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La verità sul declino economico italiano

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Gentile lettrice, lettore

E nostro desiderio, (ci si consenta il termine), di “pizzicare” le giuste note della storia per potere in modo esaustivo e preciso indicare la verità, senza eccessivi  tecnicismi, ma ugualmente dettagliata sul vero motivo del declino economico italiano.

Nell’ 1800, quindi in fase avanzata della rivoluzione industriale, in Europa sono avvenuti alcuni casi di difficoltà economiche nonchè monetarie a causa degli effetti del liberismo (industrie tecnologicamente avanzate in competizione con agricoltori e sistemi di produzione ancora arretrati) la quale ha provocato grandi surplus produttivi per gli uni, nell’ immediato non sempre corrispondenti a surplus economici, ma sicuramente grandi crisi per gli altri, provocando la chiusura di un immane numero di piccole e medie attività ancora improntate sui metodi di lavoro più anticamente tradizionali, in realtà più arretrati e scarsamente produttivi.

Anche a livello di scambi commerciali il liberismo ha creato grosse difficoltà a causa della allora sconosciuta nuova forza produttiva nelle mani dell’ industria o dei nuovi ricchi. A questi differenziali di potere produttivo e di immane possibilità di ri-modulare quindi i prezzi delle nuove merci prodotte, oltre a motivo della comunque differente capacità industriale dei vari stati, le nazioni europee, colte dalla necessità di annullare degli importanti squilibri economici, hanno adottato degli accorgimenti sia di tipo interventista ovvero iniziano a dare i primi contributi e/o agevolazioni alle economie più in difficoltà, sia di tipo protezionista, ovvero innalzando protezioni economiche con i dazi, atte a salvaguardare aziende e produzioni interne. Queste sono le vecchie e care regole applicate nelle democrazie europee, le quali nonostante lo stop di due guerre mondiali, hanno forgiato il continente più ricco del mondo dopo quello americano.   Queste pregevoli, etiche e commercialmente sostenibili regole, al contrario del falso ideologico della globalizzazione e del mercato libero che sono le due menzogne dell’ Unione Europea per produrre in paesi sia fiscalmente che come costo della mano d’ opera vantaggiosi ed importare in Europa senza dazi,  sono state parzialmente applicate fino al 1992 ovvero fino all’ avvento di Maastricht, dove l’ apertura totale ed indiscriminata dei confini ha provocato la immediata impotenza delle aziende italiane all’ invasione di merce made in Cina, India e terzo mondo.

Il WTO(World Trade Organization, Organizzazione mondiale per il commercio), organismo permanente con sede a Ginevra, con obiettivi reali sempre a matrice liberista, che liberalizzeranno ulteriormente i commerci anche al di fuori dell UE, si sovrappone con nuovi accordi a Maastricht già dal Gennaio 1995, nella medesima direzione economica, ovvero l’ annullamento delle dogane degli stati europei.

Ma veniamo ad uno semi – sconosciuto dettaglio della storia, il quale rappresenta in modo inequivocabile l’ inizio della fine della giovane repubblica italiana per mano liberista, ancora ca 10 anni prima dell avvento del disastro economico di Maastricht.

Nel 1981 in Italia avvenne, su spinta della banche e con colpevole partecipazione ad opera del ministro Andreatta, la separazione del ministero del tesoro dalla Banca D’Italia.

Si volle privatizzare la stessa banca dello stato per motivi di interesse economico privato, divenuto illegittimamente prevalente sulle ragioni dell interesse pubblico. Si tenga presente che il governo Roosevelt per fermare la crisi del 1929 in America aveva bloccato proprio le liberiste Banche.  In Italia negli anni 80 avveniva invece il deleterio processo inverso… la ricca  “torta” della Banca D’Italia si spartiva divisa da una cordata di più banche ed assicurazioni e più tardi (arco temporale 1992-1998) modificando leggi bancarie interne, le banche tradizionali potevano anche effettuare operazioni come banche d’affari, caricando sullo stato e sui contribuenti l’ onere di ripianare i loro sconsiderati investimenti, cosa che prima lo stato garantiva ai soli cittadini correntisti … ecco il primo fetido rigurgito liberista avvenuto in Italia che con il tempo trasformerà lo stato, da ente proteso al benessere e salvaguardia dei propri cittadini, ad ente oppressore (dopo Maastricht.)

