1M Napoli, terzo mondo d’Europa?

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Pubblico senza mio commento l’articolo proposto l’11 novembre 2021 su Il Fatto Quotidiano da Francesco Canino e ripreso,  oltre che dal Roma, anche da molti social e testate giornalistiche

Reportage impietoso quello della Segond:

Napoli è il terzo mondo d’Europa.

È stata tutt’altro che tenera la giornalista Valèrie Se­gond, che su Le Figaro ha tracciato alla vigilia delle ultime elezioni comunali e della vittoria di Gaetano Manfredi un ritratto impietoso della città, che sta facendo discutere in maniera piuttosto animata proprio in queste ore dopo essere diventato virale sui so­cial. Più che la grandezza e il potenziale partenopeo (turistico, umano e cultu­rale), nel pezzo vengono sottolineante le emergenze, i punti critici diventati ormai incrostazioni ataviche e ogni sorta di problematica, dal degrado ai trent’anni di progetti su Bagnoli mai realizzati, la metro pia­nificata negli anni ’90 e ancora incompiuta o malfunzionante e via dicendo.

Insomma, «Napoli non crolla più sotto la spazzatura come nel 2008» ma deve fare i conti con i trasporti pubblici in affanno, l’organico comunale in­sufficiente, la vita quotidiana dif­ficile, la disoccupazione esplosiva nelle perife­rie e la povertà, con oltre 180mila famiglie che percepiscono il reddito di citta­dinanza nella sola provincia di Napoli (in realtà sarebbe­ro 166mila, ndr), più di quelle di Lombardia e Veneto messe insieme, e ovviamente la ca­morra e la piccola delinquenza che dominano letteralmente alcuni territori cittadini.

«Men­tre tutte le città d’Europa si trasformano, Napoli resta arroccata ai suoi cliché, che sono an­che il suo fascino», spiega Le Figaro, suscitando com­menti e reazioni al vetriolo. «Noi ab­biamo scelto di raccontare Napoli perché è una città di riferimento per tanti francesi che ci vivono e la scelgono per i propri viaggi. É una vera città del Sud, ricca di problemi, di con­traddizioni, af­fogata dai debiti e dal problema della Camorra e più suscettibile ad eventuali cambiamenti», ha poi spiegato la giornalista al Corriere del Mezzogiorno.

Ma non manca il rovescio della medaglia, un lato b in cui svettano elementi positivi cui ag­grapparsi per rinascere. C’è ad esempio la crescita del turismo – nell’ultimo anno pre Co­vid, il 2019, si sono registrati 6 milioni di turisti –, la rigenerazione di Scampia (inevitabil­mente descritto come il quartiere di Go­morra) grazie ad alcuni investimenti della Regione Campania, l’arrivo della società Tecno che dalla Riviera di Chiaia monitora l’impatto am­bientale dei grandi siti e soprattutto la nascita di un polo di eccellenza come la Apple Aca­demy, a San Giovanni a Teduccio. Attorno al centro europeo di formazione per sviluppatori di app si sono aggregate altre nove aziende tecnologiche e questo ha fatto dire a Giorgio Ventre, direttore scientifico di Apple Academy, che a Napoli «c’è una piccola Silicon Valley, la terza per il numero di star up create».

La “difesa”

Un ritratto a tinte fosche dunque, con molte om­bre ma anche tante luci, che non è piaciuto ai napoletani (e non solo a loro). Compreso Toni Ser­villo, che alla presentazione di È stata la mano di Dio, il nuovo film di Paolo Sor­rentino, ha detto: «Tra settembre e dicembre io ho tre film in sala di tre grandi autori cam­pani (Qui rido io di Mario Martone, Ariaferma di Leonardo Di Costanzo e il film di Sorrenti­no, appunto, ndr), quindi mi sembra che il bilan­cio di questa città sia molto buono: io non saprei vivere da un’altra parte del mondo, quindi amo profondamente questo terzo mon­do».

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Maurizio De Giovanni, scrittore napoletano: “Le Figaro considera Napoli il terzo mondo d’Europa? Na­poli è una grande capitale del Sud del mondo, ha delle meravigliose eccellenze e delle enormi difficoltà, concentrate principalmente nelle periferie. Essendo presenti le medesi­me problematiche a Parigi e Marsiglia, trovo ridicolo che un quotidiano francese scriva queste cose su Napoli. La città ha caratteristiche peculiari che non vanno dimenticate, ma valorizzate. Ciò non toglie che le criticità vadano evidenziate e corrette, ma un motivo ci sarà se negli ultimi dieci anni Napoli ha visto un boom turistico del 100%”.

Il Sindaco Gaetano Manfredi: “E’ chiaro che Napoli è anche una città che soffre tanto. Ma anche nella sofferenza è una città bellissima. Non dobbiamo mai dimenticare l’orgoglio e il coraggio dei napoletani che davanti a tante difficoltà sono stati sempre capaci di dare il meglio. Quindi è stato un giudi­zio molto ingeneroso”. Lo dice il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervistato da Ra­dio Marte, in merito all’articolo del quotidiano francese Le Figaro che ha definito la città “il terzo mondo d’Europa“.

Noi coi fatti – aggiunge Manfredi – dobbiamo dimostrare che siamo ben altra cosa rispetto a quello che raccontano. E penso soprattutto ai tanti turisti, alle tante persone dall’estero, ai tanti amici che io conosco e vengono a Napoli con tanta passione e tanto desiderio. Si­gnifica che siamo ben altra cosa“.

Il regista Paolo Sorrentino ha aggiunto: “Mi pare difficile auspicare a dei cambiamenti per Napoli, non spero niente, mi sembra che se la cavi bene da molto tempo“.

 

1M Napoli, terzo mondo d’Europa?ultima modifica: 2021-11-17T11:27:26+01:00da masaniello455