di premiern  arrivati al governo senza suffragio popolare  (Letta, Renzi, Gentiloni)

Come si crea la ricchezza estrema e dall’ altra parte la povertà? Manipolando con le leggi e regole governative le disponibilità delle merci e servizi essenziali. E questo che opera il liberismo! 

Nessun sistema è perfetto.

Anche gli Stati uniti d America sono affetti da ingerenze liberiste che ne appesantiscono l’economia, ma questo fenomeno è ancora marginale se rapportato alla situazione nell’Unione Europea.

Il confronto con la FED americana (organo indipendente) dove il governo americano può almeno immettere alcuni uomini scelti ad incarico o sorveglianza,  sottolinea, o rende palese la natura atipica della BCE. Contrariamente a quanto avviene a Francoforte, ovvero il perseguimento di un mono-obiettivo= la stabilità dei prezzi ( e della valuta,) e l’impossibilità dei governi di mettere parola, a Washington si perseguono ben sei obiettivi di pari importanza: stabilità dei prezzi, elevata occupazione, crescita economica, stabilità del sistema finanziario, riduzione della volatilità dei tassi di interesse a lungo termine e stabilità del mercato valutario.

E chiaro che in USA vige una democrazia imperfetta, ma in Europa si può parlarne invece come di una autentica soppressione. I governanti europei, si occupano dei propri affari e non delle popolazioni.  Lo scrivente ha le idee chiare, nonostante ciò, al  gentile lettore si rilascia ogni libera opinione per semplice personale eduzione.

CHIARE PAROLE ANCHE DALLA GERMANIA

Il relatore ospite, il professore di diritto societario e dott. iur. Norbert Geng, (iur. sta per giurista) ha analizzato il Trattato di Lisbona. Sulla base di diverse disposizioni contrattuali ha messo in evidenza il drastico deficit democratico dell’UE. Geng, membro del comitato direttivo federale del Partito “della ragione“, a conclusione della sua esposizione ha lanciato il monito: ho il timore che la Svizzera non sia più in grado di far fronte alla consistente pressione proveniente da Bruxelles diventando sempre più europea, vale a dire un membro sullo stesso piano di molti altri. Si tratterebbe di un’enorme perdita per l’Europa e i valori che la caratterizzano, nello specifico libertà, stato di diritto e democrazia.

E chiaro che in Italia è stata compiutamente sospesa la Democrazia e “le chiavi” del governo gentilmente donate a degli industriali che fanno ciò che desiderano semplicemente meglio per loro, e quindi i popoli non solo non governano più come nella vecchia e cara democrazia, ma non sono nemmeno considerati nell’ agenda degli interessi di governo come dei cittadini, ma insieme ai governi ora supini, una grande fonte di Reddito da sfruttare.. ed è proprio così che stiamo arrivando alla miseria !

La ricetta per risolvere il problema è la defezione progressiva delle nazioni facenti parte, (art.Nr. 50 del TUE) in modo da annullare ogni forza politica all’ UE e renderla una organizzazione sovranazionale gradualmente attiva su nessuna nazione. Comunque la creazione del nuovo asse franco-tedesco con la firma dei nuovi trattati di Aquisgrana, testimonia già la reale iniquità di questa Unione Europea unita in nulla se non negli onerosi obblighi delle nazioni facenti-ne parte e quindi solo l’urgente bisogno di sganciarsene.

 

Preghiamo i parlamentari sinceri di ogni partito di schierarsi  per un Italia fuori dalla neo-liberista  Euro-dittatura .

 

©2019 Boris Smirnov

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come siamo arrivati alla miseria dell’ Eurozonaultima modifica: 2019-02-10T23:39:27+01:00da borissmirnov