Lo stesso Ministro ca 10 anni dopo tentò di scusare il suo comportamento da traditore della repubblica italiana motivando delle ragioni economiche incentrate sull’ aumento del prezzo del petrolio, parlando di raddoppio dei prezzi dei carburanti, cosa nella realtà non possibile ma poca gente si accorge di simili bugie, perchè crisi petrolifera significa aumento di prezzo solo della componete petrolio e come non si possono computare le tasse o accise come componenti del rincaro del petrolio in quanto materia prima, non è corretto calcolare neanche il margine industriale integrale per la raffinazione o per crearne il prodotto finito.

Riportiamo il link al Sole24Ore dove si trova l’ articolo scritto di suo pugno mediante il quale egli tenta di scagionarsi mentendo spudoratamente accampando ben più che opinabili ragioni dipendenti da’ uno smisurato aumento del prezzo del petrolio! 

Stessi comportamenti dell’allora presidente del consiglio Amato che dichiarò nel 1997 alla Reuters di aver firmato nel 92 i trattati di Maastricht senza poter sottoporli a referendum popolare perchè erano molto complessi ed in inglese, perciò neanche dai parlamentari e da lui stesso pienamente comprensibili. In sostanza ammise di aver firmato senza capire. Lo scrivente per entrambi i casi è convinto invece nel dolo delle loro azioni!

Il sigillo a questo tradimento dei principi democratici dopo la privatizzazione della Banca d’Italia e dopo Maastricht fu messo dallo stesso ex presidente francese Valéry Giscard D’Estaing in una dichiarazione del 27 ottobre 2007, raccolta dalla stampa europea: “Il Trattato (di Lisbona) è uguale alla Costituzione bocciata. Solo il formato è differente, per evitare i referendum”. I capi di Stato erano concordi questa volta: no al parere degli elettori, no ai referendum.

Ora, tornando al 1981 con le prime privatizzazioni, la Banca D’Italia non è più dello stato ma in mano a privati.. c’è qualcuno che ancora nega questa evidenza richiamando  al comma 1 dell’ articolo 1, lo statuto della Banca d’Italia il quale stabilisce che: «La Banca d’Italia è un istituto di diritto pubblico» ammettendo solo poi che quasi il 100 per cento delle quote della banca sono effettivamente possedute da istituti di credito privati, cioè da banche e assicurazioni!

Questi avvenimenti fanno parte di una azione ben più ampia del liberismo volta a sottrarre potere agli stati per far ritornare antiche forze ( i super ricchi) di nuovo a governare al di sopra della politica nazionale. Un esempio lampante ma sottaciuto dai media italiani è che già dal 1985 il governo italiano firma trattati con multinazionali straniere che in caso di disputa, per contratto, saranno risolti in sedi sia private che offshore.

Ciò vuoldire che ad oggi una multinazionale può chiamare in causa il governo italiano se alcuni dipendenti, secondo diritti sanciti in costituzione, indicono uno sciopero che danneggi l’ economia aziendale.

In pratica il governo italiano sottoscrive già da molti anni simili contratti con clausole capestro che evidenziano l’ inferiorità del governo rispetto alle aziende. Un emblema di questi avvenimenti è la presa in gestione di alcuni porti italiani da multinazionali cinesi, proprio con contratti che prevedono  queste medievali clausole, e quindi un arretramento della democrazia a favore del ritorno del passato, ovvero il nobile ed il latifondista che primeggiano ed invece un grandissimo arretramento della democrazia. Assistiamo ad un reale ritorno al passato, mascherato da progresso sociale.

Un altro esempio sono i confini aperti alle importazioni cinesi e dal terzo mondo… da quanti anni si vede nei negozi quasi solo “made in Cina” o in PRC…ma chi le ha volute queste importazioni, conoscendo che una azienda operante in Italia non può concorrere con una azienda indiana o vietnamita quasi esente da fisco e da parametri obbligatori di qualità, nonchè pagante salari da meno di 200 dollari mensili?

L’ europa ha i confini aperti ad ogni commercio sconveniente e la cina…?  Gli export duty  cinesi hanno un’aliquota che varia da 20% a 50% mentre è applicata un’imposta fino al 40% per le merci soggette a provisional tariff rates. Lo stesso vale per l’ India!

Detto in parole semplici: l’ Italia ha i confini aperti per convenzione di Maastricht e la Cina ed India assolutamente chiusi! Risultato? Loro crescono e l’ Italia affonda.. mentre al telegiornale si ingannano gli ascoltatori da 20 anni con argomenti che nulla hanno a che vedere con i problemi centrali italiani.

Non è che “loro” sono furbi e gli italiani no, è un problema liberista, che ha già piegato o comperato i rappresentanti dei governi, di fatto a condizioni palesemente sfavorevoli ai popoli  i quali favoriscono le multinazionali ai danni principalmente dell’ Italia  che per queste ragioni affonda…

Esattamente come gli europeisti che  mentono oggi senza pudore, facendo credere agli italiani di vivere ancora in una democrazia.  Spaventando la gente  riguardo il caro petroli, la grande debolezza militare se non uniti insieme, grandi cataclismi economici se si esce dall’ euro ed  altri inesistenti spauracchi, altrettanto si mentì nel 1991 per tentare di giustificare le azioni a pura matrice liberista effettuate 10 anni prima dall’ allora Ministro Andreatta!

Ai telegiornali dell’epoca si mentì ai cittadini sulla superiore efficienza del privato rispetto al pubblico, quindi si iniziò la privatizzazione delle aziende di stato raccontando: per diminuire il debito pubblico, il quale, privando il governo del grande gettito economico ora non più in mano statale, in realtà aumentò.

Si Entrò nell’Unione Europea mentendo che un gruppo di nazioni è più forte, sarà cosi più agevole agire in modo unitario e coordinato per la finanza allo scopo di diminuire il debito pubblico che invece ancora aumentò.

Si mentì sulla crisi economica così che Silvio Berlusconi fù destituito nel 2011 sostituito dal tecnico (Dell’Unione Europea) Mario Monti, per correggere l’ economia italiana e far diminuire il debito pubblico che proprio nei 17 mesi di governo Monti in maniera esplosiva invece aumentò!

Si mentì agli italiani che le lacrime e sangue versate a causa della legge Fornero e dell’Austerity + fiscal compact erano indispensabili a diminuire il debito pubblico che invece aumentò ed inoltre creò depressione economica e di conseguenza diminuito gettito fiscale alle casse dello stato nonchè l’ attivazione ad oltranza degli ammortizzatori sociali, affondando definitivamente il grandemente propagandato progetto UE della diminuzione del debito!

Mentre la propaganda dell’ Unione Europea mentì spaventando per anni gli italiani con il problema di diminuire il debito pubblico, con questa scusa si operò invece per una grande diminuzione del welfare e tolto al governo tutti gli strumenti per poter realmente diminuire il debito. Vediamo in sintesi come:

Dal 1981, ripetiamo, mediante una scellerata “legge Andreatta” è stata “rubata” la banca d’Italia agli Italiani, e ne sono successe poi di cose… la firma di Maastricht con il conseguente furto anche della moneta sovrana, il furto delle aziende di stato con il termine dell’ enorme gettito economico prodotto a salvaguardia dei conti statali,  la firma del trattato di Lisbona, che rafforza i princìpi capestro espressi a Maastricht con il furto degli strumenti di governo per il controllo del debito pubblico, che ora è in mano all’UE e se essa non fa nulla di buono, rimane in balia dei mercati, il furto di diritti riservati ai cittadini correntisti, con uno stato ora obbligato a garantire adesso non solo loro, ma ogni capriccio speculativo alle banche…  e se lo stato sono i cittadini, le banche speculano ed i cittadini pagano! Regole economiche deflattive più crisi delle banche, insieme all’ aumento vertiginoso della disoccupazione non facevano che impegnare gli ammortizzatori sociali dello stato al massimo, anch’essi quindi aumentando il debito pubblico. Non da meno la scandalosa apertura dei confini al libero commercio, ovvero il furto delle protezioni doganali consentendo alle multinazionali degli amici dell’UE di importare prodotti dal terzo mondo senza freni affossando del tutto l’ economia nazionale e creando così una infinita coda di cittadini ed aziende che scappano dall’Italia perchè in Italia non esiste più protezione all’ economia ed alle genti. Insomma, nel 1800 già si sapevano le giuste regole su come frenare gli squilibri creati dai liberisti e da economie nazionali differenti,  ma nel 1992 se ne erano completamente dimenticati…

Adesso che si sono tolte tutte le regole giuste in materia di economia,  sempre con la patetica scusa di diminuire il debito pubblico, vige la liberista acclamata regola che le aziende più competitive o migliori sono quelle che rimangono… omettendo di precisare:, “producendo all’ estero” con nazioni esent-fisco, esent parametri minimi di qualità e pagando stipendi da terzo mondo, inoltre omettendo: con una economia italiana alla quale è stato fatto lo sgambetto legale dell’ apertura incondizionata ed irresponsabile ai propri confini. Mentre la propaganda UE cantilena il falso principio che l’ azienda competitiva è vincente, la realta: Sfruttando vantaggiose regole da fuori e rendendo indifeso lo stato togliendo le barriere doganali, ecco il “felice risultato”: Una economia italiana al tracollo!

Intanto nei salotti televisivi italiani mille comparse pagate per non parlare…, buffoni, saltimbanchi e giullari ben vestiti, scontrandosi “sul nulla” perchè il copione imposto dai poteri forti lo impone, si chiedono come mai abbiamo la crisi… ma che strano, ma come mai…! ma.. sono bravissimi a dare la colpa all’ evasore (oggi si evade solo per poter ancora fare la spesa) la colpa alle imprese non competitive ( competere con la zavorra fiscale, la burocrazia UE  e le bollette più care d’Europa non si può,) e nei programmi dove c’ è piu tempo da perdere, si incolpa la religione, l’immigrato, il terrone. Per il PD sarebbe  colpa che non applichiamo tutti i diktat (ri-battezzati riforme) dell’ Unione Europea… Sì, i criminali del PD, i più perversi, danno la colpa alle mancate riforme (simulando che si debba rimodernare il sistema mentre è il ripristino di tutto cio che di buono è stato smantellato dai liberisti la vera salvaguardia all’ economia italiana.)

Insomma dicono esattamente il contrario di ciò che è vero o parlano  d’ altro, per essere sicuri che non vengano mai focalizzati i veri responsabili e le vere soluzioni.

Si batte sempre sulle riforme, ma ancora una volta viene totalmente mistificato il vero perchè: Riformare, vuoldire ancora ed in perpetuo permettere che i liberisti mettano mano a leggi e regole per distruggere ulteriormente ciò che di buono è stato già in essere.  Tanto, cosa realmente successa, ai popoli sono sufficienti due euro-balle raccontate in TV ed ancora per 20 anni forse nemmeno se ne accorgeranno!

La costituzione italiana è quasi perfetta e le regole economiche ante 1981 sono quelle che hanno reso l’ Italia la quarta potenza economica mondiale. NO alle liberiste false riforme, SI al ripristino della già collaudata perfetta macchina industriale italiana!

Le prove? Il futuro con le riforme gia fatte, un disastro economico davanti agli occhi di tutti ed il passato ante-maastricht invece un succsso economico. Ma devono 60 milioni di italiani soffrire ancora 20 anni per futuriste sperimentazioni liberiste? Deve una generazione di uomini morire senza poter neanche aver realmente vissuto per attendere che i liberisti facciano ancora le loro sporche manovre?

Non è una questione di cultura o esperimenti purtroppo,  ma di occulti interessi economici, e la storia dimostra che dal 1981 il liberismo ha sempre e solo sottratto potere e ricchezza all’Italia ed agli italiani fino ad arrivare a divenirne l’ illegittimo padrone contro il volere dei popoli materializzato nell‘Unione Europea, il governo che nessuno vuole ma che politici miopi e corrotti hanno imposto agli italiani. Questo processo di riduzione del territorio nazionale ad un deserto industriale, ad un terzo mondo europeo ed il popolo a schiavo, senza diritti ed infilzato da siringe delle multinazionali dei farmaci in assenza assoluta di emergenze sanitarie deve essere interrotto!

Se per strada trovaste oggi non un nuvolo di “gilet gialli” ma solo un cittadino malvestito semplicemente occupato a manifestare gridando: Ripristiniamo la democrazia… non giratevi dall’ altra parte, ma…

Dategli Manforte!

Egli, con tutta probabilità  non conosce al dettaglio l’ evolversi storico del progressivo sfaldamento della democrazia, ma ha comunque capito che essa è stata gradualmente sospesa e sostituita da qualcosa che vuol essere fatto somigliare, ma che in realtà non rappresenta in nessuna forma i propri cittadini. L’ Unione Europea è l’ emblema di questa trasformazione!

I credenti alla filosofia Neoliberista supportano la convinzione che una “mano invisibile” dovrebbe auto-regolare i rapporti economici tra gli individui, riuscendo a trovarvi autonomamente un naturale equilibrio che rappresenterà il massimo profitto o necessario  compromesso tra i vari contraenti di ogni rapporto commerciale in essere.

Bellissimo questo ideale racconto, ma lo spostare concetti romanzeschi nella realtà umana fatta di uomini tanto piccoli quanto moralmente deboli, ha trasformato di fatto questo futurista acclamato  automatismo della liberista “mano invisibile” che autoregola il mondo del commercio, in una mano molto simile, ovvero (una mano “quasi” invisibile) ma molto potente, che in realtà nascondendosi dietro una facciata di pseudo-democrazia, sottobanco crea e modifica leggi sbilanciandole in favore di pochi privilegiati e stravolge ogni etico principio a favore di…

Lasciando ipocrisie da parte, chi, padre di famiglia se potesse fare una legge, non farebbe scrivere forse in costituzione qualcosa che giovasse direttamente agli interessi di amici e parenti? Ciò potrebbe sembrare una cosa naturale ed innocua, ma fare leggi che favoriscono solo alcuni corrisponde alla creazione del privilegio, cosa dannosa alla comunità, ed evento esplicitamente anti-democratico.  L’ UE promuove senza alcuno scrupolo, proprio questo principio, mediante la manipolazione di vecchie sagge leggi, continuando questo processo di favore uni-direzionale in luogo che democratico. L’ UE è la creatrice di un autentico imbuto economico-fiscale dove progressivamente le energie economiche si concentrano nelle mani di sempre meno persone ovvero dei liberisti ed i loro amici. Il debito è in realtà non un semplice emblema del governo delle banche ma addirittura il loro “pane,” ovvero, una primaria fonte di reddito da interessi sul debito, ed è difficile credere che proprio una banca (la BCE) rinunci all’ attività che meglio sa svolgere in favore di popolazioni considerate dai liberisti stessi plebaglia, ed alla quale ha negato addirittura il diritto di voto su chi governa.

Da quì perviene la prima vera risposta alla solo apparentemente inspiegabile politica deflattiva, protesa alla progressiva diminuzione della autosufficienza dell’ economie europee, la quale dovrà essere per forza sostenuta dalla BCE che elargirà prestiti alle nazioni in difficoltà impiegando denari ricevuti gratuitamente proprio dalle nazioni dell’ eurogruppo, ascrivendo a questa operazione un doppio risultato economico, l’ indebolire le nazioni contribuenti a titolo gratuito questi enormi fondi finanziari ironicamente definiti “di stabilità” (il MES,) fiaccando le loro economie e avviandole ad un processo di futuro indebitamento, mentre alle nazioni già più in difficoltà o prossimo default, proponendo proprio quei denari gratuitamente resi disponibili, ma in prestito o a debito!

Da quì nasce l’ espressione Unione Europea = fabbrica del debito!

Per sintesi estrema, con la démoniaca euro-gestione dei capitali, sta lentamente avvenendo che l’ Unione Europea è indebitata con se stessa o meglio con la BCE.  Sì! Tutti i popoli uniti a soffrire con immani sforzi contributivi a fondo perduto per finanziare un economia in artificiale o istituzionalizzata deflazione con la BCE che raccoglie denari gratis da stati e cittadini per elargire prestiti ovvero indebitando le economie che soccombono proprio alle deflattive regole UE!

Non è sufficiente alla BCE di creare debito in questo modo. Con la eliminazione delle monete nazionali e l’ appropriazione degli strumenti di regolazione del debito pubblico, rifiutando di gestirlo con gli obiettivi per il quale esso è nato, ovvero finanziare opere strutturali utili a nazioni e popoli sostenendo l’ economia reale, la BCE intende trasferire questa contabilità, ormai divenuta un morto saldo economico negativo, dapprima comodamente gestita in autonomia dagli stati battenti moneta propria (e con vero potere di gestione e controllo),  adesso debito non controllabile se non a suon di tasse, effettuando così, con una sola operazione due servizi utili agli amici della BCE:

1) Il gap tecnico-economico creato dalle gestione EU ha creato un debito ora fuori controllo, (problema inesistente ante maastricht,) che può così aumentare considerevolmente lo spread e favorire grandemente maggiori guadagni degli investitori internazionali (i mercati) nei titoli di stato non più controllabili proprio a livello di spread che sono solo gli interessi che dovranno essere pagati agli acquirenti. Insomma, mentre prima i tassi erano decisi dai governi, ora possono essere cambiati o gonfiati grazie alle scelte dell ‘UE, se ne ha una convenienza semplicemente politica. Proprio un grande favore ai mercati che ora guadagneranno di più! Ma chi paga? Nessun problema, pagano gli italiani come pecorelle senza più nemmeno belare!

2) Un debito, che era nelle mani del governo e veniva saldato dall’ enorme gettito economico delle aziende di stato, dai pedaggi, dai monopòli statali e dall’ emissione di nuova o fresca moneta sovrana, quindi assolutamente sotto controllo, come anche utile ad una economia virtuosa, nel caso italiano, di grandi successi, sempre impiegato per creare nuove infrastrutture e nuovi servizi, alimentando così, anche l’ indotto industriale privato…  questo debito è stato congelato, ovvero impedendo con l’austerity di farlo fruttare per nuovi investimenti ed anche trasformato in un barcone senza timone (non controllabile) con le privatizzazioni togliendo all’Italia il gettito economico delle proprie aziende, privandolo dei pedaggi (privatizzazione delle autostrade ferrovie ecc)  e privandolo della propria moneta, quindi impedendole di stampare nuova moneta per ri-pagare i debiti, vuoldire aver evirato il governo completamente dei suoi poteri economici. Ma allora chi paga? L’Unione Europea dichiaratamente  VUOLE trasferire questa contabilità passiva dapprima statale, ora integralmente sui privati contribuenti ovvero a farli ri-pagare ai cittadini italiani!

Si comprende così, come l’Unione Europea sia riuscita a fare qualcosa che nemmeno tutte le mafie, tutte le corruzioni, tutte le spese scellerate e tutte le politiche sbagliate insieme, non sono mai riuscite a fare; riuscire ad arretrare una macro-economia come quella europea, riuscire a vincere la guerra economica che vede contrapposti quasi 500 milioni di abitanti produttori di beni e servizi, produttori di redditi, ad un singolo Gruppo di potere. Dato che un solo gruppo di potere non dovrebbe essere teoricamente in grado di poter fare un disastro simile da solo, qual è il miracolo di ingegneria economica che lo ha permesso?

L’ UE, ha rifiutato avviando questa pseudo-unione, le passività economiche dei paesi aderenti (contrariamente a quanto avviene per le unificazioni di ogni stato, compresa l’ unità d’Italia, dove il governo ha creato un fondo unico accollandosi i debiti)  ma ha costantemente solo attinto alla parte attiva delle finanze statali dei paesi (mai contribuendo ma prelevando) e quindi ben distinguendosi,  anche agli occhi dei meno attenti, come un organo volto puramente alla speculazione ed ai grandi affari, operando nei seguenti modi:

  1. L’ obbligo mediante il prelievo fiscale di ripianare il debito pubblico: Perchè? Perchè la liberista ‘Unione Europea ha tolto agli stati gli strumenti politici ed economici di gestione del debito, trasferendolo così, ai cittadini nonostante essi non abbiano mai contratto nessun debito.
  2. L’ obbligo mediante il prelievo fiscale a finanziare fondi europei elargiti gratuitamente (MES) ma che verranno dati invece in prestito creando vessazione fiscale al contribuente e creando debito al ricevente.
  3. L’ obbligo mediante il prelievo fiscale a finanziare contributi realmente a fondo perduto all’ agricoltura e all’ industria ma alle nazioni non nell’ area Euro o che sono in aspettativa di entrare nell’ EU, i quali sia pur minimamente contribuendo, sono ricevitori netti di capitali europei.
  4. L’obbligo mediante il prelievo fiscale a mantenere tutto il “carrozzone di istituzioni” deputate al governo dell’Unione Europea.
  5. L’ obbligo mediante nuovo ri-modulato prelievo fiscale a sopperire proprio al diminuito gettito fiscale causato dal rallentamento dell’ economia a motivo di confini scelleratamente aperti dall’ UE alle economie emergenti in condizioni fiscali da non poterne assolutamente mai competere, = chiusura o de-localizzazione delle aziende italiane con conseguente depressione economica.
  6. L’obbligo mediante il prelievo fiscale a contribuire alla costituzione ed il mantenimento di fondi pubblici impiegati al ri-finanziamento delle banche con le casse svuotate da tre fattori: 1 I prestiti inesigibili perchè l’ economia è in palese deflazione. 2 La fuga di capitali all estero. 3 Il ri-finanziamento di speculazioni bancarie andate in modo rovinoso.

Adesso, se sì è compreso bene il vero problema, ci permettiamo di fare una precisa domanda al lettore di questo articolo: Perchè la pressione fiscale in Italia è così alta?

La risposta potete darvela da soli adesso, smettendo finalmente di ascoltare le figure di facciata ed i ridicoli saltimbanchi occupati ad ingannare mediante inutili quanto ipocriti serali salotti televisivi, i quali evitano ancora quasi tutti, come la peste di raccontarvi la verità!

Si stanno effettuando manovre economiche basate sull’ appropriazione coatta delle finanze pubbliche degli stati (mediante leggi) e della finanza privata (mediante la pressione fiscale) che creano sbilanciamenti economici estremi senza che essi portino alcun giovamento all’ economia reale, ma che rispondono solo a logiche di privata convenienza politica e commerciale. Ora governa l’ anti-democrazia!

L’ UE ha emesso leggi che obbligano dal singolo privato, all’ azienda fino ai governi, allo svuotamento delle proprie casse per contribuire fiscalmente, per finanziare a fondo perduto,  e per donare anche mediante campagne di regali economici ovvero contributi alle economie di stati che non sono ancora a pieno titolo dentro l’ area Eurozona, quindi non contribuenti, per attirarli nella trappola.  Il debito creato da questo svuotamento ad ogni cassa sia pubblica che privata sarà ripagato dalla BCE mediante un prestito impiegando proprio questi fondi.

In pratica l’ UE ha messo l’ economia europea contro se stessa, compiendo attività economiche di reperimento forzato di fondi che creano depressione economica ai contribuenti, fornendo assistenza agli stati richiedenti, proprio quei fondi ma in forma di prestiti creando debito e fornendo fondi invece a titolo gratuito proprio ai paesi non membri dell’ EU… per convincerli ad entrare presto nella “trappola” e si badi bene, tutto ciò spremendo solo le finanze dei cittadini all’ interno dell’ EU, con particolare dedizione all’Italia!

In economia politica si chiama suicidio economico, eppure nessun impreparato o inesperto in economia politica ha partecipato a questo disastro, bensì tutta gente preparatissima e ben cosciente di ciò che ha fatto.

Eh sì! con un suicidio qualcuno muore, molti privati, molte aziende… molte economie e molti governi soffrono, e qualcuno di essi potrebbe cessare di esistere. L’ economia italiana è un autentico fallimento, ma il comune cittadino non si rende conto che per una semplice regola matematica, ogni sbilanciamento economico negativo causato dall’interesse particolare, corrisponde all’ opposto dall altra parte fino alla ricchezza estrema.

Cosa vuoldire tutto ciò?

Che le multinazionali amiche dell’Unione Europea ed i Liberisti al governo inclusa la BCE  non hanno mai sofferto alcuna crisi, ma si sono arricchiti smisuratamente! Semmai i poveri italiani gestiti da più governi-truffa filo-UE targati PD+Monti+ancora PD che hanno consentito per vent’anni, di essere dominati e sfruttati dall’ Unione Europea, riducendo 60 milioni di italiani, da quarta potenza economica mondiale un anno prima di Maastricht, a straccioni emigranti prossimi alla fame!

Con Salvini, Di Maio, Conte, Tria … si è siglata nel 2018 una manovra sincera, la prima manovra economica che in 20 anni mette al primo posto il popolo italiano e non i liberisti UE, ma con “il freno a mano” completamente tirato dall’ Eurozona. Preghiamo i parlamentari alla Camera.. al Senato di non dimenticate i princìpi stessi per i quali il popolo italiano vi ha dato il pieno potere, piegandovi ai nefandi e privati interessi materializzati con la nomina di Unione Europea.

Vi preghiamo, fate presto quindi anche ciò per il quale i cittadini vi hanno realmente  chiamato o votato, ovvero: Uscire del tutto dall’Euro-dittatura e ripristinare la democrazia!!!

©2018 Boris Smirnov

(*Liberista leggere il glossario)

 

La verità sul declino economico italianoultima modifica: 2019-01-01T19:58:11+01:00da borissmirnov